Capitolo 39

3.2K 140 7
                                    

Ingrid ha pensato a tutto: i vestiti, il trucco, si mi ha truccata, l'acconciatura ed ha chiamato pure Finn per far sì che abbia compagnia.

Mi ha dato qualche piccola ripetizione in norvegese, parole ancora sconosciute ora sono nel mio vocabolario mentale.

"Tesoro, non pensi sia un po' scoperta per il gelo di fuori?"
Guardo i pantaloncini ed il top, molto non dico disgustata ma incredula.

Con quel freddo cane che neanche con il parka riesco  a sopportare, dovrei farcela con quei vestiti estivi?

"Staremo in un ambiente chiuso, con aria calda"
Risponde, ancora sono dubbiosa ma annuisco.

Penserò ad un perfetto giubbotto, sciarpa e cappello.

Siamo in camera sua, ci vestiamo insieme.
Lei indossa un vestitino nero, la pancia inizia a diminuire.
Ora sembra ai primi mesi di gravidanza.

Ha dei piccoli tacchi, del medesimo colore del vestito.

Lei ha un trucco leggero, ombretto chiaro, mascara e lucida labbra rosato.
Io invece ho un ombretto rosso, non molto marcato, mascara e lucidalabbra.

Ci siamo messe degli orecchini lunghi.
Lei dei fili, io invece quelli a cerchio, ma non enormi.

Ho i capelli sciolti, mossi, la mia amica invece ha i capelli lisci.

"Sei bellissima!"
Dice guardandomi bene.

"Anche tu non sei niente male"
Commento.

Visto che siamo pronte, scendiamo di sotto.
La mamma prende sui figlio in braccio, lo copre bene e lo sistema nel passeggino.

"Dove vai con Jørgen?"
Nicolas con tono autoritario ed arrabbiato, domanda, venendo verso di noi.

"Usciamo"
Risponde, lasciando correre il modo odioso in cui si sta comportando il fratello.

"Ingrid il bambino rimane qua!
Puoi uscire, hai diciotto anni e lo capisco, ma non permetto che mio nipote esca con te per andare chissà dove"
Sbraita, la rimprovera.

Io avrei riempito di ceffoni il suo bel visino.

"Nicolas, non mi dimenticherò mai di essere una mamma ancor prima di una ragazza.
So cosa fare, vedi di ricordarti qual è il tuo ruolo!"
Risponde a tono la ragazza, sono orgogliosa di lei.

Non è scesa nel volgare, ma ha comunque detto a suo fratello di ricordarsi che lei è la madre e non lui.

Lancia uno sguardo gelido su di me, poi lo distoglie subito.

Ingrid guarda un secondo il telefono.
Sorridente alza il viso.

"Possiamo andare, Finn è qui fuori, con suo cugino"
Marca bene la presenza di suo cugino, sperava di farlo ingelosire.
Illuse, ci speravo anche io, ma niente.

Da le spalle e si accomoda nel divano.

Non nascondo che sono molto triste, pensavo reagisse in modo differente.

Reprimo i miei sentimenti, ed usciamo.
Dentro però la scena si ripete all'infinito.

"Ciao!"
Vediamo cosa ho imparato da queste mie lezioni.
La mia amica saluta il suo, credo ormai, fidanzato.

"Ehi amore"
Dice Finn con tono amorevole.

Io mi siedo nei sedili posteriori, già pronta a fare questa figura di merda.
Non avevo bisogno di un ragazzo con cui parlare, potevo farcela da sola.
Anche chiamare Fede non sarebbe stata una cattiva idea.

Un ragazzo biondo, occhi verdi, naso leggermente a punta, viso squadrato e con mandibola ben formata e possente.
Sfoggia un sorriso bellissimo allunga al mano e si presenta.

"Io sono Jonas"
Ricambio il suo atteggiamento educato e sorridente.

"Io sono Giulia"
Nel mentre sistemano, i rispettivi genitori, il bambino nel seggiolino.

"Lui dev'essere il famoso Jørgen!"
Gli occhi di Jonas, si posano sul suo piccolo corpicino.
Tocca la sua mano, la accarezza delicatamente.

Con lui utilizza i guanti, come si dice dalle mie parti.

"Dovresti vedere i suoi occhi, sono stupendi"
Iniziamo a chiacchierare, siamo talmente distratti che neanche ci rendiamo conto della macchina in movimento.

"Quanti anni hai"
Domando curiosa, ne dimostra diciotto, diciassette.
Sarà per le sue spalle larghe.

Certo che è proprio bono!

Sta zitta, è bello si, ma bono, anche se stupito, mongoloide, egoista, deficente c'è solo Nicolas.

Chissà cosa sta facendo.

Oggi regalo per voi!
Dopo aver pubblicato il capitolo in un altro libro, pubblicherò il secondo di questo, per oggi💝💝.

Spero vi piaccia!

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora