ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 22.
Continuo a sperare, a pregare che lui mi scriva, ma quando cala la notte e la città inizia a festeggiare per il capodanno, capisco che non riceverò mai un suo messaggio. È a casa con Marilyn. Staranno facendo l'amore sul divano, come lo abbiamo fatto io e lui la settimana scorsa. Idiota, Adele. Gli ho dato fiducia, gli ho donato il mio corpo e il mio amore, e adesso mi sento una stupida che si è innamorata di un uomo non disponibile. I miei genitori sono tornati dal loro viaggio d'affari, e per la prima volta sono grata della loro presenza. Almeno ho meno probabilità di crogiolarmi nel dolore.
"Non esci a festeggiare con gli amici?" domanda mia madre, sporgendosi dal cardine della porta. Guardo un'ultima volta il cellulare, e quasi all'improvviso decido di indossare il mio abito migliore per poter andare ad una festa. Harry mi ha invitato qualche giorno fa. Adesso sta con un'altra conosciuta a casa mia la sera della prima, quindi non l'ha fatto per cercare di riconquistarmi. Gli dico di scrivermi l'indirizzo, poi mi butto sotto la doccia. Ci metto una buona mezzora per prepararmi. Voglio splendere. Sono giovane, sono bella, sono talentuosa.
Non posso sprecare la sera di capodanno in attesa di un messaggio che non arriverà mai. Arrivo alla festa alle dieci, e tra gli invitati scorgo il volto di Harry. Viene verso di me tenendo per mano la sua nuova fidanzata. "Sei venuta alla fine". "Certo, non potevo perdermi una festa simile".
"È casa mia!" commenta la ragazza, presentandosi come Emma. "Vuoi qualcosa da bere?". "Oh sì, magari" vado con loro verso il bancone del piano bar. Ritrovo Edward e Katie che immediatamente mi abbracciano. "La nostra Satine. Ti sei data latitante dopo la prima. Che fine hai fatto?". Indugio sulle mie prossime parole prima di rispondere. Ho passato tutto il tempo con Will, prevalentemente a letto, nudi. Ma questo è un segreto solo nostro, che nessuno saprà mai, non finché lui non tornerà un uomo libero.
"Ho studiato. Mi sono esercitata per i prossimi spettacoli. Non vedo l'ora di tornare in teatro". Katie si volta, richiamando un ragazzo. Quando è accanto a lei, devo alzare leggermente il mento per poterlo guardare bene. È alto un metro e novanta, capelli neri, occhi azzurri.
"Ade, ti posso presentare mio fratello" dichiara Katie, indicando il ragazzo. Lui mi porge la mano. "Sono Jeremy, piacere di conoscerti". "Piacere mio" rispondo, esitando con le dita intrecciate alle sue. Ha una forza sovrumana, una stretta decisa. "Ti ho vista allo spettacolo. Sei stata grandiosa". "Grazie, tu cosa fai nella vita?" domando, vedendo gli altri allontanarsi. Improvvisamente ho la sensazione che mi vogliano sistemare con lui, e non sarebbe una cattiva idea. È affascinante, sexy. Se non fosse che ho occhi solo per un uomo.
"Per adesso lavoro in un'officina, ma spero di aprire un salone tutto mio" sgrano gli occhi. "Scherzi? Anche mio padre ha un'officina. Ne ha una ventina, ma...". "Sei figlia di Christopher Summers, vero?". Annuisco, continuando a conversare con lui. È una buona compagnia, e mi fa sentire meno sola. I pensieri affollano la mia mente, e con l'arrivo del nuovo anno spero di lasciarmi dietro i brutti ricordi, i pensieri negativi.
Prendo il cellulare dalla borsa, sperando invano che quel messaggio arrivi. Se Will mi dovesse scrivere per dirmi che ha lasciato la moglie, andrei di volata a casa sua. Mi manca così tanto, e la musica alta non riesce a sovrastare quello che il mio cuore sta cercando di dirmi. Non posso innamorarmi. Ho sofferto abbastanza, e per una ragazza di soli venticinque anni non è il massimo.
"Posso invitarti a ballare?" Jeremy mi guarda con occhi dolci, porgendomi la mano. "Ti prego. Sarebbe un onore per me poter ballare con un'attrice di teatro così talentuosa e bella". A quelle parole, non posso certo dire di no. Ripongo il cellulare nella borsa, buttandomi in pista. Sento gli occhi dei presenti addosso, come se tutti aspettassero una reazione simile da parte mia.
"Ti ha consigliato Katie di farmi la corte?" Jeremy scuote la testa. "No, anzi. Le ho chiesto io di te la sera della prima. Sarei voluto venire alla festa a casa tua, ma non mi sembrava il momento giusto per poterti conoscere". "E stasera?".
"Stasera è un altro giorno. So che sei stata con Harry per un po'. Adesso in che situazione sentimentale sei?". Alzo gli occhi al cielo. Bella domanda. Se lo sapessi, non sarei qui. Mancano pochi minuti a mezzanotte. Il countdown mi impedisce di dargli una risposta, per mia fortuna. Ci stringiamo al resto degli ospiti, mentre la musica continua a risuonare nella stanza illuminata da luci stroboscopiche.
Ognuno di noi fa il conto alla rovescia, e tutta la vita ci passa davanti agli occhi, frammenti di ricordi felici, memorie sepolte, desideri nascosti. Io non riesco a pensare ad altro che a William. Vorrei che mi scrivesse, vorrei che mi dicesse che d'ora in poi andrà tutto bene perché ci sarà lui al mio fianco. Saremo io e lui contro il mondo. Gli farei dimenticare gli ultimi anni trascorsi con la moglie, perché gli darei tutta me stessa, senza rimorsi, senza ostacoli.
Repentinamente, Jeremy mi prende la mano e con i suoi occhi azzurri mi domanda: "Sei pronta?". Al che rispondo a tono: "Pronta per cosa?". "Per lasciarti alle spalle quest'anno. C'è qualcosa in particolare che vorresti dimenticare?". Mi soffermo a pensare a tutto ciò che ho passato, gli ultimi tre mesi in cui ho potuto allargare i miei orizzonti e dare al mondo una prova della mia bravura. Il teatro mi ha aiutata a crescere, mi ha fatto conoscere persone magnifiche ed ha radicato in me la convinzione di voler lavorare a Broadway. Potrei riuscirci, se continuo a lavorare con costanza e impegno. Nessuno può impedirmi di inseguire un sogno. "Non voglio dimenticare nulla. Vorrei solo rimpiazzare i ricordi tristi con quelli felici. Così riuscirò ad andare avanti, e accoglierò gli eventi positivi a braccia aperte".
"Potrei consigliarti qualcosa?" annuisco, sentendo i presenti urlare: "4, 3, 2, 1...". Quando i tappi delle bottiglie di champagne si levano in aria, Jeremy si sporge su di me cingendomi con un braccio. Mi bacia voracemente, infilando una mano tra i miei capelli.
Non posso fare a meno di ricambiare. Lui è bello, soprattutto disponibile. Amo qualcuno che non potrà mai darmi quello che desidero. Quindi perché sprecare tempo? Devo cogliere l'attimo, vivere, proprio come ha consigliato Robin Williams in L'attimo Fuggente. Uno dei film più belli che io abbia mai visto. Jeremy si stacca da me dopo qualche minuto, inumidendosi le labbra. È consapevole di aver fatto un buon lavoro. Mostra un sorriso sornione, compiaciuto. "Che ne dici? Questo nuovo anno è iniziato bene?".
"Decisamente" rispondo, voltandomi verso il bancone. Necessito di controllare il cellulare. Ne ho bisogno per potermi sentire libera di andare avanti per la mia strada. Mi scuso con Jeremy, afferro la borsa e corro in bagno. Afferro il cellulare, e con mia sorpresa trovo un messaggio da parte di William.
"Buon anno nuovo. Perdonami se non mi sono fatto sentire. Ti ho pensato in continuazione, ed ho bisogno di parlarti. A quattr'occhi. Non vedo l'ora di rivederti, e spero tu abbia passato un buon capodanno". Anche io l'ho pensato in continuazione, ma ho un brutto presentimento. Mi intrattengo con i miei amici fino alle due inoltrate, per poi accettare un passaggio da Harry. Non rispondo al messaggio. Non so ancora come comportarmi.
Ogni volta che torno a casa, ho pochissima voglia di struccarmi e di svestirmi. Decido di non farlo, buttandomi sul letto e portandomi le lenzuola fin sopra la testa. Ho bisogno di riposare, di placare i pensieri negativi. Domani sarà una nuova giornata, di un nuovo anno. Spero cambi qualcosa nella mia vita piatta e monotona.
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𝐔𝐧𝐧𝐚𝐦𝐞𝐝 | 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐧
General FictionUn insegnante di teatro, dedica tutto sé stesso al palcoscenico, tentando di far affiorare nei suoi studenti la stessa passione che ha portato lui fin lì. Ha un sogno nel cassetto: debuttare a Broadway. Nel frattempo, instaura un rapporto con ognuno...