ʜᴏᴘᴇʟᴇꜱꜱ

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ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 26.

Harry racconta di aver trascorso le feste prevalentemente con la sua famiglia, in più è uscito con la sua nuova ragazza

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Harry racconta di aver trascorso le feste prevalentemente con la sua famiglia, in più è uscito con la sua nuova ragazza. Nessun'altro ha novità importarti da dover discutere. Io mi sento particolarmente sollevato dopo aver parlato per quei pochi secondi con Adele. Sebbene mi sia sembrata sconvolta e triste, abbiamo deciso di restare in territorio neutrale, concedendoci del tempo per pensare.

Discorro con loro per tutto il pomeriggio, presentando il progetto su Grease. So di dover scegliere Katie per il ruolo di Sandy, ma decido di aprire un casting per poter ascoltare tutte. Lei, Adele, Ronnie ed Emily cantano singolarmente sulle note di Hopelessly Devoted to you. Mi sembra sempre Adele la scelta migliore, però il mio giudizio è offuscato dai miei sentimenti per lei.

Allo stesso modo ascolto Harry, Kevin e Edward per il ruolo di Danny. Li ascolto cantare Sandy. A fine lezione, posso presentare l'assegnazione dei ruoli, appuntando il foglio sulla bacheca. Edward e Katie mi buttano contemporaneamente le braccia al collo, ringraziandomi per aver assegnato loro i ruoli dei protagonisti. Edward è titubante.

"Harry ha cantato meglio". Scuoto la testa, rassicurandolo. "Ed, hai una voce bellissima e ti vedo più adatto per questo ruolo. Procurati un giubbotto di pelle e gelatina. La prossima settimana inizieremo a provare". Mi sorride ancora, dandomi una pacca sulla spalla. "Grazie e, non servirà. Ho già tutto l'armamentario. Ho interpretato Kenickie al liceo".

"Allora adesso scambierai il ruolo con Harry..." lo vedo assumere un'aria accigliata. Forse non ha preso bene l'assegnazione del ruolo del protagonista. Vado verso di lui, chiedendogli se sta bene. Si limita ad annuire, tornando a sedersi. Dopo pochi minuti andiamo via, avanzando insieme verso la porta. Saluto tutti prima di raggiungere l'auto. Quando sono a casa, Marilyn balza dal divano per potermi venire incontro. Mi butta le braccia al collo, baciandomi.

"Allora, com'è andata la prima lezione dopo la pausa natalizia?". "Molto bene. Ho accennato al fatto di voler mettere in scena Grease, ed ho assegnato i ruoli". Lei batte le mani, e mi sembra insolitamente entusiasta. Si vede che si sta sforzando per poter migliorare la nostra vita coniugale, ed io ne sono contento, nonostante tutto.

"Dimmi che hai scelto Harry e Adele per il ruolo di Danny e Sandy". Scuoto la testa, serrando le labbra. "Ho scelto Edward e Katie. Sono ugualmente bravi e meritano di avere una possibilità". Marilyn annuisce. "Hai ragione. Sono molto bravi, anche se non li ho ascoltati abbastanza". Mi prende la mano per portarmi in cucina. 

"Ho fatto la pizza. Era da un po' che non cucinavo. Spero sia buona quanto quella della pizzeria". Mi siedo al tavolo, agguantando lo spicchio di pizza. "Mi ero dimenticato di quanto fossi brava". Lei si stringe nelle spalle, compiaciuta.

"Ti piace davvero?" annuisco, continuando a masticare. "Non è così male essere una donna disoccupata. Ora ho più tempo per leggere, per pensare, per cucinare soprattutto..." indica la pizza, poi si guarda intorno.

"Mi mancava stare con te tutto il giorno. Adesso ti dovrò dividere con i tuoi alunni, ma non mi importa. Io credo in te, l'ho sempre fatto. Mi dispiace se ti ho dato un'impressione sbagliata". Mi sporgo sul tavolo per darle un bacio. "Non preoccuparti. Adesso abbiamo modo di recuperare il tempo perso". Noto che ha gli occhi lucidi. Non la vedevo in queste condizioni da un po'. Il viaggio a Phoenix le ha fatto piuttosto bene, anche se ha impedito a me di avere un'altra vita, con un'altra ragazza che credo di amare.

"Ora che sono libera, potremo andare a trovare tua madre. O tuo padre, o entrambi. Hai lezione fino al venerdì. Potremmo fare un viaggio last minute nel weekend, e tornare entro lunedì mattina, che ne dici?". Finisco di mangiare la pizza, gustandola fino all'ultima briciola. "Si potrebbe fare. Ho sempre voluto andare a Parigi". Marilyn fa di sì con la testa, baciandomi a sua volta. Poi si alza per poter prendere il dolce dal frigo. Soffoco una risata, asciugandomi la bocca con il tovagliolo. "Vuoi per caso farmi mettere su qualche chilo?".

"No, ma in quel caso abbiamo gli attrezzi nel garage. È da un po' che non fai attività fisica, vero?". "Ti sembro ingrassato?" scuote la testa, mettendo una mano sulla mia spalla. "Sei sempre bellissimo e in forma. Potremmo allenarci insieme. Ho bisogno anche io di smaltire qualcosa. Se dovrò continuare a stare in casa, cucinerò spesso dolci e pizze".

"E va bene. Tornerò ad allenarmi". Taglia un pezzo di torta per poi porgermelo su un piattino di ceramica. Noto che anche il dolce è buonissimo. La lontananza dalla cucina non ha annullato le sue doti artigianali. Trascorriamo tutta la serata a parlare e a mangiare, come non facevamo da troppo tempo. Mi erano mancati i suoi consigli artistici e il suo sorriso complice.

"C'è anche un'altra cosa che ho fatto in tua assenza..." inizia a dire, sbottonandosi la camicia. Mi mostra un bustino semitrasparente che le avvolge il seno perfetto. "...ho acquistato un po' di biancheria intima. So che ti piace il pizzo". "Mi conosci bene" ammicco, stendendomi su di lei.

𝐔𝐧𝐧𝐚𝐦𝐞𝐝 | 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora