Anime disperate

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Nel mondo delle fiabe, Tremotino era un povero contadino costretto a scegliere tra lasciar arruolare il figlio quattordicenne nell'esercito o impedire che ciò avvenisse. Deciso per la seconda opzione, Tremotino tenta di scappare col figlio di notte, ma viene scoperto dai soldati che lo riconoscono come l'uomo che disertò lasciando i compagni durante la Guerra degli Orchi, tanto che la moglie lo lasciò dalla vergogna nei suoi confronti. I soldati umiliano così Tremotino senza pietà di fronte al figlio. Tremotino viene soccorso da un vecchio mendicante che gli suggerisce di rubare il pugnale del Signore Oscuro, un potente essere magico, che adesso sta agli ordini del Re proprio grazie del pugnale, che, tra l'altro, è l'unica arma che può ucciderlo. Tremotino, determinato a impossessarsi di questo potere in modo tale da salvaguardare il figlio ed impedire che venga arruolato nell'esercito e condotto a morte certa, dà fuoco al palazzo del Re grazie ad un trucco e riesce a rubare il pugnale; quando però evoca il Signore Oscuro, questi lo provoca, spingendo ad ucciderlo. Il Signore Oscuro si rivela essere proprio il vecchio mendicante, che gli spiega che ora tutti i suoi poteri passeranno a Tremotino, mentre lui può finalmente morire, dato che odiava la sua esistenza, ma non poteva suicidarsi. Sul pugnale compare così il nome di Tremotino, il nuovo Signore Oscuro. Coi suoi nuovi poteri, Tremotino salva il figlio dai soldati che volevano arruolarlo e si vendica su chi l'aveva umiliato convincendosi che il potere è tutto.

Nel frattempo, nel paese di Storybrooke, si cerca un nuovo Sceriffo, dato che Graham è venuto a mancare, ed Emma si candida per il posto. Regina vorrebbe assumere Sidney, il giornalista, come sceriffo, dato che è un suo fedelissimo collaboratore, ma Emma viene a sapere dal signor Gold che si devono fare delle elezioni per nominare il nuovo sceriffo. Mentre Emma discute con Regina a casa sua, si verifica un incendio, ed Emma porta in salvo Regina, che era rimasta bloccata a causa di una storta; in questo modo Emma si mette in bella mostra di fronte ai cittadini. Emma, però, scopre che è stato il signor Gold a causare l'incendio, anche se non ha prove, e si convince che Henry abbia ragione dato che le aveva detto che i buoni sono destinati a perdere, dato che devono seguire le regole. Tuttavia, per dimostrare al figlio che non è così, all'ultimo comizio prima delle elezioni, Emma racconta la verità ai cittadini, accusando Gold. Con sorpresa di Emma, tuttavia, ella vince le elezioni ed è nominata nuovo sceriffo. Alla centrale, trova Gold ad aspettarla che le fa intendere che è andato tutto come voleva lui; infatti sapeva che Emma avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo e, dato che i cittadini temono più lui di Regina, vedere qualcuno tenergli testa avrebbe fatto loro una buona impressione. Gold se ne va ricordandole che gli deve ancora un favore.

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