Altalena

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Uno scendiletto.
Stiles aveva ripetuto incessantemente a Derek di desiderare uno scendiletto poiché detestava il gelo che gli intorpidiva i piedi al risveglio ma la faccenda si era conclusa nel peggiore dei modi.

Il ragazzino aveva pestato i piedi affinché adornassero la camera da letto con un set di tappetini a forma di astronave, logicamente il mannaro si era rifiutato sostenendo di avere una dignità da difendere.

La loro camera da letto era un perfetto spaccato della loro relazione: il lato addobbato da Derek era estremamente minimale ed elegante. Pochi oggetti sapientemente distribuiti lungo i ripiani, equilibrati dal punto di vista cromatico e stilistico.

Per quanto riguarda il cantone occupato da Stiles... Beh, il suo gusto in fatto di arredamento era ben peggiore di quello in fatto di ragazzi (battuta che Derek non perdeva abitudine di rinfacciargli e che allo stesso tempo era un toccasana per il suo ego).
Poster riguardanti la pellicola di Star Wars occupavano le pareti, assieme a mille e mila gadget posizionati secondo le simpatie del proprietario.

"Der quando spolveri ricordati di non affiancare il maestro Yoda con la mia action figures di C-3PO. La forza del maestro potrebbe scaraventarlo fuori dalla finestra!" sbaitava ogni volta, sotto lo sguardo arrendevole del licantropo che si interrogava sul male che doveva aver compiuto per meritarsi un fidanzato così infantile.

Le loro discussioni a riguardo culmavano ogni volta ricreando uno scenario tipico di un asilo: Derek assumeva forma lupesca, prima di arrampicarsi sul comò e gettare ovunque i personaggini grazie alle zampaccie.

Se ve lo state domandando, si... Stiles lo ha fatto dormire sullo zerbino, almeno per i primi cinque minuti.

Con tutto che volesse escogitare una vendetta per non essere stato accontentato, il ragazzino accettò borbottando una serie di maledizioni il tristissimo scendiletto acquistato dal licantropo: un fazzoletto dalle dimensioni discutibili, sui toni di grigio.

Che ne sapeva lui di comfort se il freddo nemmeno lo percepiva?.

"F-freddo" battè i denti Stiles, correndo a recuperare un paio di ciabatte comodose per rimediare al problema. Si premurò anche di rimboccare le coperte al compagno, che ancora dormiva beato.

Con il cuore leggermente appesantito per aver lasciato l'abbraccio che lo stringeva a Derek, l'umano si diresse nel bagno per rassettarsi e rendersi presentabile per la giornata.

Sorrise notando come la maglia del fidanzato, che adoperava come pigiama, gli arrivasse due dita sopra alle ginocchia. Lo faceva sentire protetto, per non parlare del fatto che gli bastasse immergere la punta del naso nel tessuto per crogiolarsi nel profumo dell'altro.

Il motivo per cui Stiles si fosse alzato così presto, portava il nome di Noah. Il buon vecchio sceriffo, rifiutandosi di godersi meritatamente la pensione, aveva accettato l'incarico di ricostruire la staccionata di casa Mcall. Nonostante fosse un uomo tutto d'un pezzo, saggio e volenteroso, restava pur sempre uno Stilinski e di conseguenza il suo volontariato venne interrotto a causa del braccio rotto.

Non certo un reale dramma: il branco si era sbizzarrito a decorare il gesso, rendendolo più personalizzato e piacevole da indossare.

"Rimettiti presto!" aveva scritto Scott.

"Abbi cura di te" Melissa premurosa come sempre.

"Papà migliore del mondo" Stiles aveva aggiunto perfino un cuoricino mentre Derek aveva disegnato un pollice alzato... In un estremo moto di compassione.

Se inizialmente Noah parve particolarmente risentito del fatto di essere incapace di compiere diverse azioni quotidiane, fu ben lieto di essere viziato da Stiles che gli cucinava i vari pranzi della giornata.

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