Il tempo si era spogliato di tutto il suo significato. Per quanto ne sapeva lui poteva essere la notte del giorno dopo o potevano essere trascorsi cento anni, con loro tre sospesi in quel momento, in quella casa in cima alla scogliera, con il mare che si agitava contro di loro.
I minuti avevano ricominciato a fluire quando il cellulare di Michael aveva preso a squillare. Con estrema delicatezza, aveva avvolto le braccia attorno a Samael e lo aveva appoggiato a Charlie. Il pianto a dirotto di suo fratello si era fermato, ma il suo corpo continuava a essere scosso dai brividi.
Samael aveva accolto quel passaggio in silenzio, si era appoggiato contro il petto di Charlie con un sospiro che aveva fatto allentare la tensione che contraeva ancora le spalle di Michael. In quel momento era parso un bambino, il bambino che non gli era mai stato consentito di essere. Michael e Charlie si erano scambiati un'unica, fugace occhiata. Gli occhi verdi di lei erano ancora gonfi di lacrime, la pelle al di sotto arrossata. Ma la maggior parte di quelle lacrime Charlie le aveva trattenute. Proprio come Michael aveva intuito che quello non era il suo momento per chiedere perdono, Charlie aveva compreso che quello non era il momento per le sue lacrime. Samael non aveva bisogno né delle loro scuse né del loro pianto, ma solo della loro presenza ed entrambi erano disposti a dargliela senza condizioni.
All'occhiata di Michael, Charlie aveva annuito impercettibilmente, a comunicargli che era tutto a posto e che poteva allontanarsi.
Michael uscì sul portico, alzò il volto alla pioggia che gli batteva sopra la testa senza riuscire a raggiungerlo. Sembrava quasi che questo la facesse infuriare e la spingesse a scrosciare con più forza, nel tentativo di abbattere quella barriera tra di loro.
Il suo dito rimase sospeso per un momento sullo schermo, alla fine, con un pesante sospiro, accettò la chiamata.
«Adesso tu mi dici dove cazzo siete tu, Samael e Charlie o giuro su quello che ho di più caro al mondo che rintraccerò il tuo telefono e quando ti avrò trovato ti farò un culo così. »
«Ti conviene starlo a sentire, fratello. Non ho mai visto Raphael così umanamente provato.»
Ci fu un tonfo sordo e poi un lamentò soffocato e Michael immaginò che Raphael avesse dato un pugno o una gomitata a Gabriel, per ripagarlo del commento. Nonostante tutto gli venne da sorridere e si sentì genuinamente sorpreso di riuscire ancora a farlo. Dopo tutto quello che era successo, era un piccolo miracolo.
Controllò l'orologio e si rese conto che era da poco passata la mezzanotte. Non era certo un orario in cui Gabriel sarebbe stato a casa e lo stesso discorso valeva la maggior parte delle volte anche per Raphael. Il fatto che fossero entrambi al telefono, manifestava tutta la loro preoccupazione.
«Come fai a sapere che Charlie e Samael sono con me?» Una domanda del genere rivolta a Raphael era davvero qualcosa di superfluo. In qualche modo, riusciva sempre a sapere tutto. «Perché quando Charlie non è salita sulla nave per New York ho tirato a indovinare e ho immaginato che il motivo fossi tu. Poi, quasi nello stesso momento, ricevo una chiamata da Gabriel, che ha saputo da fonti certe, che Samael ha combattuto al Cove e tu sei piombato lì in mezzo come un giustiziere, fermando tutto. Hanno anche detto di aver visto Charlie con te. Perciò, come vedi, non è troppo difficile seguire le vostre tracce, considerando che siete così idioti da lasciarle ovunque.»
Michael lanciò un'occhiata in tralice al telefono. «Sei un avvocato. Dovresti conoscere il valore della privacy.»
Dall'altro capo del telefono giunse un sospiro esausto. «Sono un avvocato e sono tuo fratello. Ciò significa che posso spaccarti la faccia elencandoti tutti i motivi per cui dovresti farmi causa.» Raphael sospirò ancora. Bloccò il tentativo di Gabriel di dire qualcosa. «Michael, sono serio. Sono stufo di queste stronzate. Ti conosco bene e conosco Samael, so che state nascondendo qualcosa e voglio sapere di cosa si tratta.»
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Angel of Death
RomanceCharlie: Dieci anni fa sono scappata da Mistfold a causa sua. Il mio cuore e la mia dignità non hanno mai più ritrovato tutti i loro pezzi dopo quella Notte degli Angeli. Odio ricordare ogni dettaglio come se lo stessi rivivendo si continuo. Lui che...