Capitolo 28

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Meglio non dire le cose che sto pensando, troppo volgari.

Questa gatta morta fa le fusa al mio ragazzo.
Sbatte gli occhi così tante volte che sto per chiamare lo psicologo, un tic per forza.

Altrimenti vuole per forza fare vedere la scemenza che domina in lei.

"Una ragazzina?!
Ah, bella questa.
Andiamo Nicolas, tu non sopportavi neanche Else che avevate due anni di differenza"
Ridacchia, sicura dello scherzo.
Copra la sua bocca di merda con la mano.

"Ragazzina ci sarai tu, che ridi come un'oca.
Neanche ti conosco e già mi stai sulle palle.
Si chiama rispetto e ti devo dire che in due volte, in cui ti ho vista hai sempre fatto qualcosa di odioso, ma credimi.
Per metterti contro di me basta poco.
In particolare chiamarmi ragazzina"

Nicolas rimane in silenzio, cavolo sei un uomo!
Entra di scena, comportati come tale.

Di certo non dico 'difendi la tua donna' a quello ci penso io, ma cavolo, fai qualcosa!

"Ho diciotto anni, e tu quanti tredici?
Hai bisogno che ti prenda del latte o vuoi ancora quello della mamma?"
Scoppia a ridere in fine.

Basta io a questa zoccola la uccido.
"Non ti sembra di esagerare ora?!"
Sbotta Nicolas, menomale.

Volevi una tazza di thè o dei biscotti così da prenderti tutto il tempo prima di intervenire?

"Ma scherzi?
È una bambina e tu pensi che credi alla balla della vostra relazione?"
Urla adirata e certa delle sue parole.

"Allora razza di troia che non sei altro, non ti permetto di parlarmi così.
Ho quattordici anni, si sono più piccola di lui e allora?
Non ho alcun genere di malattia infettiva.
Tu invece si, ed è essere stupida"
Dico tutto d'un fiato, lasciando Nicolas a bocca aperta, neanche io pensavo di andarci così pesante.

"Giulia, vacci piano"
Mi richiama il mio ragazzo.
Lo ammetto sono stata pesante, ma se l'è cercata.

"Tu le permetti di parlarmi così?"
Mi indica.

Levo quel suo dito con uno schiaffo su di esso.

"Forse è meglio andare ora eh"
Lasciamo lì la biondina ed io me ne vado con Nicolas.
Faccio pure la linguaccia è infantile  lo so, ma io sono con lui, lei no.

Una volta in macchina, rimane serio e distaccato.

"L'hai mangiata praticamente!
Sei stata forte!"
Prima di far partire la macchina mi batte il cinque, sembra orgoglioso.

"Grazie"
Con fare teatrale alzo i capelli da un lato.

Ritorniamo a casa e per tutto il tempo, mi parla di come era sconvolto dalla mia parlantina.

"Voglio però tornare serio un attimo.
A tuo fratello ho promesso tante cose, incluso la tua crescita, vuoi o non vuoi devo anche tutelarti.
Sei stupenda quando sei gelosa, ma non che accada mai più qualcosa del genere.
Va bene?"
Questo suo lato così duro, mette quasi paura.

Annuisco, sembra ritornare quello di sempre con un bacio sulla guancia prima di entrare in casa.

"Ingrid siamo a casa!"
Urlo io per entrambi, Nicolas pensa a sistemare i cappotti, io a sgolarmi.

Il ragazzo mi guarda stranito, a causa della risposta non ancora arrivata.
A dire il vero c'è molto silenzio, troppo silenzio.

Ci precipitiamo a guardare il piano inferiore, dove siamo ora.

Sbuffo quando vedo un post-it sul frigo.

'Sono uscita con Finn, torno prima di cena.
Divertitevi!
                                  Ingrid. '

"Nicolas"
Lo chiamo, si avvicina a me e strappa dalle mie mani.

"Esiste il telefono porca puttana!
Ho perso dieci anni di vita"
Urla di colpo, sono saltata in aria, ma adesso sto ridendo.

Era veramente preoccupato.
Ora il mio pensiero è che Finn sia preparato a tutto.

Ingrid ha già avuto problemi con la gravidanza, se si sente male deve essere sicuro di se, tranquillo e pronto a tutto, senza farsi prendere dal panico.

Raggiungo il mio ragazzo, seduto sul divano.
Fa zapping.

"E se giocassimo?"
Domando di fronte a lui con un bicchiere d'acqua frizzante in mano.

Nell'ultimo periodo mi piacciono molto le bollicine in gola.

"Va bene, vado in camera a vedere se trovo qualche gioco da tavolo"
Sparisce.

Dove me ne dovrei andare?

Il suo telefono squilla, Frida.

'Oggi ti perdono quella sfuriata, tanto so che noi non potremmo mai allontanarci ed anche tu.
Ti aspetto'

Spero vi piaccia!

Notte!

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora