Capitolo 76

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Per le altre due ore siamo tranquilli, geostoria e religione.

Senza farci sgamare, ho parlato per questi 120 minuti con la mia compagna di banco.
Ancora convinta che la risposta data al suo ex, sia solo frutto della mia immaginazione.

La sua risposta alle mie domande è stata altrettanto sorprendete.

'Non voglio più stare male per un ragazzo, e non voglio più farmi mettere i piedi in testa'
Qualche mese fa lei non avrebbe neanche pensato di dire una cosa del genere.

Al suono della campanella, per evitare quella confusione dei ragazzi di tutta la scuola, che va verso l'uscita.
Aspettiamo qualche secondo vicino il portone sedute.

"Ricordi il nostro pigiama party?"
Chiede con sguardo perso, rivolto verso l'alto.

Le patatine, la nutella, il chinotto, la pizza, teen wolf e le nostre lunghe chiacchiere.

Annuisco.

"Vorrei farne un altro"
Dice speranzosa.
Le stringo la mano.

"Vedrai, ce ne sarà in futuro"
In quel momento le nostre strade si separano.

Aspetto l'arrivo di mio fratello, che si fa aspettare.

Per ingannare il tempo chiamo a Nicolas, fregandomene di che ore possano essere lì.

'Scricciolo!'
Risponde subito, almeno lui non si ga aspettare.

Sorrido, contenta di sentire la sua voce

'Avevo bisogno di sentirti.
Che mi racconti?'
Domando in vena di sentirlo lamentarsi della mia mancanza.

Si lo so, sono modesta in questo punto di vista.

'Devo dirti quando tornerò'
Finalmente le mie giornate torneranno quelle solari e divertenti di sempre.
O almeno da quando l'ho incontrato.

Se ripenso a come l'ho trattato quando l'ho conosciuto ed al nomignolo che gli ho affidato.

'Dimmi tutto pedofilo pervertito'
Ridacchio.

'E così quel nome terribile è tornato.
Torno fra tre giorni, sempre tardi per il tuo compleanno.
Ma già ti ho preso il regalo'
Come già a preparato tutto?

È il mio pazzo preferito e lo amo.

'Sei incredibile, ti avevo detto di non volere nulla.
Per te non è mai troppo tardi, mi prenderò un giorno solo per noi'
Questi miei sacrifici, stare un giorno col mio ragazzo.

Lui anche se tornasse cinque anni dopo, sarebbe ancora nel mio cuore.
Ed in caso a riprenderlo.

'Sicura di non annoiarti, un giorno intero con il sottoscritto?'
Inizia a giocare, come un bambino geloso del suo giocattolo.

'Vedremo, sai forse è troppo impegnativo'
Sussurro sfidandolo.

'Vedrò di renderlo allora più dolce'
Ridacchia.

'Io ora devo andare, ci sentiamo stasera?'
Domando.

La sua risposta ovviamente è si.

Chiudo la chiamata e salgo in macchina.

Riccardo e Alexis sono felici, ma silenziosi, si scambiano sguardi d'intesa.

I loro occhi brillano di gioia.

"Mi sono persa qualcosa?"
Chiedo curiosa ed impaurita.

"Sono incinta"
E tra le dita della ragazza di mio fratello il test di gravidanza, cin quella linea rossa che preannuncia l'arrivo di un nipote.

Un amore impossibile 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora