ʟᴇᴛ'ꜱ ɢᴏ ᴏɴ ꜱᴛᴀɢᴇ

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ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 16.

"Mai innamorarsi di una donna che vende sé stessa, finisce sempre male!"

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"Mai innamorarsi di una donna che vende sé stessa, finisce sempre male!". Kevin prova la sua parte, ripetendola fino alla nausea. Si esercita ogni giorno, e da insegnante posso dire di aver visto dei cambiamenti nella sua voce. Emily, interpretando Marie non dovrà cantare. Gli altri seguono tutti il corso di canto alla scuola di arti drammatiche, perciò non ho dovuto insegnare loro nulla di nuovo. Il pomeriggio prima dello spettacolo, Marilyn parte per Phoenix per la sua riunione. "Starò via fino al trenta".

"Quindi potremo festeggiare capodanno insieme?". Lei fa spallucce. "Se lo vorrai ancora" mi scocca un bacio all'angolo della bocca, salutandomi sulla soglia della porta. Oggi raggiungo prima il teatro per ultimare la scenografia e per sistemare i costumi. "Ultima prova?" domanda qualcuno alle mie spalle. Mi volto, alzandomi in piedi. È Adele. "Già, ultima prova".

"E dopo?" infila le mani nelle tasche del suo giubbotto, persino troppo grande per una della sua taglia. "E dopo metteremo in scena altri spettacoli". "Ma nessun musical è bello quanto Moulin Rouge". "Come contraddirti" mi volto di spalle, sentendo i suoi passi avvicinarsi sempre più. "Ho ancora qualche dubbio" dichiara, mettendosi a sedere sulla mia sedia. "Riguardo la scena dell'elefante".

"Come mai? Nelle prove sei andata piuttosto bene".
"Non era la prova generale. Eravamo solo noi e domani ci sarà un pubblico di più di cinquecento persone". Lascio l'ombrello rosso e i costumi sul tavolo, raggiungendola. "È solo ansia da palcoscenico. Domani ti passerà, credimi. L'ho fatto anche io". Mi sorride, portandosi i capelli dietro l'orecchio. "Potrebbe aiutarmi con la scena? Un'ultima volta?".

Sospiro, sperando di non andare nel panico. "Va bene. Inizia tu". Si mette in piedi, schiarendosi la gola. "Mentre vi stavo parlando prima, mi avete – come dire – ispirata. Sì, ho capito quanto lavoro restasse da fare per domani. Così ho chiamato tutti per una prova straordinaria". "Se state provando, dov'è Zitler?". "Oh, non volevo disturbarlo". Mi blocco davanti a lei, interpretando Harold. "Oh, Harold sei venuto. Comunque il duca sa tutto della prova straordinaria". "La prova straordinaria?" chiedo, perplesso. "Per introdurre le idee artistiche del duca".

"Bene, sono sicuro che Audrey sarà felicissimo di...". Adele mi ferma. "Va bene, scusami. Non posso nasconderlo ancora a lungo. Devo dirtelo". Scuoto la testa, cercando di capire dove vuole arrivare. Si avvicina a me, sgranando i suoi enormi occhi. Socchiude le labbra, preparandosi a parlare ma poi veniamo interrotti. Le ballerine avanzano lungo il corridoio, salendo sul palco. "Abbiamo pensato di venire prima. C'è ancora tanto lavoro da fare per domani, no?". Adele si porta una mano nei capelli, afferra la sua giacca e va via, lasciandomi senza parole.

[...]

Il giorno dello spettacolo, vendiamo così tanti biglietti da occupare persino i posti in piedi. Il teatro si riempie di persone e gli attori dietro le quinte scalpitano, iniziando ad avere le prime crisi di nervi. Kevin più di tutti, che dichiara di non essere all'altezza. Lo afferro per le braccia, rassicurandolo. 

𝐔𝐧𝐧𝐚𝐦𝐞𝐝 | 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora