Capitolo 72

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NICOLAS'S POV.

Le giornate sono frenetiche per un certo senso, la spesa il bambino, le pulizie aumentate senza la presenza di Giulia.

Ingrid prova un po' a non farmi sentire la sua mancanza, che ho ben nascosto, ma si può comunque capire quanto mi manca.

Sto provando a sistemare questo problema di famiglia per cui sono venuti qui, e sarebbe un problema economico.
I miei dicono di aver messo una grande somma in banca, ed ora quest'ultima nega tutto.

Jørgen sta diventando davvero un bellissimo ometto, è presto per dirlo lo so, ma amo mio nipote che posso dire.

Mia sorella sta lavando i piatti, io sto cullando tra le mie braccia il piccolino per la nanna.

"Così vuoi andare dalla pediatra"
Nell'ultimo periodo inizia a dire che vuole portare suo figlio dalla dottoressa.

"Non è che voglio, devo!"
Dice frustrata, anche perché non è la prima volta che me lo dice.

Non sto proprio con la testa.
Giulia ieri non mi è sembrata tanto calma e testarda come al solito.

Era diversa, più tardi le chiamerò di nuovo e per caso le chiederò cosa ha fatto ieri, magari qualcosa l'ha turbata.
Inoltre voglio sapere come va con i suoi, cosa ha scoperto Riccardo.

"Invece con Finn?
Tutto bene?"
Giulia quando stava con noi aveva questo pensiero fisso, e mentalmente le ho fatto questa promessa.
Continuare al posto suo.

"Bene si, solo che non si fa sentire da un po' "
Ingrid è parte di me, anche se non sto vedendo il suo viso o il suo corpo che si sta irrigidendo, so che si sta frenando.

La conosco troppo bene e questo non perché sono cresciuto con lei e sono stato costretto a passare un sacco di tempo con lei, a proteggerla come dovrebbero fare i fratelli maggiori.

Ma perché le voglio un mondo di bene, ed il mio cuore sente quando qualcosa non va.
Lei non è una tattica da studiare a memoria.

È mia sorella e la devo tenere sempre nel mio cuore.

"Avanti sorellina, dimmi tutto"
Celo dentro di me quel velo di gelosia, paura e rabbia.

Un tantino di confusione, ma è sempre così.
Sono geloso beh, perché è così.

Paura perché non voglio vederla soffrire ancora e non voglio che Jørgen sappia prima del tempo cosa sia la sofferenza e la paura.

Rabbia, inutile dirlo.
Se vedo quel Finn gli faccio diventare la faccia rossa a suon di botte.

Credo di essere abbastanza esplicito.

"Non sento Finn da un paio di giorni, non vorrei... cascarci di nuovo"

Non esplodere, non esplodere, ricorda che hai il bambino in braccio.

"Parlaci, gli chiami, gli urli e lo fai cagare in mano.
Ricordati che quando voi donne vi incazzate bene, siete da film horror"
A quella frase inizia a ridere.

Annuisce e mi promette di parlargli.

"Io esco fuori.
Vedo quale regalo posso fare a Giulia"
Tra una settimana è il suo compleanno, il mio scricciolo fa quindici anni.

E purtroppo non sarò li a vederla spegnere le candeline, a stringerla a me in un forte abbraccio, a vedere la sua espressione di un grandissimo misto di emozioni.

Felicità, un poco di imbarazzo e quel suo fisso pensiero.

"Non dovevi preoccuparti"
Imito mentalmente la sua voce.
Nel parco ci sono solo io, un po' si solitudine ci vuole, occuparsi solo di un po' di ordine mentale.

Fa bene.

"Ciao!"
Ed ecco che la mia pace viene interrotta.
Ovviamente da chi Giulia ama.

Frida.

Spero che vi piaccia, vi chiedo scusa se sono stata poco attiva con voi, ma sono appena uscita da un brutto periodo.
Ora le cose sembrano sistemarsi, ma c'è ancora un po' di tensione.

E niente, vi prometto che recupereremo.

Baci!!

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora