«Sai che rossa non staresti male.» Reed mi guarda con un dito poggiato sul mento mentre provo una parrucca. Non è un rosso vivace, anzi sembra abbastanza naturale e credo abbia ragione, non mi sta male come pensavo.
«Ho preso tutto. Possiamo andare a pagare.» frettolosa mi muovo nel negozio e Reed cerca di starmi dietro in modo goffo e maldestro, infatti ci dobbiamo fermare perché lui è andato addosso ad una signora che aveva una montagna di cose strette tra le braccia.
Ci scusiamo aiutandola a raccogliere da terra tutto quello che è caduto e dopo ci dirigiamo in cassa per pagare finalmente.«Jil non c'è bisogno di correre così.»
«Faremo tardi.»
«Ma quelli festeggeranno fino a domani mattina.»
«Lo so ed è proprio questo quello che voglio evitare che succeda. Domani mattina dovranno essere già dietro le sbarre a pagare per i loro peccati.» rabbrividisco da sola per il tono freddo uscitomi dalla bocca.
Carson con movimenti del capo che mi danno un assoluta ragione evita di rispondere e dopo aver aspettato un paio di persone prima di noi in fila alla cassa, tira fuori il portafoglio, togliendo una mastercard per pagare al posto mio.«Guarda che non ce n'è bisogno.» cerco di bloccargli la mano, ma con risultati davvero pessimi, dato che è riuscito a posare la carta al Pos. Lo guardo sbieco.
«Ma che sarà mai. Stai tranquilla Jil.» farfuglia lui per poi offrire un dolce sorriso alla ragazza che sta mettendo tutto in busta.
«Te li restituirò tutti fino all'ultimo centesimo.»
«Sai che non li prenderò mai, vero?» prende le buste e usciamo dal negozio, arrivando alla macchina in poco tempo. Siamo stati fortunati ad aver trovato parcheggio quasi vicino all'entrata.
Quando Reed mette in moto l'auto penso che forse sia meglio prepararsi già qui, perché una volta arrivati a destinazione non avrei la possibilità di poterlo fare.
«Credo che dovresti spegnere il motore.» mi guarda perplesso ma l'attimo dopo sorride tirando poi un sospiro di sollievo.
«Speravo che lo dicessi e che cambiassi idea. Non è una cosa adatta a te e so che prima, con il discorso che mi hai fatto su tuo padre, mi sono lasciato convincere che tu possa mettere un punto a questa storia, ma non me lo perdonerei mai se ti dovesse accadere qualcosa.» sto per rispondere perché ha frainteso tutto, ma è così preso dal discorso che non me ne da il tempo.
«E quindi sono sollevato per la tua scelta. Ora chiamo il mio amico e c'è la vediamo io e lui. Domani saranno ugualmente dietro le sbarre e so per certo che tu starai bene.» mi passo la mano sul viso e non nego che mi scappa da ridere, ma cerco con tutta me stessa di trattenere le risate, non mi sembrerebbe carino.
«Reed ma che hai capito?» pian piano il sorriso sparisce e spunta un'espressione preoccupata.
«Ho pensato solo che forse sarebbe meglio se mi preparassi qui... penso che lì non ne avrei il modo e il tempo.» si passa una mano tra i capelli, il viso visibilmente triste e senza aggiungere niente scende dalla macchina, lasciandomi da sola.
Evito di fermarlo, nonostante mi dispiaccia vederlo così, perché sicuramente ora sarà preoccupato Dio solo sa quanto per me, ma non posso fare come dice lui. Io devo essere sia l'artefice e il testimone di quello che accadrà nelle prossime ore. Tutto questo potrà compiersi solo con la mia ingerenza a quel maledetto matrimonio.
Quasi con rabbia rovisto nella busta per cercare i trucchi presi e quasi a zonzo faccio una base viso prima di passare agli occhi. E quando arrivo a loro, li carico di nero, sia la palpebra e sia l'interno con una matita. Metto tanto mascara e non sembro più io.
Sbadata come sono ho scordato di mettere prima le lenti a contatto e lo faccio ora, anche se già so che mi scenderà la solita lacrima da entrambi gli occhi e infatti succede, cerco di tamponare delicatamente la zona bagnata per non creare problemi col trucco. Ho scelto delle lenti castane e ammetto che il risultato è davvero soddisfacente.
Termino con un rossetto rosso scarlatto, lo stesso che usava Elisabeth. Lo stesso che mi fece usare alla cena di beneficenza dai Blake.
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Non il Classico Bad Boy
RomanceJilian è una ragazza particolare e con una vita difficile, a causa anche dei suoi continui attacchi di panico. Vive nella sua bolla fino a quando, un giorno, non scoppierà e alla sua porta busserà Evan Blake. Un ragazzo da cui dovrebbe tenersi lonta...