Problemi Di Cuore

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Derek pensa che la mattinata non sarebbe potuta iniziare in modo migliore. Che sia a causa dell'aver indovinato il piede con il quale scendere dal letto o per via della nuova macchinetta per il caffè, quel giorno gli pare più che promettente.

Stiles non lo ha ancora raggiunto, la notte precedente hanno avuto modo di colmare la distanza che li aveva separati a causa di una missione del moro, intrattenuta al fianco del branco.

Il moro, cercando di ingraziarsi il compagno (poco socievole al mattino per carattere: la convivenza aveva portato i tratti dei due a mescolarsi) dispose su di un vassoio una colazione sostanziosa, deciso a svegliare l'altro con l'aroma di un croissant.

Grazie ai suoi super sensi, altrimenti avrebbe rovesciato ogni cosa, giunse nella camera da letto trovando Stiles placidamente addormentato.
Aprì le tende dell'ampia finestra che ostacolavano i raggi del sole ed un rontolio provenne alle sue spalle: Stiles aveva celato il capo sotto al cuscino pur di sfuggire a quella mattutina tortura.

"Hai intenzione di andare in letargo?" Derek lo domandò accarezzandogli la pallida schiena nuda, Stiles sussultò per via di quel caldo contatto.

"Voglio dormire..." borbottò il castano, continuando nella sua silenziosa protesta.

"Nemmeno se ti ho preparato la colazione?" Derek afferrò la tazzina da caffè, per accostarla al nasino a punta dell'altro che aprì un occhio.

"Giochi sporco" sorrise l'umano, sollevandosi solo per tirare Derek in un abbraccio.

Stiles gli riempì il volto di pigri baci, accarezzandogli i mori capelli.

"Non hai fame?" gli domandò Derek, ricalcando un succhiotto risalente alla nottata precedente.

"Oh si, tanta fame" concluse, mordendogli delicatamente il lobo di un orecchio.

"Giochi sporco" gli fece il verso il licantropo, in breve tempo si trovarono svestiti e ansanti.

"Comunque buongiorno anche a te" rise di cuore Stiles, accoccolato com'era sull'ampio petto di Derek.

"Certamente è stato un buon modo di iniziare la giornata. Avanti, anche se fredda ti aspetta una colazione. Non abbiamo cenato abbastanza ieri, diciamo che non siamo riusciti a restare a tavola a lungo" sorrise divertito, rubando dal vassoio una punta del croissant.

Lo sguardo famelico di Stiles si posò sulle labbra del moro, una visione paradisiaca se consideriamo che fossero cosparse di un leggero velo di marmellata.

"Der?"

"Dimmi" il licantropo non si preoccupò nemmeno di voltare il capo verso l'altro, occupato com'era ad evitare di imbrattare le lenzuola.

"Ho ancora voglia"

Derek annuì comprensivo. "Si scusami, hai ragione. Non dovevo dare un morso così grande alla tua colazione ma era troppo invitante" cercò di farsi perdonare.

"No Der, ho voglia di te" non vi soprenderete se vi dico che quel vassoio finì a terra, poiché Derek aveva trovato qualcosa di molto più appetitoso da mordere.

Stiles si congedò per una rapida doccia, dando così modo ad uno sfiancato Derek di osservare le tracce di cui aveva cosparso il corpo dell'altro: zanne gli si estrassero al solo pensiero.

Il mannaro si infilò nel bagno per recuperare la propria maglia, appena sfornata dalla lavasciuga, quando una mano lo afferrò, trascinandolo nel box doccia.

"Sei particolarmente attivo oggi" ridacchiò il lupo, mentre Stiles si sollevava sulle punte per raggiungere le sue labbra.

"Bacio" si lamentò, incurante del fatto che il compagno avesse ancora indosso boxer e pantofole.

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