Capitolo 6

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GIULIA'S POV.

"Secondo te va tutto bene?"
Nicolas da quando siamo entrati in stanza fa avanti e indietro.
Ha iniziato un monologo su tutte le cose negative e positive che possono accadere.
Fa morire dalle risate, sembra un papà contro al ragazzo della figlia.

"Nicolas te l'ho detto!
Sta tranquillo, Ingrid sa quello che fa e tu non hai nulla di che preoccuparti"
Onestamente io non ci penso molto, non penso che quel pappamolle sia un serial killer.

"Ti siedi e ti rilassi, per favore!"
Batto accanto a me, comodamente seduta sul materasso.

Sbuffa e fa come dice.
"Come mai hai questa casa?
Tua nonna l'ha lasciata a te?"
Domando, provando a farne uscire fuori un dialogo per farlo distrarre.

"Si, l'ha lasciata in eredità a me.
A mia sorella ha lasciato una buona somma di denaro"
Annuisco.

"Mia nonna voleva che io rimanessi qua, per questo ha lasciato la casa.
Ancor prima della gravidanza di mia sorella, pensavo di andarmene.
Lo avevo confessato a lei"
Le nonne sono fantastiche, a volta penso che forse il suo destino è qui, la sua vita è qui.

Ed il nostro noi?!
Morirà ecco tutto.

"Nicolas, forse tu devi rimanere qua.
Insomma se tu ed Ingrid... insomma una vita nuova, però qui.
Voi qui avete tutto, anche tua nonna vi ha lasciato tutto quello che aveva solo per farvi rimanere.
Ma noi dovremmo lasciarci"
Devo dirglielo, non ha senso che me lo tengo tutto dentro.

Anche se mi fa male pensarlo e dirlo, forse lui pensandoci capisce che è la cosa giusta da fare.

"Non lo devi dire.
Il mio posto dove sono nato è questo, ma dove voglio vivere è in Sicilia"
Mi ammonisce, con tono duro.

"Scusa!"
Alzo le mani impaurita.

"Però per questi pochi giorni che staremo qui, devi sapere che conoscerai ovviamente i miei genitori.
E le mie ex, una in particolare.
Mia mamma stra vede per lei, ma tu lascia perdere"
Fantastico vero?
Sono in un posto dall'altra parte del mondo, senza sapere nulla dei miei genitori, con una ragazza che potrebbe partorire a momenti, devo conoscere la famiglia del mio compagno e per ultima cosa ma non per importanza devo litigare con una zoccola del cavolo.

Ah, che bello rilassarsi.

Tiro un sospiro, arrabbiata.
Immagino già sua mamma che mi urlerà 'mio figlio non va bene per te! Quando diventerò nonna a ottant'anni?
Nicolas ti prego lasciala e ritorna con lei' .
Odio puro.

"Ehi, non essere gelosa, anche se mi piaci ancora di più"
Già non essere gelosa, cosa vuoi che sia.

Sento le sue labbra sulle mie, ma non ricambio.
Ridacchia e lascia dei baci sul collo, a casa del solletico sorrido e con velocità si avventa sulla mia bocca.
Stavolta presa dalla passione ricambio e dopo qualche battaglia di solletico mi ritrovo sopra di lui.

Ridiamo insieme, però quando mi rendo conto di essere nel suo petto arrossisco e spalanco gli occhi.
Mi levo subito e copro il viso imbarazzata.

"Scusa dovevo stare più attento"
Mi accarezza la schiena.
Piego le gambe e poggio le braccia.

"No, non è colpa di nessuno.
Ti ho fatto male al braccio?"
Cambio argomento, che figuraccia.

"Scherzi?!
Io sono una roccia!"
Fa qualche mossa da macio, mettendo in mostra i muscoli.

"Ma vai va!
Roccia!"
Lo spintono e cade sul letto.

"Siamo due pazzi"
Ride.
Almeno ride adesso, sono contenta.
Ora molto di più nel vederlo sorridere.

Spero vi piaccia!
Nicolas e Giulia ma che combinate!!

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora