Un amore impossibile 2.

Capitolo 77

Ehiii!

Vi rubo pochissimo tempo, la storia sta per finire.
Ma non temete, anche io sono triste, ma mi sento meglio se penso che ci sarà il sequel.
Ovviamente vi terrò informate qui.

Baci!!

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"Coooosa?!"
Urlo colta alla sprovvista.
Un altro bambino?

Ne ho lasciato uno in Norvegia, un altro qua?
Bene, l'incubo di pappette e ciucci ritorna.

"Giulia, lo so che è un po' forte come notizia, ora come ora.
Ma forse ci serviva una botta di vita, e chi meglio di un bambino?"
Dice sarcastico mio fratello.

Io sono super contenta, ma così di punto in bianco.
Prima l'arrivo di Jørgen, il mio ritorno qui, la mia adozione, la comparsa di Alexis ed ora la nascita di una nuova creatura.

"È wow, insomma non me lo sarei mai aspettato.
In questo caso, anche se è banale, auguri!"
Dico mostrando la mia felicità.

Zia a quattordici anni, un record eh.
Adesso potrò vantarmene con i miei compagni.

Abbraccio per prima la futura mamma, che ricambia l'abraccio strizzandomi come una pezza, mostrando tutto il suo entusiasmo.

"Visto ti abbiamo fatto un regalo in più per il tuo compleanno"
Be se proprio avrei potuto decidere, neanche mi va di festeggiare il mio compleanno, senza i miei genitori e Nicolas.

Ma ha spedito il regalo e mi ha obbligata a festeggiare, con l'aiuto di mio fratello, quindi non mi posso tirare più indietro.

Torno a casa ancora frastornata, il tempo di aspettare che il pranzo sia pronto.
Cado in camera mia, lanciando lontano da me lo zaino, odioso e mi butto a capofitto sul mio letto.

Amato ed adorato letto.

Chiudo gli occhi solo per rilassarmi e staccare la corrente per una manciata di minuti.

Sono proprio curiosa di vedere il regalo di Nicolas.
Domani sarò quindicenne, forse dentro di me cambierà davvero qualcosa e non un numero.

La mattina seguente, sono a pezzi.
Ieri con il mio ragazzo ho parlato fino alle due ed oggi proprio non riesco a tenere gli occhi aperti.

E ci credo ho dormito solo cinque ore, cosa vuoi che sia.
Alla faccia del cervello carico e pronto per partire.

Il mio se né proprio andato in letargo.

"Tanti auguri!"
Alexis urla entusiasta dietro di me, facendomi sussultare.

Ma perché grida sempre?
Non potevano farla nascere con le opzioni per mettere il mute on?

"Tanti auguri sorellina"
Dice mio fratello passandomi accanto per darmi un bacio sulla guancia.

Nicolas mi ha già fatto gli auguri, sta notte.
Voleva essere il primo a farmeli e ci è riuscito.

Suonano alla porta ed è un signore con un pacco di medie dimensioni, firma Riccardo e prendo subito il pacco di cartone tra le mie mani e sorrido.

Dopo aver visto che viene dalla Norvegia.

Avviso il mio ragazzo che sto per vedere cosa mi ha regalato e devo dire che non sto più nella pelle.

Dopo sere a pensare cosa fosse, ora è tra le mie mani.