Il diario

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15 febbraio 1977
Domani è il grande giorno. Mamma sta preparando i preparativi per la laurea. Ho grandi sogni da realizzare.
Ho iniziato una ricerca contro il cancro, grazie a mio padre Bill, un giorno potrò creare la BIO MEDICAL CORPORATION. Victor, James e Marcus saranno i miei compagni di viaggio.

Gli appunti di papà iniziano da qui. Ma ci sono delle pagine mancanti e mi chiedo che fine hanno fatto. Continuo a leggere perché non ho altro da fare. È appena passata la mezzanotte da qualche minuto e si può dire che è ufficialmente la vigilia di Natale. Poco fa ho sentito la porta di casa chiudere, sicuramente saranno tornati i miei fratelli. Prima, quando sono rientrata non c'erano, così ho avuto modo di parlare con la mamma. È un'attrice nata.
Peccato che lei non sa che io conosco la verità. Mi aveva conservato qualcosa da mangiare, ma l'appetito l'avevo già perso quando ero a casa di Julian. Mi sono recata direttamente nella mia stanza, con il diario di papà. Scriveva giorno per giorno, non posso crederci.

18 giugno 1977
I giorni passano veloci. Sono passati diversi mesi dal giorno della mia laurea e ho già raggiunto tanti obiettivi. Un amico di mio padre mi sta aiutando a costruire la BIO MEDICAL CORPORATION. Victor in questo momento è partito all''estero con suo padre e Marcus, per un convegno importante. James, invece, mi starà aspettando di sotto. Lo sento parlare con mamma. Lei si fida di lui, non posso dire lo stesso di Victor. Non gli è mai piaciuto, eppure, siamo cresciuti fin da piccoli insieme.

Quindi a mia nonna non piaceva Victor. Forse è stata l'unica a capire che razza di persona fosse già all'epoca. Sfoglio le diverse pagine, fino ad arrivare all'anno seguente.

20 agosto 1978
Sono esausto. Oggi ho litigato con Victor, non lo capisco ultimamente, sembra sempre pieno di impegni. Forse mi nasconde qualcosa. Comunque si dia il caso che non è il momento di pensare a lui. Devo prepararmi per lei. Ho conosciuto una ragazza un mese fa, è stupenda. Si chiama Elizabeth Thompson. Ha la bellezza di un fiore in primavera. La sua grazia mi riempie il cuore, mi fa sentire un uomo migliore. Ho intenzione di sposarla.

Alcune lacrime scendono giù, ma continuo a leggere.

28 agosto 1978
Elizabeth è arrabbiata. È ritornata a Seattle con la sua famiglia. Non so se la rivedrò. Sento il cuore piangere per via della sua mancanza. Suo padre è amico del padre di Victor, non so cosa gli abbia detto. Vincent mi conosce sin da bambino. Non si metterebbe mai contro di me e mio padre. Non possono farlo.

2 dicembre 1978
Elizabeth è ritornata qui a Port Orchard. Non sapevo del suo ritorno e nemmeno Marcus mi ha accennato qualcosa, infatti sono rimasto meravigliato quando l''ho vista al negozio di antiquariato. Io ero in compagnia di Cece Brooks, una delle donne più belle del paese. Ci stiamo conoscendo, ma il ritorno di Elizabeth mi ha destabilizzato. Non c'è stato giorno in cui non l''abbia pensata. Tra lei e Cece non esiste paragone.

Apro più volte gli occhi e rileggo forse dieci volte la stessa pagina. Questo Marcus doveva conoscere mia madre. E poi mio padre e la madre di Evan insieme? Portatemi via, in questo preciso istante. Julian sa tutto, visto che ha letto il diario, o forse questa parte gli è sfuggita. Ora che ho permesso alla mia mente di pensare a lui per un istante, mi sento così tremendamente strana. La scena di lui che sembrava impazzito, mi fa stare male. Specialmente quando ha tirato il pugno al muro con la mano mezza fasciata e poi mi ha mostrato la foto. Mi chiedo come abbia fatto e specialmente chi è stato a scattarci le foto. Ma è inutile pensarci ora, solo il tempo mi darà tutte le risposte che voglio, così, con un grandissimo disappunto continuo a leggere.

7 dicembre 1978
Oggi ho realizzato la prima cura. Ho esaminato diversi soggetti e con diverse ricerche, sono riuscito a curarli. Il mio intento è quello di curare più vite umane 
possibili. So che è possibile. Non scriverò qui, come sono riuscito a ottenere la cura,
perché al solo pensiero che questo diario possa finire in mani sbagliate, mi assale il
panico.

Non il Classico Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora