Capitolo 74

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NICOLAS'S POV.

Quel giorno me ne sono andato ed ogni volta che sono da solo penso.

Penso che questa distanza potrebbe dividerci, devo far in modo di tornare a casa.
Tornare da lei, io sento che impazzisco.

"Avanti fratellone, muoviti!"
Ingrid non sa nulla di questo mio momento di riflessione.

Oggi vuole uscire con me e Jørgen.
"Ho capito!"
Sbuffo, strofinando con le mani gli occhi.
Ero a pancia su.

"Muoviti vecchio che non sei altro!"
Vuole ancora prendermi in giro, ora le faccio vedere io chi è il vecchio.

Mia sorella dopo un poco si stanca facilmente, ogni tanti fa vedere quella pigrizia che nasconde bene.

"Vedremo chi è il vecchio"
Metto una maglietta nera, a maniche corte, dei pantaloni neri ed un giubbotto rosso.

Siamo fuori da circa un'ora e da mezz'ora camminiamo, siamo in una specie di parco, a percorso.
Il più grande dei dintorni.

"Nicolas, basta!
Siediamoci"
Supplica, musica per le mie orecchie.
Soddisfatto mi giro, perché ero più avanti di lei.

"Ma come?
Dai non fare la vecchietta"
La incalzo marcando bene l'ultima parola.
Lei ha la memoria a breve termine, quindi non comprende.

La accontento e ci sediamo, quando ci fermiamo, il bambino inizia a piangere
Sua mamma lo prende tra le braccia e con una copertina di scorta la copro, mentre allatta.

"Vedrai che si sistemerà tutto"
Parla, non capisco stavolta io a cosa si riferisce.

"Giulia ti manca, e tu manchi a lei.
Ci sentiamo ogni giorno e quando parla di te, sembra un'altra persona"
Queste parole mi danno un grandissimo sollievo.
So che lei mi pensa.

Ho fatto malissimo anche solo a prendere in considerazione le parole di Frida.

"Perché non la chiami?
Dice che ha bisogno di parlarti"
Ma perché a sapere queste cose sono sempre l' ultimo?

Voi non avete la minima idea del casino che ho fatto per aprire il capitolo e per scriverlo.
Una marea di problemi, a dopo per il prossimo capitolo.

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora