Harry
Daisy si è rinchiusa in bagno sbattendo la porta con un movimento brusco. I suoi occhi erano colmi di lacrime represse e il viso delicato e tondo era contratto in una smorfia di dolore, tristezza e confusione, mista alla grande stanchezza dovuta a questa situazione più grande di noi.
Comprendo il suo stato d'animo perché è anche il mio. Mi sento vuoto e confuso, intontito a causa della conversazione appena avvenuta con mia sorella. Nonostante sia sicuro dei sentimenti intensi che mi stringono il cuore in una morsa ferrea, provo uno strano senso di smarrimento che mai prima d'ora ho sentito opprimermi così tanto.
Prendo un profondo respiro sperando, come mio solito, di scacciare ogni preoccupazione con questo gesto. Afferro la maglietta bianca con stampe colorate, poggiata poco prima sul letto, e la infilo distrattamente, ancora troppo preso dai pensieri che, vorticosamente, girano nel cervello.
Il lato positivo di tutta questa vicenda è la misera ed effimera speranza che mi ha donato e forse dovrei aggrapparmi proprio a quella, ma nonostante ciò non avrei dovuto metterle fretta, avrei dovuto essere meno brusco nel rivolgermi a lei e meditare sulle conseguenze delle mie azioni, immaginare come si sarebbe sentita dopo aver chiarito la situazione. È arrivato a questa consapevolezza, comprendo quanto sia stato stupido e avventato; mi sento ancora più infimo e sporco di quanto non mi sentissi prima.
Credo sia meglio andare via, uscire e prendere una boccata d'aria sperando che le temperature non troppo calde possano schiarirmi le idee.
Tra un pensiero e l'altro, arrivo al B&P. È molto distante da casa mia e, sinceramente, non capisco come sia finito proprio davanti al luogo in cui mi sono rifugiato molte volte per meditare o dimenticare.
Decido allora di entrare e iniziare a bere qualche shot, anche se sono appena le sei del pomeriggio, più o meno. Spero che l'alcool, questa volta, possa annebbiare i miei sensi e farmi ignorare anche per poco ciò che è successo con la mia adorabile sorella. Se fossi rimasto in casa un minuto di più sarei corso da lei e l'avrei stretta tra le braccia confortandola, sussurrandole che tutto andrà bene, ma non sarebbe stata una scelta saggia. Ha bisogno di tempo, dei suoi spazi.
Ho tentato di telefonare il mio migliore amico, Liam, ma purtroppo ha il cellulare spento. Non è nemmeno venuto a scuola oggi ed io ho bisogno di parlare con qualcuno.
Scuoto la testa tentando di mandar via, per l'ennesima volta, le immagini di Daisy e me insieme in quella stanza, e mi accomodo su uno degli scomodi ed alti sgabelli posto proprio davanti al grande bancone di marmo scuro e lucido. Ho una sensazione di déjà-vu: ero qui anche sabato cercando di distrarmi dai sentimenti repressi e scappando dal sogno di quel pomeriggio, un sogno che ha risvegliato tutte le sensazioni che ho provato a sopire, trasformandoli in vortici di emozioni che alla fine si sono abbattuti in modo prorompente su di me, portandomi a baciare mia sorella. Ho fatto un bel casino, ammettiamolo.
«Ciao, Harold.» una voce pacata e bassa, rilassata e gentile, attira la mia attenzione catapultandomi alla realtà.
Alzo lo sguardo ed incontro gli occhi azzurri e limpidi di Niall, uno dei miei migliori amici. Ha un sorriso tenero sul viso mentre fissa la mia espressione malinconica. Insomma, lui è sempre così: può avere anche un milione di problemi, ma prende la vita con positività ed allegria; difficilmente è serioso o si arrabbia. Ed io lo invidio per questo.
Lo conosco da anni, dal primo liceo, ed ho imparato quanto sia sensibile ed empatico, dunque ha compreso molto bene la mia frustrazione, però il suo sorriso non scompare nemmeno per un attimo perché, in cuor suo, spera di contagiarmi.
«Ciao, Niall.» ricambio la sua cortesia, accompagnando le mie parole con un sorriso tirato.
«Cosa ti porto, amico?» mi chiede portandosi le mani alla vita in attesa di un mio cenno, di un mio ordine.

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Endless || H.S.
Fanfictionamore [a-mó-re] affetto profondo e intenso, passione, attrazione che lega due persone. Ciò che unisce Harry e Daisy é proprio questo: amore. Tuttavia, c'è qualcosa di davvero importante che non permette i due di stare insieme. Nonostante ciò decido...