Mai più un lieto fine

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Il principe Azzurro sta cavalcando per salvare Biancaneve, caduta in un sonno profondo dopo aver mangiato una mela avvelenata che le è stata data dalla Regina Cattiva. Il principe trova la ragazza in una bara di cristallo in mezzo a una radura, circondata dai Sette Nani. Dotto informa Azzurro che è arrivato troppo tardi, ma il principe bacia comunque Biancaneve, spezzando la maledizione.

Nel giorno del matrimonio tra Biancaneve e il principe Azzurro, la Regina Cattiva si presenta proprio nel mezzo della cerimonia per lanciare un'inquietante minaccia a proposito di una potente maledizione che ha intenzione di lanciare su Biancaneve, Azzurro e tutti i personaggi di fiaba, affinché tutti perdano ciò che amano di più e non possano mai più essere felici.

Tempo dopo Biancaneve, incinta, è ancora preoccupata per le minacce della Regina, nonostante tutti pensino che fossero solo parole prive di significato e, appunto, usate per causare terrore in lei. Credendo tuttavia che la Regina stia tramando veramente qualcosa, ella si reca con Azzurro nelle prigioni dove è rinchiuso Tremotino, una creatura dalle sembianze umane ma dotato di enormi poteri magici, che rivela una profezia secondo la quale la maledizione della Regina li porterà tutti in un posto orribile, dove "non ci sarà mai più un lieto fine". Aggiunge che la figlia che Biancaneve ha in grembo ritornerà, una volta compiuti 28 anni, per salvarli, dando il via alla battaglia finale contro la Regina. Seguendo il consiglio della Fata Turchina, Geppetto e Pinocchio costruiscono una teca con legno proveniente da un albero magico che permetterà a una sola persona di sfuggire alla maledizione della Regina.

Il giorno in cui Biancaneve dà alla luce sua figlia, la maledizione della Regina colpisce e si abbatte sul mondo di fiaba. Il progetto originale prevede che sia Biancaneve a mettersi in salvo, ma ella, fidandosi della profezia di Tremotino, vuole che sua figlia venga tratta in salvo dal sortilegio. Il principe Azzurro allora depone la loro figlia all'interno dell'armadio magico, ma viene ferito mortalmente duellando contro gli sgherri della Regina che hanno fatto irruzione nel castello. La Regina sovrasta trionfalmente su Biancaneve e il principe Azzurro, mentre la maledizione li porta in un "posto orribile".

Nel presente, a Boston, Emma Swan vive una solitaria esistenza lavorando come cacciatrice di taglie e garante per la cauzione di criminali. Dopo il disastroso tentativo di catturare un uomo uscito di galera, nel giorno del suo compleanno, se ne torna a casa, quando riceve la visita di un ragazzino di 10 anni, Henry, che si presenta come suo figlio biologico, che ha dato in adozione quando era un'adolescente. La donna, leggermente sconvolta, non volendo instaurare un rapporto affettivo con lui, accetta di riportarlo a casa sua, a Storybrooke, nello stato del Maine. Lungo la strada, Henry le mostra un libro di fiabe, insistendo che tutte le storie al suo interno sono reali. Quando arrivano a Storybrooke, Henry la informa che tutti in città sono personaggi delle fiabe, esiliati dal loro mondo natale a causa di una maledizione, immemori della loro identità: questa strana teoria include il terapeuta di Henry, Archie Hopper, che è in realtà, secondo il ragazzino, il Grillo Parlante, e la sua insegnante, Mary Margaret Blanchard, che è in realtà Biancaneve. Henry spiega a Emma che il tempo si è congelato a Storybrooke, e le persone non possono né entrare nella città né andarsene, ma la maledizione sarà spezzata da Emma, l'unica vera Salvatrice dei personaggi di fiaba. Lei, ovviamente scettica, riporta Henry dalla madre adottiva, nonché il sindaco della città, Regina, che è in realtà la Regina Cattiva. Emma tenta di andarsene da Storybrooke, ma dopo aver bevuto del sidro di mele offertole dal sindaco e aver quasi investito un lupo, ha un incidente d'auto e perde conoscenza. Viene arrestata e rinchiusa nella prigione di Storybrooke. Quando Henry fugge di nuovo, Emma fa un accordo con il sindaco e lo sceriffo Graham: se la rilasciano, lei ritroverà il ragazzino. Dopo aver controllato qualsiasi posto, chiede aiuto a Mary Margaret, che le consiglia di "controllare il suo castello". Dopo aver trovato Henry in una giostra di legno (che ricorda il castello del Principe Azzurro), parlano ed Emma decide di rimanere a Storybrooke per il momento, specialmente dopo che Regina le intima di andarsene, temendo che ella possa rivendicare qualche diritto su Henry e portarglielo via. Questo induce Emma ad essere sospettosa verso le motivazioni del sindaco.

Poco dopo la conversazione avuta con Emma, Mary Margaret Blanchard fa volontariato all'Ospedale di Storybrooke ponendo fiori sui comodini dei pazienti. Si ferma nella stanza di uno sconosciuto (il Principe Azzurro, in realtà) in coma da molto tempo, ormai. Nel frattempo, in casa del sindaco, Regina prende il libro dalla stanza di Henry, scende le scale e si guarda allo specchio, con un'espressione che sembra far intuire che lei sia a conoscenza del mondo delle fiabe.

Quando Emma arriva al Bed&Breakfast gestito da Granny, che in realtà è la nonna di Cappuccetto, le viene data la chiave di una stanza. Scende le scale dopo aver chiamato ad alta voce la nipote Ruby, seguita da un uomo che è venuto per prendere del denaro: il signor Gold (Tremotino), che ha aiutato a costruire la città di cui è proprietario. Quando Emma dice il suo nome, il Signor Gold si blocca come se sapesse qualcosa su di lei. La decisione di Emma di rimanere a Storybrooke fa sì che le lancette dell'orologio, precedentemente bloccate sulle 8:15, si muovano di nuovo.

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