Fly

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"Sourwolf, guarda cosa ti ha comprato il tuo amorevole ragazzo?" Stiles si diresse saltellando nella direzione di un Derek particolarmente assonnato, reggendo tra le mani un donuts glassato e ricoperto da una spruzzata di codette.

Il mannaro sbadigliò per l'ennesima volta, coprendosi educatamente la bocca con una mano, prima di guardare in modo abbastanza stralunato il suo umano.

Avevano trascorso la nottata in aeroporto e, per quanto delle seggiole possano essere comode per i primi dieci minuti, per i successivi il sedere di entrambi iniziò a dolere parecchio. Un po' come quando, lo scorso inverno, a Stiles era venuta la brillante idea di usare lo slittino sulla strada sterrata sul retro della loro villetta... Derek ridacchiò per i seguenti tre giorni, durante i quali il povero ragazzo non pareva nemmeno in grado di sedersi civilmente sul divano.

Tutto aveva luogo a causa di Isaac: aveva contattato con tono particolare disperato Scott, sostenendo che a Parigi fosse stato assalito tra un branco di mannari adolescenti in cerca di alpha e, vedendo la possibilità di trovare un leader nel biondo, gli si erano allegramente accollati.

Isaac la stoffa dell'alpha non l'avrebbe mai avuta, nemmeno se l'avessero messa all'asta. Durante il periodo di permanenza di Chris Argent nella capitale parigina, capitava spesso che il ricciolino si presentasse alla sua abitazione per domandare un po' di compagnia, qualche pacca amichevole e incoraggiamento.

Scott aveva compreso che il problema non fosse in realtà così dannoso ma decise ugualmente di domandare l'aiuto di Derek che si sentì così in dovere verso il suo vecchio beta da accettare... Certamente il moro non aveva considerato che al duo si sarebbe aggiunta, con tanto di valigie, Malia che da sempre nutriva uno strano pallino per la Francia.

Stiles, dal canto suo, voleva trascorrere meno tempo possibile lontano da Derek e si era categoricamente rifiutato di trascorrere la notte in Jeep o di fare marcia verso casa, al pensiero che il lupo mannaro avrebbe dormito in quell'aereoporto poco raccomandabile (non era affatto così ma qualsiasi luogo gli pareva pericoloso senza il mannaro al suo fianco).

Stiles si era così allungato su alcune seggioline, a quell'ora non erano in molti a frequentare l'antro d'attesa per voli, per lo più si trattava di tutti i passeggeri a cui il tragitto era stato momentaneamente annullato.

Derek, al contrario, aveva tentato di riposare stando seduto. Non riuscì molto bene in questa impresa, poiché i suoi sensi erano completamente focalizzati sul compagno ed arrivò a separarsi dalla sua giacca in pelle per avvolgere in un bozzolo di calore il suo umano.

"Der..." aveva mormorato Stiles, nel dormiveglia.

"Shh" sussurrò Derek al suo orecchio, baciandogli la fronte.

"Il volo?" domandò con voce impastata dal sonno.

"Ancora nulla, torna a dormire" gli aveva raccomandato.

Ora, lo stesso Derek, non si capacitava dove il compagno avesse tirato fuori quella leccornia considerando che il chiosco (lo aveva esaminato per filo e per segno a causa dello stomaco brontolante) non aveva granché da offrire... Forse qualche focaccia secca e due o tre pasticcini del post guerra.

"Avanti Der, è l'ultimo assaggio di America che potrai fare. In Francia le specialità locali sono i croissant. Devi assolutamente dirmi come sono, portamene uno!" tutto esaltato invitò il compagno a consumare la sua colazione.

"Spero tanto che durante il volo mi offrano cibo commestibile" si lamentò il lupo con la barba oramai ricoperta di zuccherini.

"Dimenticavo che viaggerai in prima classe" roteò gli occhi Stiles, divertendosi a rimuovere le codette rimaste impigliate sul volto dell'altro.

So cold ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora