Capitolo 17

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GIULIA'S POV

Sono passati due giorni e non ho più la febbre.
Questa sera ci sarà a cena Finn, sono un po' in ansia.
Vorrei che questo momento sia fondamentale per Ingrid, ora sta a lei decidere se riprendere tutto.

Nicolas, sotto mia richiesta ha finito le sedute per la fisioterapia.
Adesso siamo sereni, per fortuna è andato tutto bene.

Domani sera, come ciliegina sulla torta, andremo dai suoi.
Finalmente si toglieranno questo dente.

E magari potranno stare in pace, alla fine se lo meritano.

Ho deciso di mettere un jeans nero con degli strappi sulle ginocchia, un topo nero ed un giubbotto verde militare, come mai hai scelto questo colore.

Essendo molto pesante e col camino, mi posso permettere di essere più scollata sotto.
Ricordo i primi giorni, morivo dal freddo però basta farci l'abitudine.

Per quanto riguarda il trucco ho messo del copri occhiaie, mascara e cipria.
Non sono un'amante di trucchi estremi.

Lascio i capelli sciolti, anche se mi sento a disagio, in tutta la Norvegia sarò l'unica ragazza con un colore così forte e scuro, un vero castano mediterraneo.

'Sono i tuoi capelli allora a renderti unica in tutta la Norvegia.
Mi sa che devo tenerti d'occhio'
Ricordo le parole di Nicolas per consolarmi.

Ho fatto anche una ricerca, in media le donne norvegesi hanno una quarta o quinta

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Ho fatto anche una ricerca, in media le donne norvegesi hanno una quarta o quinta.
Beate loro, poi ci sono io con una seconda.

Che bella la vita.

Rompi palle che sono, ho preso altre "lezioni" della lingua natia dei miei due compagni di viaggio.

Adesso mi sento più sicura e pronta all'evenzienza.
Anche perché non so quanto sia carina stare con Google traduttore tutto il tempo, tra l'altro non è neanche buono dicono alcuni.

"Sei bellissima!"
Faccio girare Ingrid con addosso un vestito pre-maman bellissimo.
Arriva all'altezza del ginocchio, è di color blu scuro, ai piedi ha delle scarpe da tennis bianche.

Ha legato i capelli in una spina di pesce, è stupenda.

Perché io non riesco a farla?!

Mentalmente sbuffo come una bambina.

"Grazie"
Risponde al mio commento.

"Anche tu sei molto bella.
Soprattutto con qualche kilo in meno e la pancia più piatta della mia, sicuro"
Ridiamo insieme.

"Sai dov'è quel pazzo del mio ragazzo?"
Domando ironica, la ragazza capisce che non sono seria ed indica la cucina.

"Tu sei sicura di tutto questo?"
Forse questi non sono affari miei, ma voglio che stia bene.

"Si, ma ripeto.
Non ho nulla di deciso, è una prova"
Lo spero per lei, non deve illudersi o farsi false promesse.

Per fortuna ci sarò io, e farò da stalker a quel poveretto di Finn.
Qualcosa non mi quadra in lui?

Io non ho rapito nessuno, chiaro?

Vado in cucina, dove trovo il mio ragazzo nervoso.
Esprime tutti i suoi sentimenti distruggendo il cibo che ha preparato.

"Non penso sia anti stress"
Poggio il mio mento sulla sua spalla, anche se sono in punta di piedi.

"Divertente"
Sbuffa.
Gira il suo corpo per poi stringere il mio a lui.

"Devi stare tranquillo"
Riesco a dire, anche perché non c'è molto da dire e non ci sono neanche vie secondarie.
Meglio essere cruda e diretta, schietta che utilizzare vie fasulle per far recepire il messaggio.

Il campanello rovina il nostro momento.

Bene, leviamoci questo dente va.

Spero vi piaccia!

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora