Daisy
L'aria fresca di fine aprile mi colpisce delicatamente sulle guance, come fosse una carezza fatta per lenire tutto il calore della rabbia e della colpa che ardono nel petto simili alle fiamme di un'immensa pira. Cammino a piccoli passi tra i giardini di Yerba Buona, non molto lontano dalla galleria d'arte: non me la sono sentita di tornare subito a casa, avevo proprio bisogno di una passeggiata all'aria aperta, accompagnata dal silenzio e dai pensieri. Benché desiderassi, in fondo, restare da sola, non disdegno la compagnia di Charles che, da buon amico, mi è rimasto accanto accettando di gironzolare per il piccolo parco con me. Solo la quiete c'è tra noi, non una parola né tanto meno uno sguardo e il ragazzo ha rispettato la mia scelta.
Sono confusa. Sono confusa più che mai. E non è da me. Sono sempre stata una ragazza decisa e determinata, una di quelle che sa ciò che vuole e fa di tutto per ottenerla, ma da quando il mio cuore è stato brutalmente strappato via dall'unica persona di cui più mi fidavo in questo dannato mondo, sento come se una parte di me fosse scomparsa, facendo emergere una giovane insicura e ansiosa, costantemente crogiolata nel dolore. Odio essere così!
Godendomi la frescura della sera, con il volto leggermente alzato verso il cielo, respiro profondamente cercando di allontanare il ricordo di mio fratello impresso nella mente, provo a mandar via ciò che è successo alla mostra: era così bello, maledettamente attraente, ma freddo e distaccato come non l'ho mai visto. Era davvero serio quando ieri ha voluto chiudere la nostra storia per sempre, arrendendosi ancor prima di combattere realmente. Se solo si fosse dato una mossa, se solo avesse fatto qualcosa di realmente concreto per riavermi lo avrei perdonato, pian piano -certo-, risparmiandomi quasi un mese di sofferenza. Tuttavia, con il ritorno di Charles, mi chiedo se davvero fossi stata pronta a concedere a mio fratello un'altra possibilità. Di sicuro, comunque, se seguissi l'esempio di Harold offrendo una chance al ragazzo accanto a me non credo riuscirei ad amarlo come un tempo. Magari non posso più, eppure c'è una parte di me che vorrebbe sperimentare lo stesso questa probabilità: lui mi ama, non ha mai smesso. Mi sento una vera idiota!
Scuoto la testa e chiudo gli occhi per un attimo, tentando di godere a pieno della pace e della tranquillità che regnano nei giardini a quest'ora. Non è molto tardi, forse saranno le nove, ma non c'è movimento, solo la quiete fa da padrone, interrotta ogni tanto dal fruscio rilassante delle foglie che si scompongono alle deboli folate di vento che caratterizzano questa serata.
«Stai bene?» chiede Charles dolcemente avvicinandosi un po' alla mia esile figura. «Non fai che sospirare da quando siamo qui.»
«Sì, sto bene» abbozzo un sorriso voltandomi verso di lui e annuendo, aprendo gli occhi e puntandoli nei suoi. «É stata una giornata difficile, te l'ho detto» continuo a parlare, giustificando il mio strano comportamento e l'aria assente che ho assunto da quando siamo qui. «Questi giardini mi mettono sempre di buonumore: mi tornano in mente molti ricordi felici della mia infanzia» dico con fare sognante ed entusiasta, spostando lo sguardo davanti a me, riportando alla memoria momenti divertenti e gioiosi di quando ero piccola -cambiando totalmente atteggiamento, sperando di spostare la sua attenzione sul mio umore ballerino.
Ricordo un giorno in particolare, mentre correvo insieme a mio fratello, e altri nostri piccoli amici, dietro ad un pallone da calcio. Ero l'unica ragazza ad avere il coraggio di giocare con i maschi, le altre bambine preferivano divertirsi in modo diverso. Io ero con Harry e ciò mi bastava.
Un ragazzino, di stazza più grande, mi spintonò facendomi cadere sul pavimento ruvido del giardino. Mi sbucciai un ginocchio. Piansi, piansi molto, non perché ero cascata come una pera cotta, ma per il gesto in sé: quel brunetto lo aveva fatto poiché non ero un maschietto.
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Endless || H.S.
Fanfictionamore [a-mó-re] affetto profondo e intenso, passione, attrazione che lega due persone. Ciò che unisce Harry e Daisy é proprio questo: amore. Tuttavia, c'è qualcosa di davvero importante che non permette i due di stare insieme. Nonostante ciò decido...