Mi sentivo come se tutto il mio corpo fosse inondato da piccole scosse di corrente. Le labbra del tizio misterioso erano ancora incollate sulle mie, le nostre lingue si sfioravano. Era tutto così assurdo.
Non avrei mai pensato in tutta la mia esistenza che, avrei dato il mio primo bacio così. Io che ero sempre stata scettica, ero sempre stata convinta che avrei scelto io la persona giusta a cui avrei concesso tutto di me. Non mi aspettavo che sarebbe successo così, per di più da un tizio che mi aveva puntato la canna della sua pistola alla testa.
Non sapevo se allontanarmi e tirargli una sberla, o, restare e continuare; tutto sommato mi piaceva. Mi piaceva perché non mi ero mai sentita in quel modo.
«Andate da un'altra parte.» subito mi si gelò non solo il cuore, ma tutto il corpo. La voce di Evan era carica di un qualcosa che non sapevo decifrare. Allontanai il ragazzo da me, tracce di rossetto rosso erano sopra le sue labbra. I suoi occhi erano famelici, come se quel gesto lo avrebbe voluto rifare altre volte. Poi, mi bastò guardare Evan, forse ancora non aveva capito che fossi io la ragazza che stava baciando un perfetto sconosciuto.
«Jil, ma che sorpresa vederti con lui. Vedo che stai scendendo sempre più in basso.» scoppiò a ridere. Erin, tuttavia, gli diede una gomitata e lo guardò male.
«Sai che mi dà fastidio quando offendi mio fratello, Evan.» disse la rossa.
«Oh, andiamo. Basta fingere. Hai scelto tempo fa chi doveva essere la tua famiglia e, tra tutte le scelte, hai fatto quella peggiore. Sei diventata come loro, guardati. Hai cambiato persino cognome.» replicò il ragazzo che aveva stretto le mani in pugno.
«Penso che di queste cose non ne abbiamo bisogno di parlarne qui, davanti una perfetta estranea, Julian.» La calma che usò Evan nei confronti del ragazzo di cui avevo scoperto il nome, che tra l'altro era molto simile al mio, mi fece venire la nausea. Evan non era buono. E se lo faceva sembrare era per il suo torna conto.
L'unica cosa che realmente avevo capito in tutta quella storia, era l'odio che nutriva nei miei confronti.
«La ragazza in questione...» Julian mi indicò, mi fece anche un occhiolino che portò gli angoli della mia bocca ad alzarsi di poco.
«...non è un'estranea. Lei sta con me.» disse senza curarsi delle parole dette. Schiusi la bocca per cercare di replicare, ma alla fine uscì solo un lungo sospiro.«Se dobbiamo dirla tutta, Jil sta con me. E se non ti dispiace ora le dovrei parlare.» improvvisamente, Evan, a grandi falcate mi venne incontro, mi afferrò il polso e mi trascinò lontano. Non ebbi il tempo di fare niente. Avevo girato solo poco la testa per guardare Julian, dove quest'ultimo in un sussurro disse solo, andrà tutto bene.
Mi ero posta mille domande.
Perché un ragazzo che nemmeno mi conosceva doveva proteggermi? E poi da cosa realmente?
Avevo scoperto anche che lui era il vero fratello di Erin e nei suoi occhi avevo letto l'odio che nutriva per quella famiglia.«Dove mi stai portando?» proferii, ma da parte di Evan non avevo ricevuto risposta. Salimmo le scale, aprì velocemente la prima porta che ci apparve alla nostra destra, ero dentro con lui.
«Io d-devo tornare a casa.» aggiunsi guardandolo negli occhi. Sorrise e allentò il nodo alla cravatta.
«Jil, devi sapere una cosa.» iniziò a dire mentre si stava levando la giacca. Come un flash mi venne in mente la prima volta che lo vidi spogliarsi, a quel ricordo il mio cuore fece una capriola.
«È difficile che io mi sbaglia su qualcosa. È difficile che le ragazze mi stiano alla larga. Anzi è sempre il contrario...» scoppiò in una fragorosa risata prima di proseguire. Lo guardai confusa per un istante, perché non capivo dove volesse andare a parare e, mentre io stavo analizzando le sue parole, lui con tutta la calma del mondo si stava levando la camicia.
Sentivo le gote andare a fuoco, tutto il mio corpo stava bruciando. Sentivo una tremenda vergogna, ma lui non provava nessun tipo di imbarazzo e si stava avvicinando.
Le sue mani si posarono ai lati del mio viso, lo teneva ben saldo che sembrò quasi volermi uccidere. Successivamente puntò i suoi occhi fissi nei miei.
Solo in quel momento avevo letto qualcosa di strano in lui.«...e sono sicuro che tu mi vuoi. Sono sicuro che non desideri altro che questo.» mi bastò poco per capire ciò che stava accadendo. Le sue labbra erano troppo vicine. Non so dove avevo preso tutta la forza per respingerlo, ma c'ero riuscita.
Evan aveva contratto la mascella e corrugato la fronte.
Aveva stretto le mani in pugno, mentre io avevo paura.«Non capisco perché fai tante storie, visto che prima con Julian sembravi una gatta in calore.» le sue dure parole mi avevano fatto provare una vergogna infinita. Sentivo gli occhi diventarmi lucidi, volevo solo andare lontano da lui.
«Dimmi il perché Jil?» mi faceva anche strano che improvvisamente aveva iniziato a chiamarmi come doveva. La sua voce era così forte che avevo avuto l'impressione che forse qualcuno dal piano di sotto l'avesse sentito. Ma ovviamente era impossibile.
Eppure nelle mie orecchie risultò così forte da provocarmi i brividi.
«Voglio andare via.» dissi, ma la voce mi uscii spezzata.
«No, tu questa sera sarai mia.» nuovamente era ad un passo da me. Mi prese con forza e mi butto sul letto, che non avevo nemmeno notato. Lui era su di me, mi guardava famelico.
«Lasciami andare, ti prego.» E le lacrime uscirono. Non sapevo come fermarle, uscivano imperterrite e le sentivo bruciare.
Tuttavia, Evan, si sollevò. Mi stava guardando con attenzione, come se non avesse visto nessuno piangere prima di quel momento. Lasciò cadere le mani lungo i fianchi e poi disse qualcosa che mai mi sarei aspettata. «Mi spiace Jil.» lo disse in un modo che mi sembrò di avere davanti un'altra persona.
Mi alzai dal letto, lisciai il vestito e mi avvicinai alla porta. Prima di andare via, mi ero voltata verso di lui, mi stava guardando.
«È difficile dispiacersi verso qualcuno, se questo qualcuno lo si odia profondamente. Buonanotte.» Lui schiuse la bocca, ma io lo lasciai in quella stanza vuota e buia proprio come lui.
Ciao a tutte carissime lettrici😍
Ecco un nuovo capitolo. Avete scoperto chi è il tizio misterioso. Julian è il vero fratello di Erin. La storia in se è molto complessa, ora vi sto svelando varie cose, ma ancora ci sono cose che scoprirete più in là.
Cosa ne pensate del comportamento di Evan?
Nei prossimi capitoli scoprirete perché si è comportato così. A presto mie care 😍❤
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Non il Classico Bad Boy
RomanceJilian è una ragazza particolare e con una vita difficile, a causa anche dei suoi continui attacchi di panico. Vive nella sua bolla fino a quando, un giorno, non scoppierà e alla sua porta busserà Evan Blake. Un ragazzo da cui dovrebbe tenersi lonta...