Endless || H.S.

Capitolo 5

Daisy

«Dunque ti ha baciata?» chiede Zayn incredulo poggiando i gomiti sul tavolo e sporgendosi verso di me, scuotendo la testa e tentando di elaborare ciò che gli ho detto.

Ha uno strano cipiglio disegnato sul viso, comparso nel momento in cui gli ho raccontato ciò che è successo sabato, e che pare non voler scomparire dal suo viso spigoloso ed intrigante.

So bene che la situazione in cui mi ritrovo è surreale e paradossale, impossibile ed improbabile, ma non sono riuscita a tenere la bocca chiusa un minuto di più. Stavo davvero scoppiando a causa del forte dolore opprimente al petto, una grossa e profonda voragine che si espandeva con lo scandire dei minuti. Quando Harold mi ha baciata, quella sera, ho provato un insieme di emozioni che mi hanno scombussolata, confusa ed impaurita allo stesso tempo. Ho sempre saputo, o almeno immaginato, che potesse essere ... diverso il rapporto con mio fratello, ma mai avrei pensato di ritrovarmi stretta tra le sue braccia mentre le nostre labbra si scontravano, si fondevano in una sola emozione grande e prorompente, bruciante ed eccitante.

Devo ammettere a me stessa che il sapore di pasta e menta, mischiato al profumo della sua colonia, mi hanno fatta sentire bene; ho provato una tale emozione da percepire il corpo tremante sotto i suoi tocchi leggeri ma decisi intanto che il cuore batteva all'impazzata contro la gabbia toracica. È stato un bacio desiderato, urgente e bisognoso. Harold mi ha presa con veemenza e disperazione, delicatezza e gentilezza, facendomi capire quanto mi volesse, mi desiderasse.

Ora comprendo il suo stato d'animo sempre più scuro negli ultimi tempi, sempre così pensieroso e cupo. Ora comprendo il motivo dell'insopportabile e spesso silenzio che scendeva tra di noi quando eravamo soli: stava trattenendo i sentimenti che prova per me.

Personalmente, ho pensato molte volte ad Harry non come ad un mio parente o come ad un amico e mi sono data della sciocca per questo scacciando in maniera repentina le immagini di lui e me insieme, in un mondo parallelo in cui il legame di sangue non ci univa. Adesso, però, che tutto si è realizzato, concretizzato sono davvero confusa, intontita dalle mie stesse emozioni. Ed è proprio per tentare di scacciare domande e dubbi che ho deciso di confessarmi a qualcuno, anche se sono consapevole di quanto folle sia soltanto parlare ad alta voce di quello che potrebbe essere un incesto.

Alla domanda di Zayn annuisco senza rispondere, con lo sguardo basso mentre giro la cannuccia dentro il frullato preso al bar dove siamo soliti andare: il B&P.

«Be' ... sapevo che il vostro fosse un amore morboso, ma mai avrei creduto che arrivaste a questo punto.» scandisce lentamente ogni parola tenendo gli occhi cioccolato fissi in un punto; parla debolmente perché tenta ancora di assimilare tutta questa storia.

«Se tu credi di essere perplesso, immagina io cosa sto provando in questo momento.» mormoro tenendo ancora gli occhi piantati in basso, perdendomi nel piccolo vortice della mia bevanda dolce formato dal movimento continuo della cannuccia.

«Insomma, ho ... notato gli sguardi che vi scambiate, ma ... provare qualcosa l'uno per l'altro è folle!» il suo tono si alza di poco dal momento che ha cominciato ad assorbire tutte le informazioni, a comprendere la situazione in cui lo sto immischiando.

È egoista da parte mia, lo so bene, ma non saprei a chi altri rivolgermi se non a lui, al mio migliore amico.

«Già, lo-» sto per rispondere, ma mi blocco quando realizzo ciò che ha detto alzando di scatto la testa verso di lui. «Aspetta! Che significa "ho notato gli sguardi che vi scambiate"?» chiedo perplessa corrugando la fronte e provando a contenere il tono di voce.

«Me lo stai davvero chiedendo, Daisy?» sorride sghembo, divertito e stupito allo stesso tempo, mentre porta alla bocca il suo caffè per poi riposarlo sul tavolino di legno massiccio piantato all'interno del locale.