LEGGETE LE NOTE AUTRICE A FINE CAPITOLO, SONO IMPORTANTI.
Buona lettura aw.❤️
Deglutii rumorosamente quando notai un piccolo ghigno giocare sulle sue labbra leggermente carnose e screpolate.
«Fremevo di conoscere la ragazza nuova.» Sorrise diabolicamente mollando la presa che aveva sul piccoletto, ora più rilassato.
Va via, mimò quest'ultimo con le labbra sottili, quasi esangui.
Indietreggiai facendo scivolare le suole consumate sul pavimento polveroso del corridoio scolastico.
«E' maleducazione non presentarsi.» Rise ironicamente infilandosi una sigaretta in bocca; annuii abbassando lo sguardo sulla pavimentazione notando le sue scarpe avvicinarsi, fino a toccare la punta delle mie, considerevolmente più piccole.
«Come ti chiami, dolcezza?» Chiese sollevandomi con un dito il mento, per inchiodarmi con il suo sguardo.
«Gwendalyn.» Sussurrai faticando a mantenere lo sguardo fisso nel suo penetrante e profondo.
«Bel nome, Gwendalyn, io sono Aiden.» Fece un sospiro e poi continuò. «Lo sai che è poco educato ascoltare le conversazioni altrui?» Disse con una lentezza tale da farmi venire i brividi lungo la spina dorsale, una corrente fredda aveva pervaso il corridoio illuminato solo dai raggi solari, ora leggermente nascosti dietro a un gruppo di nuvole cariche di pioggia.
«Sì, scusami.» Gracchiai con la gola estremamente secca, respiravo affannosamente cercando di controllarmi.
Il suo comportamento era strano, potevo quasi definirlo derisorio, il classico comportamento che utilizza un insegnante con un ragazzo.
Aveva un piccolo sorriso da psicopatico che gli contornava il viso latteo; i suoi occhi cenere erano dilatati, tanto che era visibile solo una sottile circonferenza della cornea.
«Non mi piacciono i ficcanaso.» Alzò improvvisamente la voce facendomi sussultare di colpo; spostai lo sguardo nel punto in cui prima era intrappolato il rosso, non trovandoci più nessuno.
«Non lo farò più, promesso.» Balbettai deglutendo per inumidirmi la gola secca.
«Ne sono più che sicuro,» disse ridendo sotto i baffi, «ho intenzione di fartelo ricordare.» Sorrise cercando di fingere uno sguardo dolce e premuroso.
«Cosa?» Chiesi tartagliando e sgranando gli occhi, la mia fronte era ricoperta di un sottile strato di sudore, la camicetta bianca era lievemente attaccata al mio collo, procurandomi fastidio.
«Penso tu abbia capito benissimo.» Indietreggiai lentamente cercando di non farglielo notare.
«Davvero mi dispiace, non era mia intenzione.» Ridacchiai nervosamente cercando di migliorare la situazione che stava degenerando in qualcosa di pericoloso, le mie parole lo fecero rabbuiare, come se un velo nero fosse calato sui suoi occhi.
«Lo so.» Mi spinse con un colpo secco contro gli armadietti gialli pastello, causando un rumore sordo che si propagò per il corridoio; mugolai di dolore massaggiandomi la testa con la mano sinistra.
«Cos'hai sentito?» Chiese avvolgendomi la mandibola con la mano destra.
«Niente.» Sussurrai faticando a deglutire a causa della sua mano che pressava sulla mia trachea.
«Bugiarda.» Ridacchiò contro il mio orecchio, sfiorandolo con il suo labbro umido.
«Davvero.» Mentii sussurrando faticosamente.
«Non mentirmi, non sei nella posizione di poterlo fare.» Aumentò la presa sulla mia mandibola, gemetti di dolore piagnucolando contro il suo viso.

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Emerald Eyes
Fanfic"Molti di noi sono angeli caduti, ma alcuni sono nati all'inferno." Pronunciò la sua voce profonda, un piccolo ghigno comparse sulle sue labbra; e io sapevo che lui proveniva dall'inferno. #1 in mistero/thriller on 23.12.2016 #4 in fanfiction on 18...