Harry
Non posso smettere di rimuginare sulle possibili ripercussioni che avrebbe comportato la nostra relazione svelata: i nostri genitori inorriditi e delusi davanti a questo sbaglio, questo grande e bellissimo errore in cui ci siamo ritrovati; forse lo scandalo: tutti avrebbero saputo dei nostri sentimenti giudicando le nostre menti malate e contorte, disgustose anche; la polizia, magari ci avrebbero arrestati e saremmo finiti dietro le sbarre. Soltanto adesso mi rendo conto dei reali rischi che corriamo stando insieme, provando a tenere in vita quelle sensazioni ed emozioni che ci fanno star bene, quel calore vivace che ci accende ogni volta che siamo vicini. Soltanto ora comprendo quanto questo amore proibito possa distruggerci, ma, con tutta onestà, preferirei vivere dietro le sbarre, nell'eterno peccato piuttosto che rinunciare all'amore per Daisy.
Scuoto la testa lasciando scivolare via tutte le ansie e le paure, tutti i pensieri nefasti che, a poco a poco, stanno prendendo possesso del petto facendolo dolere più del dovuto a causa della sofferenza che un ipotetico allontanamento, fisico e mentale, da lei potrebbe comportare. Dunque, cercando di dimenticare ogni cosa, mi avvicino all'armadio -svegliando il mio corpo e la mia mente dallo stato di immobilismo in cui ero immerso- e, con un gesto veloce, apro le alte e grosse ante scrutando, poi, attentamente l'interno della cabina cercando rapidamente con gli occhi qualcosa da indossare. Di solito curo molto il mio aspetto, non è un mistero la mia alta autostima, ma ora proprio non riesco a concentrarmi su qualcosa di così futile come la presenza fisica quando riecheggiano ancora nella testa il suono dei baci scambiati con Daisy e la voce di nostra madre che si mescola alle belle sensazioni rovinando ogni cosa, ed è per questo che afferro una semplice t-shirt completamente bianca e un paio di jeans chiari, poggiandoli su di un braccio cosicché possa afferrare senza troppi problemi gli stivaletti neri con l'altra mano. Celermente, indosso ciò che ho scelto e mi guardo subito dopo allo specchio posto sulla parete non lontano dal mio letto; osservo la mia espressione stanca e malinconica, non diversa da quella di Daisy, così provo a sorridere, a fingere che vada tutto bene. Devo farlo per me, devo farlo per lei.
Mi allontano dal mio riflesso facendo lunghi passi verso la scrivania, passandomi una mano tra i capelli, afferro lo zaino con tutti i libri per affrontare questa difficile giornata. Mentre cammino verso la porta mi volto indietro, puntando lo sguardo sul quella del bagno ancora chiusa; nessun rumore proviene dall'interno e mi balza in testa l'idea che Daisy stia aspettando la mia uscita per poter entrare, invece, in camera. Non voglio che mi eviti.
Alla fine, decido di lasciar perdere ogni paranoia e lasciare la stanza libera, lasciare che lei abbia ancora i suoi spazi, i suoi momenti. L'ho ripromesso a me stesso. Con una lenta andatura, dunque, scendo le scale e mi dirigo in cucina lasciandomi alle spalle la brutta esperienza vissuta questa mattina.
Prima di varcare la soglia della grande stanza, mi fermo per pochi secondi e faccio un profondo respiro scrollando la testa e mettendo su il miglior sorriso che posseggo, la miglior maschera che posseggo. Non voglio che i miei genitori vedano la sofferenza e l'angoscia pesanti sul petto disegnate anche sul viso, non voglio che facciano domande.
«Buongiorno!» esclamo sorridente attraversando la cucina a grandi passi, togliendo lo zaino dalle spalle e avvicinandomi al tavolo di vetro che domina la parte sinistra della cucina arredata in stile moderno, con colori neri e bianchi.
Poggio la borsa di scuola su di una sedia, quella che di solito occupo, e cammino verso mia madre che, allegramente, con un grande sorriso sulle labbra truccate di un rosso fuoco, racchiusa in un tubino grigio lungo fin sotto il ginocchio (professionale e sensuale allo stesso tempo, ma non eccentrica), prepara il pranzo per tutti noi: papà, Daisy e me. Nonostante il grande spavento che mi ha fatto provare, la saluto come ogni mattina, ovvero abbracciandola da dietro sovrastandola con il mio metro e ottanta e lasciandole subito dopo un piccolo bacio sulla guancia. Ridacchia al mio gesto. Mi allontano da lei e vado verso mio padre intento a leggere il giornale come ogni mattina, assottigliando gli occhi e corrugando la fronte ogni qualvolta una notizia lo interessa particolarmente. Essendo un poliziotto di solito la sua attenzione ricade sempre sulla cronaca nera.
![](https://img.wattpad.com/cover/312380576-288-k653589.jpg)
STAI LEGGENDO
Endless || H.S.
Fanfictionamore [a-mó-re] affetto profondo e intenso, passione, attrazione che lega due persone. Ciò che unisce Harry e Daisy é proprio questo: amore. Tuttavia, c'è qualcosa di davvero importante che non permette i due di stare insieme. Nonostante ciò decido...