Michael era arrivato a una conclusione inattaccabile: Petra Campbell non esisteva. La famigerata vedova che avrebbe dovuto investire nella Bane H. sembrava essere solo un nome e nulla più.
Numerosi articoli di giornale e blog online parlavano di lei e del suo defunto marito. Non venivano menzionati soltanto i loro numerosi affari, le società in cui avevano investito e che nel giro di poco tempo avevano visto quadruplicare il loro giro d'affari. I coniugi Campbell erano anche noti per il loro grande impegno sociale. A quanto Michael aveva letto, molte fondazioni in tutto il mondo gli erano riconoscenti per i fondi messi a disposizione di progetti e enti benefici. Per non parlare dell'indecente numero di articoli pubblicati dopo la morte del signor Campbell, che speculavano senza alcun ritegno sul patrimonio che la vedova si sarebbe ritrovata a gestire da sola.
Cosa c'era di strano in tutto quello? Non c'era una solo foto che ritraesse i coniugi Campbell.
Erano stati sposati per quarant'anni, eppure non c'era una sola immagine di loro.
Secondo Gabriel, tutto quel mistero non indicava altro che un losco giro d'affari, ma Raphael, che aveva svolto delle ricerche più approfondite, aveva escluso l'ipotesi. A quanto pareva, non c'era niente di sospetto nel loro patrimonio né nelle società in cui avevano investito nel corso degli anni. Quell'imponente impero finanziario non era altro che il risultato di due menti molto acute con un particolare fiuto per gli affari vantaggiosi.
«Si direbbe che l'unico giro d'affari losco in cui la vedova Campbell programma di mettere i propri soldi sia proprio la Bane H. È strano.» Michael parlò tra sé e sé.
«Ovvio, è questo il particolare più strano dell'intera faccenda, non che questa donna sembrerebbe non esistere affatto.» La noia navigava nella voce di Gabriel, che con una mano lanciava in aria il cellulare e lo riprendeva prima che gli finisse sul naso. L'altro braccio piegato sulla fronte a schermarlo dal sole. Si era buttato sull'erba morbida subito dopo l'allenamento e non sembrava intenzionato a muoversi di lì di un solo centimetro.
«Viviamo su un'isola sperduta avvolta da un perenne strato di nebbia. Dovresti essere abituato alle inquietanti storie di fantasmi.» Con la punta della freccia, Samael aveva scavato una piccola buca davanti ai propri piedi. Il tono monocorde, come se quello che aveva scoperto Michael non lo preoccupasse particolarmente. Forse era proprio così. Probabilmente non c'era nulla che lo intimidiva nella storia di una donna che veniva dall'altro lato di una parete invisibile e di cui esisteva soltanto il nome. Le schegge di vetro acuminate che frantumavano lo sguardo di Samael in un caleidoscopio di ricordi e orrori, squarciavano la trama fitta del cielo che in certi giorni non riusciva a rivaleggiare contro l'azzurro vibrante dei suoi occhi, più freddo e spietato della punta della sua freccia.
Michael non ebbe il coraggio di avvicinarsi, si mantenne al di fuori di quello sguardo, la vigliaccheria che gli inondava la bocca di un retrogusto rancido.
Lui le conosceva le storie di fantasmi, ma Samael... Samael sapeva che prima di diventare entità di cui rimaneva solo un nome, erano mostri spietati.
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Un unico fronte unito contro il mondo, quella fu l'immagine che i soci della Bane H. si trovarono davanti quano arrivarono alla Bonne Soirée. Il locale era stato chiuso per l'occasione e tutto era stato pensato e programmato nei minimi dettagli, dall'elegante cena al piano di sopra, alle cimici e telecamere a circuito chiuso accuratamente nascoste al piano di sotto, dove si sarebbe svolta la seconda parte di quella serata. Niente era stato lasciato al caso e niente sarebbe sfuggito ai loro occhi e alle loro orecchie. Avrebbero permesso a quegli uomini di liberare tutti i loro peggiori e sordidi istinti, quelli che di solito preferivano tenere nascosti dietro porte accuratamente sigillate, e solo a quel punto avrebbero dato il via alla seconda fase del loro piano: minacciarli di rendere tutto pubblico se non avessero manifestato a Xander il loro completo appoggio a Michael.
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Angel of Death
RomanceCharlie: Dieci anni fa sono scappata da Mistfold a causa sua. Il mio cuore e la mia dignità non hanno mai più ritrovato tutti i loro pezzi dopo quella Notte degli Angeli. Odio ricordare ogni dettaglio come se lo stessi rivivendo si continuo. Lui che...