Un amore impossibile 2.

Capitolo 23

Cosa... cosa diamine succede?

Dio, non sto capendo niente.
Voglio andarmene, mi sento così umilata.

Presa in giro.
Davanti a tutti.

Lo odio, odio tutti!

Nicolas spinge la ragazza, distacca il suo corpo da quello della zoccola.

Ingrid mi affianca e vede tutto quanto.
Prova a farfugliare qualcosa, ma non ha senso.

D'altronde cosa c'è da dire?
Più chiaro di così.

Esco ed entro in macchina, inserisco la sicura.
Avrei preferito andarmene a piedi, ma ho dormito e fuori si gela.

Morire di ipotermia non è il mio sogno.

Fossi stata a casa mia non sarebbe mai successa una cosa del genere.
Detesto questo posto, non sono a mio agio.
Per Nicolas farei questo ed altro, ed ecco la fregatura.

Mi rannicchio, con le ginocchia che toccano il mio petto.

Le braccia proteggono il mio viso bagnato, di lacrime, dalla visuale di occhi indiscreti.

Qualcuno bussa.
So già chi è.

"Giulia, ti posso spiegare.
Anzi ce ne andiamo subito"
Dice, ma ormai non ha più importanza.

Qualche minuto dopo, prova a salire in macchina.
Vedo che con lui c'è Ingrid, disattivo la sicura solo per lei.

Entrano in macchina e sfrecciano via.

La tensione riempie la macchina, si fa spazio nei nostri animi.

"Ti giuro che non è colpa mia, ci sono solo cascato come uno stupido"
Batte la mano contro qualcosa e la sorella tenta di calmarlo.

Ascolto e basta, ma ancora ho troppa vergogna.

"Per favore non né voglio parlare"
Piagnucolo.

"Va bene"
Dice subito dopo, sento la sua mano avvicinarsi a me.

Non ci riesco, all'inizio non dico niente, dopo un po' mi sposto appoggiandomi al finestrino, per vedere il suolo bianco ricoperto dalla neve candida.

Voglio solo andarmene da qui, mentalmente.

La mente è l'arma più forte di tutte.
Anche se non fossi qui fisicamente, il dolore sarebbe uguale.

Forse anche peggio, perché sembrerei una scappata con la coda fra le gambe.

Decido di chiudere gli occhi, me ne vado.

In pace per qualche minuto.

Spero vi piaccia!