In due è meglio, no?!

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Leggete: mi scuso per il ritardo, ma voglio precisare che, metto tutta me stessa per riuscire a pubblicare un modo puntuale, ma a volte proprio non mi riesce. Vi chiedo scusa, ma ci sono cose che non posso rimandare. Spero possiate capirmi ❤️ buona lettura
Ps. Mi scuso per eventuali errori, controllerò meglio il capitolo.
❤️❤️❤️

Il ritorno in auto è stato lento, sembrava quasi come se Carson non fosse più con me. Ogni passo che davo era un macigno pesante da sollevare, mentre mi allontanavo sempre di più da quel posto vuoto. Stranamente il mio cuore aveva rallentato la sua corsa, ed era davvero strano, ma forse, in realtà e che anche lui si è stancato di correre. Proprio come me.
Una volta dentro l'auto di Reed, mi ero messa l'anima in pace, o quasi. A dire il vero, mi sentivo, anzi, non sentivo. Sì, non sento niente ed è meglio così.

«Stai bene?» mi verrebbe da rispondere che avrei preferito restarmene a casa e annoiarmi, piuttosto che scoprire tutto questo. E di certo non posso permettermi di dirlo, perché inizierei a sentire e non va bene.

«Alla grande. Dato che ci sei, potresti portarmi da una parte?» non so neanche io come sto, meglio non pensarci. Reed, picchietta il pollice sul volante mentre si rimette in carreggiata dopo avergli risposto e posto la domanda. Ricevo un colpo di tosse da parte sua, sembra agitato, come se anche lui avesse capito prima di me che qualcosa non va bene, ma non chiede altro per fortuna.

«Certo! Dove vuoi.» allora gli sorrido lieve e poi gli dico dove lasciarmi. Dopodiché il viaggio prosegue in silenzio tra noi, solo la melodia di alcune tristi canzoni con l'alternanza di alcuni spot pubblicitari. Ad un certo punto, decido di cambiare frequenza e mettere qualcosa di più allegro.

«Lo so, non è il momento... ma... cosa pensi di fare ora?» me ne sto con il capo poggiato contro il finestrino e vorrei tanto sbatterci la testa, perché sapevo che questa domanda sarebbe arrivata. Sospiro e girandomi verso lui, alzo le spalle. Ad un certo punto escono le parole, con una certa riluttanza che fanno rabbrividire pure me.

«Penso che li farò soffrire fino a pentirsi di tutto ciò che hanno fatto.» alzo gli angoli della bocca alla fine.

«Non intendevo questo! E non pensare che ti faccia fare una cosa del genere, perché per come sei, te ne pentiresti l'attimo dopo.» si solleva da un lato per prendere le sigarette, il pacchetto delle Marlboro è un po' ammaccato e quando scopre che al suo interno è rimasta una sola sigaretta, impreca.

«Un giorno dovrai smettere, fumi tanto.»

«Nah, se non fosse per loro mi sarei buttato giù da un ponte. Questo lavoro è massacrante se lo prendi a cuore.»

«Cosa intendi?»

«Il mio vecchio diceva sempre: se hai una donna, sigarette e una bella bottiglia dì whisky invecchiata da qualche parte, sarai salvo. Ma se ti manca una sola cosa di queste, sarai perso. Credo avesse ragione. Per questo lavoro ci vuole pazienza e dedizione, altrimenti diventi come loro. Perché secondo te non sono stati smascherati ancora? » ciò che dice Carson mi fa pensare al classico detto: sesso, droga e rock'n'roll. Per un attimo sorrido mentalmente, prima di rimettere i piedi per terra e rispondere all'uomo che mi siede vicino.

«Perché c'è gente che ancora li protegge.» penso al sindaco. Dovrebbe garantire il bene della città e invece fa accordi con persone come i Blake. Vomito.

«Comunque, dopo dovrai comportarti come niente fosse, anche perché non è sicuro che ciò che ti ho detto e che abbiamo sentito e visto, sia vero.» sospiro e annuisco, dopodiché appoggio il capo nuovamente sul freddo vetro fino alla meta che ho riferito a Carson.

❤️❤️❤️

«Jil dormi? Credo che l'indirizzo sia questo.» mi stiracchio e cavolo, devo essermi addormentata per non permettere alla mia mente di pensare troppo, quello farebbe troppo male e non saprei come fermare quei pensieri.

Non il Classico Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora