Once upon a time

La storia di Ursula

Uncino e la ciurma si apprestano a navigare verso l'Isola che non c'è quando sono attirati da una melodiosa voce nell'oscurità. All'ultimo riescono a scampare agli scogli, verso cui erano stati attratti dalla voce di una sirena. La giovane sirena, Ursula, per aver lasciato scappare illesi i pirati viene rimproverata dal padre, la potente divinità Poseidone, il quale, avendo perso la moglie per colpa degli umani, vorrebbe che tutti i pirati morissero. Ursula invece vorrebbe che la sua voce, unico ricordo della madre, servisse per rendere felici le persone. A causa dello scontro col padre, Ursula fugge sulle terraferma (acquisendo le gambe grazie ad un bracciale incantato del padre), dove cerca di racimolare denaro cantando nelle taverne. Una sera, Uncino ode la sua voce e la riconosce. Ursula gli racconta la sua storia, e Uncino è disposto a portarla ovunque voglia poiché con la sua voce la sirena ha alleviato il dolore della perdita di Milah. Quella sera stessa Poseidone visita il pirata e, affinché la figlia ritorni da lui, è disposto a donargli l'inchiostro di seppia che può immobilizzare ogni creatura magica (Oscuro compreso) se con una conchiglia incantata Uncino ruba la voce da canto di Ursula. Uncino rivela l'inganno del padre ad Ursula, ma fidandosi l'uno dell'altra, lei ruba l'inchiostro al padre così che Uncino la possa portare dove vuole. Quando tutto sembra concludersi per il meglio, Poseidone irrompe riappropriandosi dell'inchiostro, e Uncino, per vendetta, sottrae la voce ad Ursula e tiene la conchiglia con sé. Ursula è adirata con il padre e gli umani, così usa il potente tridente del padre per trasformarsi e acquisire i poteri dell'antica dea omonima, Ursula.

A Storybrooke, le Regine dell'Oscurità, Regina e Gold cercano di ottenere informazioni da un inerme August, il quale afferma di non ricordare nulla. Solo quando cominciano ad usare modi più aggressivi, ammette che il guaritore da cui si era recato quando stava tramutandosi in legno, il Dragone, stava svolgendo ricerche sull'Autore e quando lui è morto (per mano di Tamara) ne ha rubato le ricerche. Nel frattempo, Emma con i genitori e Uncino cercano di rintracciare Regina quando nel bosco Mary Margaret è avvolta da una nube scura: Regina, parlando telepaticamente attraverso la donna, avvisa il gruppo di quello che sta succedendo, compresa la presenza di Gold in città. Uncino è intenzionato a ottenere la fiducia di Ursula ridandole il lieto fine: in cambio della voce rubata un tempo, Uncino vorrebbe scoprire le vere intenzioni di Gold. Con i poteri della Strega del mare, il pirata riesce a riappropriarsi della Jolly Roger, che è però è stata ridotta in una bottiglia. Chiedendo aiuto a Will con un distillato di funghi del Paese delle Meraviglie, la Jolly Roger torna alle sue dimensioni. Tuttavia, quando il pirata riconsegna la conchiglia a Ursula, questa non riesce a riottenere la voce e getta il pirata in acqua. Fortunatamente, viene salvato da Ariel, finita intrappolata nella bottiglia quando Elsa ha sottratto la nave a Barbanera e l'ha ridotta. Gold è intanto riuscito a rubare alle fate una pozione che permette di annullare momentaneamente ogni loro incantesimo e la usa su August così da riattivare la particolarità di Pinocchio quando mente; scoprono così che lo Stregone ha imprigionato l'Autore dietro una porta, raffigurata sul libro di fiabe, e che tale porta è a Storybrooke. Gold pensa di cominciare con la villa dello Stregone, e mentre si assenta con Regina e Malefica, Emma irrompe con la famiglia a salvare August. Ursula tuttavia parrebbe intenzionata a intralciarli, quando Uncino riporta il padre, Poseidone (tramite un portale aperto da Ariel), che le restituisce la voce e la perdona. Crudelia, scappata, avverte gli altri del fallimento di una parte del loro piano. La sera, Regina visita Henry a casa di Mary Margaret per prendere la pagina del libro che raffigura la porta, quando August rivela che in realtà quello non è solo il disegno della porta, è la porta: lo Stregone ha rinchiuso l'Autore nel libro.