Daisy
Ancora stretti l'uno all'altro, entriamo in stanza del mio migliore amico. Non posso nascondere la gioia di essere di nuovo così vicina a lui, mi è mancato moltissimo condividere ogni aspetto della mia vita, della mia quotidianità, anche il più piccolo ed insignificante. In più di dieci anni di amicizia Zayn è sempre stato al mio fianco, vegliando su di me come un angelo custode, aiutandomi nelle scelte difficili, consigliandomi con determinazione e gentilezza -nonostante non sia famoso per la sua delicatezza. Quando Harold non era con me, c'era sempre lui, il mio migliore amico, a prendermi per mano accompagnandomi nelle difficoltà della vita.
Pensare ad altro, al rapporto -spero- ritrovato con Zayn mi aiuta almeno un po' a dimenticare ciò che ho visto nel bosco, dietro quei maledetti bungalow. Pensare ad altro mi difende dal dolore sempre più intenso, pesante, che continua imperterrito a torturarmi l'anima. Non posso credere che Harry, dopo avermi decantato tanto amore, mi abbia tradito così facilmente, per una stupida incomprensione facilmente risolvibile. Dunque, non posso fare a meno di chiedermi se ciò che mi diceva, ciò che mi sussurrava dolcemente all'orecchio in queste notti appena passate piene di intimità, fosse vero, se non fossero dettate soltanto dal momento, mosse semplicemente da lussuria e niente di più.
Mi accomodo sul morbido letto del ragazzo moro che, angosciato nel vedermi così abbattuta per un motivo ancora a lui sconosciuto, ad occhi bassi, sospirando profondamente, cammina nella stanza con passi decisi verso una meta che non conosco. Il mio sguardo è piantato sui listelli di legno chiaro del pavimento, con gli occhi spalancati e la mente nuovamente a rivivere quella scena; le immagini sono ben nitide nella testa, impresse a fuoco nel cervello. Riesco a ricordare persino tutti i movimenti dei due, come le mani vogliose di Harold risalivano lungo le gambe della ragazza, la voracità dei loro baci -come se stessero respirando aria pulita dopo anni di asfissia-, le dita di Charlotte stringere i ricci indomabili di lui, il sorriso appena accennato sulle labbra -contenta di essere riuscita ad ottenere ciò che desiderava-, gli occhi scintillanti di gioia e malizia.
Scuoto la testa abbassando le palpebre, portandomi le mani sulla testa ed incastrandole tra i capelli, tirando leggermente le punte, sperando che quel piccolo dolore possa far scomparire le ultime memorie, possa far scemare il male che sento ritornare forte nel cuore, nel petto, in ogni fibra del corpo.
Ho smesso di piangere qualche minuto fa, mentre ero ancora stretta a Zayn, ma alcune lacrime -forse le ultime- scendono lungo le guance, arrivando a bagnare le labbra arrossate e già salate e amare a causa delle copiose stille versate. Tiro su col naso, agito il capo ancora una volta cercando di scacciare nuovamente l'angoscia e il senso di tradimento gravanti sulle spalle, attanaglianti il petto, che mi rivestono come un vestito perfetto, uno che mi sta d'incanto. Forse il destino ha voluto mostrarmi cosa stavo facendo, ha voluto mostrarmi l'abominio che stavo commettendo nel modo più duro e doloroso possibile. Magari, in questa maniera, la mia razionalità sarà ristabilita e col tempo guarirò da ogni ferita, ma -diamine! - fa male da morire! A qualsiasi attenuante pensi, a qualsiasi conforto io mi appelli, la sofferenza sembra non diminuire mai. Il tutto si mischia alla rabbia, così le mie emozioni diventano una miscela a dir poco pericolosa, pronta a scoppiare.
«Daisy» mi richiama dolcemente il mio amico, sedendosi accanto a me. «Tieni, bevi un po' e cerca di calmarti» attira la mia attenzione porgendomi una bottiglietta d'acqua. La sua voce è a dir poco dolce e gentile, quasi un balsamo per il mio stato d'animo decisamente agitato.
Riapro gli occhi e mi volto verso di lui che, con un'espressione benevola, mi sorride appena, come ad incoraggiarmi, passandomi l'acqua. Afferro la bottiglietta e, svitando il tappo con movimenti deboli e lenti, bevo un piccolissimo sorso poggiandola, poi, ai miei piedi, non lontana dal basso comodino -così da non essermi d'intralcio.

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Endless || H.S.
Fanfictionamore [a-mó-re] affetto profondo e intenso, passione, attrazione che lega due persone. Ciò che unisce Harry e Daisy é proprio questo: amore. Tuttavia, c'è qualcosa di davvero importante che non permette i due di stare insieme. Nonostante ciò decido...