Lo guardo male, anche con gli occhi pesante che tendono a farsi piccoli.
Con la mano, colpisco con energia la sua spalla.
"Ma sei cretino?!"Io ho solo quattordici anni, non dico che i bambini mi fanno scifo e ci sono anche ragazze di quindici anni che sono già mamme, ma nulla di cui schifarsi.
Sono pur sempre bambini, perché guardarli come se fossero qualcosa di disgustoso o di cui vergognarsi.E comunque non è problema tuo, che giudichi.
Ma prima, guardati alla specchio."Non dico ora cretina!"
Capisce il motivo del mio stupore."Quello mai, quando sarà il momento.
Ancora per essere così demente ce ne vuole"
Ride, poggiando le spalle alla sedia di plastica dura, color azzurro pastello, rovinato anche dal tempo."Per quanto deve rimanere qua? "
Domando, poggiando la testa sulla sua spalla."Una settimana, per tutti gli accertamenti.
Lei per riprendersi bene, e Jørgen per fare tutti gli esami ed essere coccolato"
Sento sporgere il busto, portando anche la mia testa in avanti.Ho gli occhi chiusi, mi sto solo rilassando.
"Ma sai non mi dispiacerebbe essere coccolato da quell'infermiera"
Ridacchia, capisco che scherza.Fatto sta che me la paga.
Gli pesto il piede, mugula di dolore, buttandosi indietro.
Tocca la testa con la parete grigia."Lorenzo mi ha chiamata, sai gli piaccio"
Era ora di dirglielo, inoltre lui non è geloso.
Quindi non vedo dov'è il problema.Nicolas va dall'infermiera ed io da Lorenzo.
"Ferma chi?"
Solo per vedere la sua reazione apro gli occhi.
È veramente stupito, vedo anche una luce di invidia e rabbia nascere nei suoi occhi.Missione compiuta.
Sono molto soddisfatta di me.
"Lorenzo, il mio compagno di classe"
Più dirò che io e lui eravamo vicini, più sarà geloso e la smetterà con i suoi stupidi scherzi."Ma io lo uccido!"
Dice serio, scatta quasi in piedi.Lo tengo fermo per un braccio, tirandolo verso la sedia.
Stringe le mani in due pugni, le nocche diventano bianche.Non mi stancherò mai di farlo ingelosire, mai ho visto un effetto del genere su un ragazzo.
È il primo che vedo tenerci così tanto."Però sono qui, col mio ragazzo.
Devo dirgli che ho di meglio da fare"
Avvolgo il suo viso, girandolo verso il mio.
Incrociando i nostri occhi, e baciarlo.Senza fare spettacolo, siamo pur sempre in ospedale o clinica.
Non ricordo, ho di meglio da fare.Vari minuti dopo, un'infermiera chiama Nicolas per cognome.
La signora con i capelli biondi, con riflessi scuri, mette sul bancone una cartella.Il mio ragazzo, sembra essere attento mentre legge, con la mano a coprire il mento.
Successivamente firma in fondo alla pagina.Ringrazia la signora e torna da me.
Avvolge la mia mano nella sua, ci dirigiamo verso l'uscita."Possiamo andare a casa.
Finn se ne sta andando e la mia sorellina va a nanna, come farai tu"
Vorrei tanto ribattere, alla fine non sono una bambina da accudire, ma ho troppo sonno.Per stavolta lasciamo stare.
Spero vi piaccia!
Oggi il mare era stupendo, anche se ho le gambe che bruciano da morire ahaha.
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Un amore impossibile 2.
Teen FictionGiulia non sa più niente della sua famiglia, ha lasciato Riccardo ad occuparsi di tutto. Lascia in Sicilia la sua migliore amica e Lorenzo. Se ne va insieme al suo ragazzo, Nicolas che deve tornare in Norvegia insieme a sua sorella, al termine della...