La sua bocca viaggiava languida lungo il mio collo lasciando una scia umida di baci, il suo profumo di menta mischiato con il fumo era l'unico odore che riuscivo a percepire.
Sedeva a cavalcioni sul mio corpo tremante, i miei polsi intrappolati nella sua mano sinistra, mentre con l'altra accarezzava lentamente con i polpastrelli il fianco, provocandomi brividi di paura.«Aiuto! Qualcuno mi aiuti!» Urlai a squarciagola, mi mise una mano sulle labbra avvicinandosi minacciosamente.
«Sei nella tana del lupo, nessuno verrà a salvarti,» mi girò di scatto il volto liberandosi la strada verso la mandibola dove leccò il punto sotto l'orecchio per poi soffiare leggermente provocandomi la pelle d'oca. «ora fai la brava bambina.»
Connesse le sue labbra, ora gonfie e rosee, contro il punto sensibile, prese a succhiare prepotentemente, facendo sì che un lieve bruciore si diffuse lungo il collo.«È da quando ti ho vista la prima volta che bramo questo momento.» Ringhiò contro il mio orecchio aprendosi con forza una spazio in mezzo alle mie gambe livide.
Rudemente premette il suo inguine contro il mio facendomi sussultare, ripresi a piangere dimenandomi con forza sperando che tutto questo finisse, che fosse solo un brutto incubo.
Sperai di svegliarmi nel mio letto, di trovarmi il volto sorridente di Lucinda e quello premuroso di suo marito, mentre Jackson mi urlava imbronciato di muovermi.
Avevo completamente perso il senso del tempo, potevano essere passate solo poche ore, oppure giorni interi.
Strusciava la sua eccitazione mentre con la mano destra afferrò saldamente il mio seno sinistro, lo palpò in maniera rude, senza un minimo di delicatezza, per poi infilarla sotto la coppa rossa.
Giocava con il capezzolo, inturgidito a causa del suo tocco, senza mai smettere di fissarmi.
I suoi occhi illuminati di eccitazione non lascivano mai i miei bagnati e supplicanti, credevo godesse nel vedermi così sottomessa alla sua persona; mi guardava con possessione, come se io fossi la sua preda e lui il mio predatore affamato.
Improvvisamente mi liberò le braccia lasciando che quest'ultime potessero premere contro le sue spalle per allontanarlo, gli graffiai il viso ma nulla di tutto ciò servì per fermarlo.
Cominciò ad armeggiare con il gancetto del reggiseno, situato tra le coppe; una volta aperto lo lanciò dall'altro capo della stanza permettendogli di avere la vista libera.«Sorpresa.» Una scintilla gli illuminò gli occhi brillanti mentre ammirava ciò che era conseguito dalla sua azione precedente.
Si tolse la maglia nera che raggiunse il mio reggiseno nell'angolo della camera; i suoi addominali erano evidenti ma nulla di tutto ciò mi piaceva.«Toccati.» Mi ordinò mentre giocava lentamente con il mio seno, era una lenta tortura che sembrava non finire.
Ero così umiliata e vulnerabile che desideravo la morte piuttosto che continuare questo lungo e straziante supplizio.
Volevo morire, con tutto il cuore.Prese con decisione la mia mano e l'appoggiò sul seno, cominciando a fare piccoli movimenti circolari, poco dopo lasciò che facessi il lavoro da sola, ma per sua sorpresa non continuai.
«Ho detto per caso di smettere?» Mi urlò contro al viso portandomi istintivamente a chiudere gli occhi e continuare ciò che mi aveva imposto di fare, seppur con riluttanza.«Guardami.» Ogni parola, frase, sentenza, che fuorusciva dalla sua bocca suonava come una minaccia.
Non potei fare a meno di obbedirgli, ero così impaurita che credetti che da un momento all'altro avrei bagnato ancora il letto.«Uccidimi,» proferii sussurrando in tono somigliante ad una supplica. «ti prego uccidimi.» Singhiozzavo tra una lacrima e l'altra; non riuscivo a credere che nulla di tutto ciò riuscisse a smuovergli qualcosa, neppure una briciola di compassione nei miei confronti.
Non era umano, mi convinsi, solo per poter giustificare una tale atrocità.«Siamo solo all'inizio,» rise sommessamente per poi leccare la parte di pelle tra i miei seni. «alla fine, mi implorerai di farlo, principessa.»
La sua mano presa a vagare nella zona inferiore, sfiorava il bordo degli slip con lussuria a bramosia; connesse le sue labbra con le mie spingendo voracemente la lingua nella mia bocca lasciandomi senza fiato e senza ogni possibilità di resistenza.
Le lacrime salate si adagiavano dove le nostre bocche entravano in contatto lasciando che un sapore salato si diffuse in quest'ultime.
Cercai di mordergli il labbro ma tutto ciò venne interpretato come un gesto lussurioso e di piacere, eccitandolo maggiormente.
Quando si staccò boccheggiavo alla ricerca di ossigeno per placare il bruciore dei miei polmoni, dovuto dall'assenza d'aria.«Peter, ti prego, smettila, te lo chiedo per favore.» Avevo perso ogni speranza, così pregai che fosse il più rapido ed indolore possibile.
«Chiudi quella boccuccia se non vuoi che ci pensi io.» Scostò di lato le mie mutande rosse lasciando che una folata d'aria entrasse in contatto con la mia intimità.
Ero terrorizzata, gli occhi sbarrati ormai svuotati da ogni liquido cercavano un motivo per non chiudersi per sempre.
Un suo polpastrello si adagiò delicatamente sulla superficie leggermente umida, provocandomi un sussulto; passava alternatamente a stuzzicare prima l'entrata e poi il clitoride lasciando che piccole scosse elettriche percorressero la mia spina dorsale.
Gli afferrai la mano cercando di fermarlo ma questo gesto lo fece scattare, infilò con forza un dito facendomi contorcere dal dolore per il movimento forzato ed inaspettato.«Brava, così, stringiti intorno a me.» Cominciò a pompare con un ritmo decisamente sostenuto e non sopportabile per una ragazza vergine come me.
L'unico suono che si udiva erano i miei singhiozzi alternati alle suppliche mentre lui si preoccupava di umiliarmi anche psicologicamente.«Ti piace Gwendalyn? Scommetto che per te è la prima volta.» Mi descriveva nei minimi dettagli nell'orecchio cosa mi avrebbe fatto il giorno seguente, quello dopo ancora e fino a quando non sarei crollata sfinita e senza forze sotto di lui.
Quando fu soddisfatto della sua opera estrasse le due dita per poi infilarmele in bocca, un conato di vomito mi salì per la gola provocandomi ribrezzo.
Quando credetti che finalmente la tortura fosse finita cominciò a slacciarsi la cintura dei pantaloni per poi lasciarli cadere ai piedi del letto.
La grossa erezione premeva contro i suoi boxer, ormai diventati troppo costrittivi, intimidendomi; spinse la sua eccitazione contro il mio inguine, lasciando che un piccolo sbuffo fuoriuscisse dalle sue labbra.
Mi cinse la mano, quasi con delicatezza, e me l'accostò contro il suo pacco, la strappai via dalla sua presa, spaventata, ma imperterrito mi costrinse a toccarlo nuovamente.«Prendilo.» Deglutii, con mano tremante e sotto minacce impensabili, afferrai la prominente erezione.
Mi avvolse la mano cominciando a pompare su e giù, come per mostrarmi come fare; tiravo su con il naso mentre singhiozzavo con l'ultimo filo di voce che avevo.
Mi lasciò andare incitandomi a continuare con un ritmo più sostenuto, mi parlava sottovoce dicendomi sconcerie che mi facevano drizzare i capelli sulla nuca.
Lo sentii tendersi sotto di me e dopo qualche spinta un liquido caldo e gelatinoso schizzò fuori dal glande sporcandomi il seno, gemiti di piacere si diffusero nella stanza disgustandomi maggiormente.«Ottimo lavoro, principessa.»
Andò in bagno dopo qualche secondo per ripulirsi, mi lanciò una salvietta bagnata sul corpo per poi andarsene lasciandomi sola come una bambola di pezza abbandonata.
Mi accovacciai non appena chiuse la porta a chiave e cominciai a piangere per la disperazione sapendo che quello non sarebbe stato altro che l'inizio di un doloroso e straziante incubo.A|N
Buonasera a tutti, questo è uno dei capitoli un po' "spinti" potreste darmi la vostra opinione?
Mi sarebbe di molto aiuto, anche se fossero negative.
Non sono molto di buon umore, per cui non mi dilungo con altre cose, grazie and keep voting, babes.Carolina.
❤️
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Emerald Eyes
Fanfiction"Molti di noi sono angeli caduti, ma alcuni sono nati all'inferno." Pronunciò la sua voce profonda, un piccolo ghigno comparse sulle sue labbra; e io sapevo che lui proveniva dall'inferno. #1 in mistero/thriller on 23.12.2016 #4 in fanfiction on 18...