Corro più veloce che mai. Le mie gambe non sembrano volersi fermare, così come tutto il resto del corpo. Avanzo verso marciapiedi trafficati da bolge di persone, i capelli danzano come ballerine impazzite davanti i miei occhi e nella mente l'unico pensiero è quello di trovare Julian.
Mi piego leggermente per recuperare un po' di fiato, posando le mani sulle ginocchia. Ispeziono il posto che si presenta davanti, mi stringo nelle spalle perché fa freddissimo, le temperature sono scese davvero tanto.
«Non ci posso credere!! Sei tu, Jil?!» mi giro di scatto non appena sento la sua voce calda e sorpresa. Julian si avvicina, lasciandosi dietro un gruppetto di ragazzi e ragazze che mi osservano in modo strano. Ormai sono abituata a questo genere di sguardi per via dei miei gusti in fatto di abiti. Vorrei che per una volta nessuno mi guardasse così, ma non ci penso più di tanto perché a me piacciono i miei vestiti.
«Già, sono proprio io.» dico sorridendo. Julian indossa una felpa nera e jeans dello stesso colore. Mi chiedo se avrà freddo, poiché non indossa nient'altro. I suoi capelli sempre sbarazzini a dargli quell'aria selvaggia e, infine i suoi occhi così seducenti. Ma subito dopo mi rendo conto che non sono qui per guardare Julian e la sua bellezza... giusto?
Scuoto la testa, notando che il ragazzo che mi sta difronte mi guarda con aria interrogativa. Divento paonazza, mi avrà presa per matta. Come dargli torto.
«Alla fine sei riuscita a risolvere l'enigma.» afferma contento.
«A dire il vero no. Prima ti ho visto quando ero in giro con....» mi interrompe.
«....sì, ti ho visto con Blake, ma non ero certo fossi tu. E comunque era impossibile risolvere l'enigma, poiché il luogo che ti dicevo si trova dall'altro lato della città e non avuto modo di andarci.» Spiega infine. Non sembra infastidito di avermi vista con Evan, ma alla fine non esiste un motivo per esserlo.
«E quale sarebbe allora questo posto.» senza pensarci gli do piccoli colpetti sul braccio, ma appena me ne rendo conto mi sento davvero stupida.
«Scusami... l'ho fatto senza pensarci.» ed ecco che ritorno sulle mie. Mi chiedo dove sia in realtà il mio coraggio. Non ho la capacità nemmeno di scherzare con qualcuno senza sentirmi il peso addosso di aver sbagliato qualcosa.
Tuttavia, Julian, mi osserva pensieroso, così abbasso lo sguardo perché mi sento stupida. Smetto di pensare appena vedo la sua mano prendere la mia e: «Ragazzi ci si vede stasera.», aggiunge girandosi verso i suoi amici.
Inizia a camminare. Non mi resta altro che seguirlo, visto che tiene saldamente la mia mano.
«Dove stiamo andando?» Domando corrugando la fronte.
«In un posto che ti piacerà tanto.» risponde lui serio. Dopo una manciata di minuti arriviamo davanti un piccolo locale. Entriamo dentro e non so se essere dispiaciuta per il fatto che Julian ha appena lasciato la mia mano.
«Ciao bellezza!» la ragazza dietro il bancone fa il giro, buttandosi tra le braccia di Julian per poi lasciare un bacio all'angolo della bocca. Sbatto più volte le palpebre per quello che ho appena visto. Oh mio Dio!!
Non pensavo che lui fosse... fidanzato?!
Immediatamente mi sento in colpa nei confronti di questa ragazza dai lunghissimi capelli castani.«Jil, ti presento Connie.» con quale coraggio posso presentarmi a lei dopo che ho baciato il suo ragazzo? Sono una persona orribile. Anche se alla fine io non sapevo nulla, qui la persona orribile è solo Julian. E pensare che l'ho reputato migliore di Evan.
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Non il Classico Bad Boy
RomantizmJilian è una ragazza particolare e con una vita difficile, a causa anche dei suoi continui attacchi di panico. Vive nella sua bolla fino a quando, un giorno, non scoppierà e alla sua porta busserà Evan Blake. Un ragazzo da cui dovrebbe tenersi lonta...