Endless || H.S.

Capitolo 51

Daisy

Sono esausta. Oggi è successo di tutto e, per di più, la giornata scolastica è stata più difficile di quanto pensassi. Durante l'ora di matematica, lontana dai miei amici, seduta per la prima volta in un angolo in fondo alla classe, non ho fatto altro che rimuginare sulla proposta di Louis e a tutto ciò che comporterà la mia scelta. Ho visto Harry solamente a lezione di letteratura e storia, alle prime ore, poi le nostre strade si sono separate. Non sono andata nemmeno a mensa a causa del lavoro arretrato al Mission Daily -ho pranzato nell'aula con un tramezzino preso alle macchinette del secondo piano insieme ai responsabili del giornalino-, dunque non ho avuto occasione di incontrarlo e mi sono chiesta se abbia già saputo della novità, dell'invito al ballo dei senior da parte di uno dei suoi migliori amici. Una parte di me spera vivamente che Louis non abbia parlato, che abbia tenuto la cosa per sé così da poter essere io ad informarlo -non sarebbe giusto se ne venisse a conoscenza da altri-, eppure l'altra parte desidera non dargli questa notizia. Non ho fatto altro che ripetermi quanto sarebbe stupido da parte di Harry credere che accettare la richiesta di Louis abbia realmente importanza, tuttavia, ripensando a ciò che stiamo passando, ai dubbi e alle domande che abbiamo, al poco tempo che trascorriamo insieme a causa di impegni ed impedimenti da parte di terzi, forse il ballo scolastico sarebbe stata una buona opportunità -o scusa- per stare da soli e dimenticare ogni cosa. Ammetto a me stessa, poi, di aver ripensato ancora una volta alle parole di Kimberly prima di andare via, alla discussione tra lei e sua madre, e il pensiero di lasciare Harry da solo in quella notte special mi fa sentire un po' in colpa. Eppure se non avessi accettato, avrei ferito nuovamente i sentimenti di Louis e i nostri rapporti sono alquanto in bilico ultimamene. Dio, la mia vita è diventata un vero e proprio caos; rimpiango i tempi in cui la mia quotidianità era piatta e noiosa.

Sbuffo stanca, scuotendo la testa, mentre raccolgo appunti e porta penne infilandoli casualmente nella borsa. Dopo tre ore circa, sono finalmente libera di tornare a casa e risollevata per aver finito il lavoro al giornalino insieme ai miei compagni. L'annuario è a buon punto e sono sicura che riusciremo a finire in tempo.

«Andiamo Daisy?» chiede gentile Every, una delle ragazze che si occupa della redazione degli articoli per il Mission Daily.

«Certo, arrivo subito.» le rispondo sorridendo allo stesso modo poggiando la borsa sulla spalla destra e raggiungendola poco dopo sulla soglia di uscita.

Every Hayward è la tipica brava ragazza di una bellezza semplice e pulita, incantevole, con una mente brillante ed un sorriso dolcissimo. Gli occhi grandi e azzurri trasmettono calma e serenità, i capelli lunghi e lisci sulla schiena sono morbidi ed invitano davvero ad accarezzarli senza un vero motivo, il fisico minuto e la sua bassa statura fanno credere ai ragazzi che sia debole ed indifesa, ma invece è tutt'altro: è forte ed orgogliosa, a volte sarcastica e testarda, tuttavia ha un cuore grande ed è buona. Nonostante sia una ragazza capace, talvolta a causa della sua bontà può risultare ingenua. Mi piace la sua compagnia, e benché non faccia parte del mio gruppo è sempre bello trascorrere del tempo con lei. Per la maggior parte del tempo non facciamo che ridere ed è rilassante.

«Hai programmi per adesso?» domanda cordiale, portando avanti la conversazione mentre camminiamo piano tra i corridoi per raggiungere l'uscita.

«In realtà no.» rispondo sospirando, immaginandomi già stesa sul letto a riposare. «Voglio tornare a casa, sono stanca. Devo fare i compiti e, molto probabilmente, mi toccherà anche aiutare Harry con i suoi.»

«In effetti ha perso molte lezioni. Ora sta bene?» chiede interessata, guardandomi negli occhi in maniera seria.

«Sì, per fortuna.» ribatto sorridendo contenta. «Tra pochi giorni toglierà anche il tutor alla gamba e tutto tornerà come prima.»