Capitolo 52

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Harry

La fine della pausa pranzo viene segnata dal suono acuto della campanella. Sbuffo stufo mentre saluto i miei compagni che, pieni di energia, corrono in palestra per gli allenamenti di basket. Purtroppo sono ancora infortunato e, sfortunatamente, non potrò partecipare alla fine del campionato poiché -nonostante abbia tolto il tutore alla gamba proprio ieri- il dottor Soyer si è fortemente raccomandato di stare a riposo, facendo promettere ai miei genitori di trattenermi con la forza se fosse stato necessario. Con Daisy nei paraggi, però, non posso permettermi nemmeno una piccola corsa intorno al campo rosso di atletica; quella ragazza appare sempre nei momenti giusti (o almeno lo sono per lei). Ammetto che, un pochino, le sue attenzioni mi piacciono: si sta sciogliendo pian piano, ritornando al rapporto che avevamo un tempo. Di certo non è esattamente come in passato, ma sono disposto ad aspettare anche tutta la vita se ciò significasse trascorrerla con lei per sempre.

Pensando a Daisy, ricordo che nemmeno oggi si è degnata di pranzare in mensa insieme a tutti noi, però so benissimo quanto sia impegnata con la realizzazione dell'annuario e la sua stampa, e so quanto pensati siano il servizio fotografico ai vari club e la grafica per il giornalino che le portano via tanto tempo, eppure mi manca moltissimo. Non riusciamo mai veramente a trascorrere del tempo insieme, per un motivo o per un altro, e ciò accade anche a casa: sembra quasi che mamma e papà facciano di tutto per tenerci separati quanto più tempo possibile, e non riesco a capirne il motivo data la nostra estrema attenzione. Evidentemente, quel periodo di buio tra noi ha destato più sospetti di quanto credevamo; abbiamo sottovalutato l'intelligenza dei nostri genitori, ma nessuno, nemmeno loro, potrà allontanarci davvero. Di sicuro il ballo avrebbe potuto essere un buon pretesto per trascorrere del tempo da soli, fingendo di essere qualcosa che non potremmo mai, ma anche questa idea è sfumata grazie a Louis Tomlinson. La gelosia brucia come mai ha fatto in questi mesi, ma mi sono ripromesso di non arrendermi davanti all'ostacolo e ho un'idea che ronza in testa da ieri sera e cercherò di attuarla come meglio posso.

Scuoto la testa lasciando perdere questi ultimi pensieri, provando a scrollarmi di dosso l'ansia che, a poco a poco, tentava di riempire il petto facendo battere forte il cuore e chiudere la gola. Ciò che purtroppo non posso dimenticare è l'appuntamento di questo pomeriggio, uno di quegli incontri che non può essere rimosso dalla testa. Ho ansia di affrontare la realtà, ho timore che tutta la mia storia con Daisy sia basata su pensieri falsi, su una qualche forma di disturbo della mente; ho la fottutissima paura di sapere che, in verità, siamo due malati e che la cosa migliore sia dividerci per l'eternità. Non potrei sopportare una cosa del genere, il cuore si spezzerebbe all'istante e allora sì che anche la mia sanità mentale sarebbe a rischio, eppure sono ben consapevole di dover fare questo passo. Per lei. Per noi.

Senza nemmeno rendermene conto, zaino in spalla, arrivo davanti al mio armadietto, pronto - o quasi- per delle intense ore di studio in biblioteca. Poiché non posso partecipare agli allenamenti e devo aspettare che Daisy finisca i suoi corsi extra, credo sia giusto recuperare le lezioni perse a causa del coma. Tra poco ci saranno gli esami e dovrò superarli brillantemente per presentare un curriculum scolastico perfetto una volta al college, soprattutto ora che non riuscirò a partecipare all'ultima partita, evento a cui assisteranno diversi talent scout.

Sospiro profondamente aprendo l'anta di metallo per recuperare i libri di matematica e storia, le materie che ho intenzione di studiare oggi. Adoro la prima, dunque non sarà un problema portarmi avanti con il programma, per la seconda farò di sicuro più fatica, perciò ho intenzione di chiedere al professor Wilson di poter fare una relazione scritta sugli ultimi argomenti affrontati in modo da rimediare al voto nullo alla prova mancata, così eviterò ogni tipo di domanda orale. Spero davvero accetti la mia proposta.

Endless || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora