Un amore impossibile 2.

Capitolo 8

Ingrid sorseggia il liquido opaco cado.

"Meglio?"
Domando sdraiata accanto a lei.

"Si ti ringrazio"
Annuisce, si rilassa poggiando la guancia sul morbido cuscino.

"Vuoi stare da sola?"
Chiedo premurosa.

"Se non ti dispiace...  non riesco a dormire altrimenti"
La sua voce è molto debole, anche se ha ripreso un po' di colorito si vede che è a pezzi.
Socchiude gli occhi, non faccio altro che darle un bacio ed uscire dalla camera.

Non ho nulla da fare, ritorno in camera per avere un po' di privacy e chiamare Riccardo.

'Giulia'
A mia grande sorpresa mi risponde subito.

'Riccardo, come stai?'
Basta illudermi, sto solamente girando in torno alla domanda.

'Bene, tu?
Com'è la stupenda Norvegia?'
Anche lui fa la mia identica cosa.

Perché continuare a mentirmi?

'Bene, bella ma fredda.
Hai notizie di mamma e papà?'
Il mio tono di voce e di sicurezza cala mostruosamente.

Tremo.

'Sono in Australia, ma a fare cosa non te lo so dire'
Ci hanno lasciati, hanno pensato a loro.
Egoisti.

La mia idea su di loro svanisce, sostituita da una opinione esattamente opposta.
Da una di ammirazione, invidia, stima, forza ad una di odio, egoismo, rabbia, disgusto.

'Giulia non farti strane idee, non sappiamo perché sono lì.
Per il momento rimani con Nicolas e se ci metterò molto, vedrò se farti tornare qua o farti rimanere.
Adesso devo andare a scuola, ciao sorellina'
Un nodo alla gola fa morire ogni mio suono, proveniente dalle corde vocali.
Rimando giù questo nodo persistente, ma quando chiudo la chiamata, le lacrime escono da sole e non mi oppongo.

Sarebbe inutile oramai, tanto vale sfogarsi.

Tappo la bocca per non farmi sentire e ricordo la chiamata di Fede, quando ho provato a chiamare mio fratello, e invece mi ha chiamata lei.

FLASHBACK

'Giulia!'
Felice come sempre.
D'istinto allontano il viso dal telefono, le sue urla sono udibili a distanza di kilometri.

'Com'è stato volare?
Com'è la Norvegia?
Adesso dove state?'
Ogni volta che si parla di un viaggio, va fuori di testa.

Fede non ha mai fatto un viaggio o gita lunga, per di più ha una fissa per la Norvegia da quando aveva undici anni.

'È stato normale, volare.
È molto bella, come hai sempre detto, ma fa un freddo cane!
Non sento più gli organi interni, sono a venti gradi sotto zero, come minimo'
Ridacchio.

'Esagerata!'
Faccio una smorfia, com'è possibile che non ride?
Ok, quando c'è la Norvegia di mezzo non si ride, nuovo promemoria.

'Sono nella casa della nonna di Nicolas che ora credo sia sua'
Ipotizzo.

'Fede ma chi è al telefono?'
Quella voce orribile del suo ragazzo, inquina i miei timpani puri.
Si, non lo sopporto, proprio non lo voglio vedere, sentire e neanche inalare l'anidride carbonica che espelle!

'La mia amica, lasciami in pace cinque minuti'
Borbotta infastidita la ragazza.

'Scusa.
Quando torni?'
Piagnucola.

Come faccio a saperlo?
Non so neanche se riuscirò a sopravvivere a sto freddo.

'Ma che ne so!
Oggi sono arrivata, devo sapere cosa ne pensa Riccardo'

'Capisco, chiamami quando vuoi!
Già mi manchi!'
La sento triste e coccolosa.

Il mio peluche!
'Marco ho capito sto arrivando!'
Sbuffa infastidita.

Ma perché non lo uccido?
Tanto non fa altro che creare problemi.

'Ciao Giuli'
'Ciao Fede'

FINE  FLASHBACK

Ha detto che la posso chiamare quando voglio.

In grande velocità premo nello schermo, avvio la chiamata.

'Pronto?'
I lati della mia bocca vanno verso il basso, assottiglio lo sguardo.

'Sto cercando Federica, vattene'
Mi ci parto a tu per tu, non ha senso nascondere questo nostro odio reciproco.

Capisco mostrarci, sopportabili con la sua ragazza nei paraggi.
Possiamo dare libero sfogo ai nostri reali sentimenti, da soli.

'Ha dimenticato il telefono a casa mia, sai quanto può essere sbadata.
Ti do un consiglio, stammi alla larga e non darmi fastidio.
Sei amica della mia ragazza e mi sta bene, mi fa piacere vederla contenta.
Ma non metterti contro di me!'

Utilizza un tono duro.
Povero illuso, ha scelto la persona sbagliata.

'Credimi neanche tu mi stai simpatico, fai soffrire la mia amica e ti faccio a pezzi.
Non sottovalutarmi'
Come due capi, pronti alla guerra, proviamo indifferenza, ci studiamo e riattacco.

Fantastico, qualcos'altro?

Ehi!
Spero vi piaccia!