Need to love

50. Cambiamenti

Aiden's P.O.V.

I miei occhi si posano su di lei come se fosse la prima volta che la vedo. Il mio sguardo ardente le sfiora il corpo nello stesso modo in cui il pennello di un pittore accarezza una tela. I vestiti che indossa le stanno talmente bene che mi sento quasi geloso degli altri sguardi che corrono su di lei e le regalano attenzioni. Per la prima volta nella mia vita avverto le mani fremere per poter toccare qualcuno nel modo in cui io desidero toccare lei. Mi sento la gola così tanto secca che vorrei deliziarmi del nettare posto fra le sue gambe per potermi dissetare. Sento il cuore battere con molta più forza e intensità nella cassa toracica, donandomi un senso di frenesia ed eccitazione estremamente piacevole.

«Aiden.» Il modo in cui il mio nome le accarezza le labbra fa sorgere un chiodo fisso nella mia mente. Vorrei poter avere il suo corpo fra le mie mani e farle urlare tutto il piacere che merita di provare.

Nonostante mi abbia già chiamato una volta, non posso fare a meno di notare e osservare con curiosità i cambiamenti del suo corpo. Ha perso tanto peso; troppo in sole due settimane. Deve essere successo qualcosa.

«Guarda chi ha deciso di tornare a deliziarci con la sua presenza.» Il commento tagliente di Amelie è seguito dalla risatina della sua nuova amichetta, Savannah. Kalea si limita a roteare gli occhi al cielo senza degnarla di una risposta. «Le persone si guardano negli occhi durante un dialogo.» continua a provocarla con insistenza la bionda. Mi limito a osservare le due con una spalla appoggiata allo stipite della porta. Come se fosse un riflesso automatico, inizio a giocare con gli anelli in acciaio che mi riempiono le dita.

«Peccato che io non abbia la minima voglia di dialogare con te, dunque, di conseguenza, divertiti con il tuo monologo.» La riccia le sorride falsamente scaturendo le risa di molti componenti del clan ancora presenti nella stanza.

«Ora non si può nemmeno parlare con qualcuno in santa pace che subito ti attaccano.» Amelie inizia a fare la vittima e la rossa le accarezza la spalla andando in sua difesa. «Ora che hai perso qualche chilo ti senti improvvisamente più bella di noi?» Savannah le ride in faccia con aria malefica.

Sollevo le palpebre per permettere alle mie pupille di mettere a fuoco la figura di Kalea. Sulla sua fronte compare una piega impercettibile, ma scompare nell'esatto istante in cui il suo sguardo si colma di arroganza e cattiveria. Mi mordo un labbro pronto a godermi lo spettacolo. Lei non attacca mai per prima, si muove sempre di conseguenza, mi vien quindi da supporre che la sua non sia semplice impulsività.

«Ti ringrazio per aver notato il mio cambiamento di peso, ma figurati se l'ho fatto per eguagliare una come te.» Corrugo la fronte nel mentre che assottiglio lo sguardo. Perché ho come l'impressione che sia stata quasi più gentile del solito? Forse le frecciatine migliori le risparmia per me. Un sorrisino orgoglioso e provocante inizia a incresparmi le labbra, donandomi un'aria più misteriosa.

«Cosa intendi dire con "una come te" ?!» Il sorriso sul volto della riccia aumenta a dismisura, facendomi capire che la risposta di Savannah è esattamente ciò che si aspettava di ottenere. «Con "una come te" intendo una ragazza così senza dignità che piange quando un ragazzo la rifiuta, poi decide di vendicarsi di lui e la sera stessa della fatidica vendetta si fa trovare nuda nel suo letto.» Savannah inizia a boccheggiare non sapendo bene che dire. Amelie inizia a fissare la rossa con sguardo intenso e improvvisamente aspro.

Schiocco la lingua sul palato, giunto improvvisamente a una constatazione. Non sta cercando di difendersi e attaccarle singolarmente, lei le vuole mettere una contro l'altra. Eris mi rivolge uno sguardo nel mentre che sul suo viso è nato un piccolo sorrisino. Loro due sono così diverse, ma allo stesso tempo così affini. Non avevo mai visto Eris tanto felice e orgogliosa di qualcuno. Forse non ha tutti i torti quando mi dice che in realtà Kalea ha portato del buono in questo clan.