Umbra Noctis.
Con il suo variegato skyline di guglie aguzze, circonferenze tagliate al centro da grossi pali meccanici, binari aerei sorretti da vecchie impalcature di ferro e catene penzolanti attaccate a quello che ormai, con il tempo, aveva preso la forma di un enorme chiodo piantato nella terra, mangiato dalla ruggine e dalle intemperie, che cigolavano allo spettrale passaggio del vento, il vecchio luna park abbandonato si ergeva, decrepito, sulla scogliera che nella sua parte più estrema si affacciava vertiginosamente sulla Baia degli Angeli. Un tempo il suo nome era stato Nebula Park, ma dopo essere caduto in rovina i locali gliene avevano affibbiato uno più azzeccato. Era caduto in disuso ormai da tempo, da prima che Michael nascesse, ma nonostante la sua utilità si fosse esaurita anni addietro, nessuno aveva mai pensato di smantellarlo. Ogni isola che si rispetti ha il suo cimitero infestato di fantasmi e Nebula Mortis ricopriva quella carica egregiamente, richiamando con il suo fascino oscuro, turisti dalla curiosità morbosa.
Il Nebula Mortis appariva sulla linea dell'orizzonte quando le navi arrivavano tante vicine a Mistfold da consentire allo sguardo di scorgerne i contorni. Se ne stava lì, ingobbito su se stesso contro un cielo di vapore, attendendo il momento in cui si sarebbe mutata in macerie.
Fermo davanti al cancello infestato dalla vegetazione rampicante, Michael si domandò come mai nessuno avesse mai preso in considerazione l'idea di ridare nuova vita a quel posto. Xander aveva allungato le mani su qualunque cosa potesse rappresentare un profitto su quell'isola, se il vecchio parco giochi fosse rientrato nei suoi piani, a quel punto sarebbe già diventato un centro commerciale o magari un centro benessere dietro cui nascondere altri tipi di servizi. Se il Nebula Mortis era rimasto in quelle condizioni significava che a Xander non interessava al punto da spenderci dei soldi, o magari gli portava molti più profitti così, grazie a quella spaventosa capacità di attirare turisti morbosi.
Lui invece vedeva bene cosa quel posto avrebbe potuto essere. Abbattute le torri aguzze della casa stregata, le cigolanti rotaie delle montagne russe e le spettrali cabine dondolanti della ruota panoramica, Michael riusciva a vedere...
Possibilità
Un sorriso non fece in tempo a formarsi sulle sue labbra che si sentì tirare l'orlo della giacca di pelle. Guardò in basso, scontrandosi con la fronte corrucciata di Samael. Gli occhi azzurri adombrati.
«Voglio andare via.»
Un lato del volto di Michael si sollevò, il sopracciglio formò un arco. «Mi hai chiesto tu di portarti con me.» gli fece notare. Nessun rimprovero nella sua voce, solo una curiosa confusione, mentre piegava il collo cercando di scrutare il piccolo volto corrucciato che stava fissando attraverso le sbarre avvolte d'edera del Umbra Noctis.
«Portami con te, Michael.» le parole si erano aggrappate alla sua giacca nello stesso istante in cui lo avevano fatto le piccole mani di Samael, proprio sulla soglia della porta. Suo fratello aveva tenuto lo sguardo fisso sulle sue dita strette attorno alla pelle nera, come se avesse temuto che gli sfuggisse se solo avesse distolto gli occhi.
Tacchi a spillo avevano inchiodato il pavimento. «Samael, piccolo diavoletto, perché scappi sempre da...» L'elegante figura di sua madre si era palesata sotto l'arcata bianca, il leggero vestito azzurro pallido le svolazzava senza peso attorno alle caviglie, i capelli castano chiaro erano una cascata di onde che si riversavano su una spalla, una cornice finemente incisa attorno al bel volto appuntito e armonioso. Una bellezza fredda e distante, Michael l'aveva sempre percepita come se non fosse del tutto reale, come se non fosse mai riuscita a mettere radici nel mondo. Mutevole e volubile come il vento. E gelida.
Le labbra accuratamente spennellate di rosso si erano appuntite in un sorriso.
Un insensato brivido aveva colpito Michael in mezzo alle spalle.
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Angel of Death
RomanceCharlie: Dieci anni fa sono scappata da Mistfold a causa sua. Il mio cuore e la mia dignità non hanno mai più ritrovato tutti i loro pezzi dopo quella Notte degli Angeli. Odio ricordare ogni dettaglio come se lo stessi rivivendo si continuo. Lui che...