«Chiama Charlie!»
"Il numero della persona chiamata non è al momento raggiungibile" Ormai aveva imparato a memoria l'intonazione della voce meccanica della segreteria telefonica. Questo non gli impedì di riprovare per l'ennesima volta. «Chiama. Charlie.» Vibrò il comando tra i denti serrati. Quando Michael era uscito nella notte nebbiosa, Maxim aveva già accumulato un certo vantaggio.
La coltre di fitta nebbia, gli aveva impedito di lanciarsi in un pazzo inseguimento che sarebbe risultato con lui schiantato contro un muro o caduto giù in mare.
Si era aggrappato alla speranza di poter raggiungere Charlie almeno telefonicamente e intanto si era diretto a casa degli Hill. Ad attenderlo aveva trovato luci spente e segni di pneumatici sul vialetto bagnato.
Il cuore gli era balzato tra i denti.
Charlie stata lì?
Maxim era riuscito a raggiungerla?
Lei era riuscita ad andare via prima che lui arrivasse?
Le vene delle tempie lo avevano tormentato, ingrossandosi al ritmo accelerato dei suoi battiti.
E adesso era li, fermò davanti all'oscurità di una casa che non era la sua, a domandarsi dove dovesse andare. La voce metallica e artificiale di una donna che gli mandava completamente in tilt il cervello.
"Il numeroso della persona chiamata non è al momento raggiungibile" Schiaffeggiò il volante con tutta la rabbia che aveva in corpo. Il clacson suonò in protesta.
«Rispondi a questo cazzo di cellulare, Charlie!»
Quello che avrebbe voluto prendere a schiaffi davvero era il riflesso di sé stesso contro parabrezza, rimandato dall'inclemente bagliore dei fari. Come aveva potuto essere tanto cieco da mettere le proprie paure davanti al suo amore?
Aveva consentito alla distorta visione che aveva di se stesso di condizionare le loro vite e di ferirla, ancora una volta.
Impotenza e senso di colpa lo schiacciarono contro il sedile, la paura era un uncino gelido che girava e rigirava nel suo stomaco.
Ogni strada davanti a lui era buia e incerta e Mistfold non gli era mai apparsa tanto grande come in quel momento. Ovunque si voltasse, sembrava essere la direzione sbagliata.
Lei doveva aver recuperato quel dannato quaderno, ormai, era passato troppo tempo dal messaggio che aveva inviato a Anthony.
È passato troppo tempo anche da quando Maxim è sparito
Lui era pericoloso e instabile e in quel momento, in quello stato di pura furia per essersi visto sottrarre ciò che pensava dovesse essere suo di diritto, niente avrebbe potuto placarlo e il terrore che Michael provava al solo pensiero che Charlie potesse trovarsi nella traiettoria di quella rabbia cieca, lo riempì di terrore.
Michael schiacciò la nuca contro il poggiatesta e chiuse gli occhi, le braccia tese e le mani strette attorno al volante. Nel buio dietro le sue palpebre, si costrinse a prendere un respiro profondo. Lasciarsi sopraffare dal panico non sarebbe servito a nulla. Lui sapeva bene che poteva solo peggiorare le cose. Se voleva trovarla prima che la trovasse Maxim, allora doveva riflettere.
Ti conosco meglio di chiunque altro, posso indovinare dove sei andata Quando i denti stridettero in protesta, dovette sopprimere un nuovo, subdolo pensiero.
Se la conosci così, bene perché non ti sei fidato di lei?
«Sta zitto.»
Espirò come un lamento. Era ridicolo, non poteva zittire la sua testa più di quanto non poteva sperare di controllare la tempesta là fuori.
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Angel of Death
RomanceCharlie: Dieci anni fa sono scappata da Mistfold a causa sua. Il mio cuore e la mia dignità non hanno mai più ritrovato tutti i loro pezzi dopo quella Notte degli Angeli. Odio ricordare ogni dettaglio come se lo stessi rivivendo si continuo. Lui che...