Capitolo 66

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Durante il volo ho tenuto la mano a reggermi il mento.
Fisso l'esterno, e tra i miei pensieri predomina quello più stupido.

Ma devo fare scala a Roma.

Perché riesco a pensare solo a questo?
Dovrei pensare a Nicolas, ad essere triste, a come divertirmi stasera con i miei amici e non a questo stupidissimo aereo.

Le hostess sono delle donne molto belle, alcune anche simpatiche, fossi in loro picchierei tutti i passeggeri che le chiamano apposta solo per guardare il panorama posteriore.

Una volta a Roma, sarei felice di vedere la città, una tra le più belle ed incasinate di tutta Italia.
Ma vedo di farmi bastare l'aeroporto, prendo un pacchetto di patatine alla paprika.

Aspetto la vocina che dice di andare sull'aereo.
Nel mentre avviso tutti di essere viva.

Non si sa mai sia morta.

Tra le prime vado a sedermi, per fortuna sono sempre vicina al finestrino, solo che a differenza del mio posto da sola.

C'è una ragazza, capelli viola bellissimi, occhi azzurri e piercing smile.
È mozzafiato.

Ha anche un tatuaggio nel polso, curioso è il nome di mio fratello

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Ha anche un tatuaggio nel polso, curioso è il nome di mio fratello.
Riccardo.

Con un cuoricino accanto.

"Ti piacciono i tatuaggi?"
Chiede, che figura di merda.

"Si, ma ero così persa neo leggere il nome perché mio fratello si chiama Riccardo"
Spiego, sperando non mi prenda per scema.

"Allora adoro tuo fratello.
Il mio ragazzo si chiama così ed è adorabile"
Dice con occhi sognanti.

Come se le avessi chiesti di farlo, inizia a parlare di lei e del suo ragazzo.
Di come sia maturo, responsabile e divertente.

Ma nell'ultimo periodo ha problemi in famiglia, così gli sta facendo una sorpresa.

Che carina.

Stranamente penso a quanto sia simile al mio fratellone, ma non può essere.
Vero?

Nah sarebbe una cosa troppo tumblr e da film americano.

Tra scleri, suoi, vari arriviamo a Catania, la mia Catania.
Tutta addobbata dai colori predominanti del Natale.
Giallo, verde, rosso.

Vedo subito Federica saltarmi addosso, mentre la valigia mi cade a terra.
Lorenzo sorridere ed aspettare impaziente il suo turno.
E poi Riccardo, con un leggero strato di barba.

Stranamente quella ragazza che si chiama.
Alexis, viene da Roma, mi segue.

E di colpa la sento cacciare un urletto, spacca timpani.

Ha trovato il suo ragazzo.

Penso che non sia Riccardo, quando poi, lo vedo spalancare gli occhi e Alexis saltarle addosso, riempiendolo di baci.

Nauseante.

Ora però me la paga.

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora