Capitolo 73

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Già con la noia che circola nelle mie vene, appena ho visto il suo viso contento nel vedermi, ma questo suo sentimento non è ricambiato.

"Ciao"
Io sono sempre distaccato.

Si siede accanto a me, tira fuori un pacchetto di sigarette.
"Vuoi?"
Domanda con una sigaretta verso di me, dopo aver acceso la sua e buttato fuori il fumo del primo tiro.

Una volta sola ho fumato e non mi è dispiaciuto.
Accetto e stringo la sigaretta tra le dita, per poi stringerla tra le labbra.

"Cosa vuoi?"
Lei non è qui con me, per fumare.
Domando.

"Non posso parlarti?"
Dice, con tono innocente.

"Vedi di non farmene pentire"
La avverto, senza degnarla di uno sguardo, mentre lei mi sta mangiando vivo.

"La tua ragazza dov'è?
Ha alzato la bandiera bianca?"
Ridacchia, credendo davvero che lei sia debole.

"No, è tornata a casa ha dei problemi da risolvere"
Riassumo il motivo della sua partenza.

Butto la cicca, allontanandomi per alcuni secondi da Frida.
In quella serie di secondi, penso alle possibili motivazioni della sua presenza.

"Avanti parla"
Le intimo una volta tornato accanto a lei.
Si gira verso di me stupita.

"Volevo passare del tempo con te"
Adesso mi fa saltare i nervi, non mi piace essere preso in giro a lungo andare.

"Smettila"
Dico ancora, in piedi, mentre la fisso.

"Pensavo, ma sei sicuro che Giulia lì non abbia qualcuno a farle compagnia?"
Il suo intento era quello di metterci i bastoni fra le ruote.
Però la sua domanda non fa una piega e più che lecita ed io sono stato uno  stupido a non pensarci prima.

"Ovvio che ha degli amici"
Per non darle alcuna soddisfazione fingo di non aver capito, o meglio di aver capito un'altra cosa.

"Andiamo Nicolas, sai a cosa mi riferisco"
Si alza muovendo i fianchi, tengo lo sguardo severo e mandibola rigida.

Le sue mani salgono fino alle mie spalle, mentre lei tira intorno a me.

"Qualcuno che la abbracci, che le dica quanto è bella.
Perché ammettiamolo è una bella ragazza, qualcuno che asciughi le sue lacrime, possa toccare le sue guance, sfiorare le sue labbra, toccare i suoi fianchi"
Parla con voce maliziosa.

Dentro di me sto esplodendo, sento questo fuoco divampare, parte tutto dallo stomaco.

Quando tocca il cervello non riesco a capire più nulla, e quando raggiunge il cuore, scoppi a piangere dentro.

E la immagino tra le braccia di un altro, di un suo compagno che le fa la corte, e lei che è stanca da tutto, si abbandona fra le sue braccia.

Spero vi piaccia!
Domani mi farò perdonare, perché è corto.

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora