Resto a guardare con ansia l'orologio per almeno un quarto d'ora.
"Vedrai che sarà qui a momenti"
Ripete Ingrid col bimbo in braccio."Ti dispiace se ci sto un po' io con lui"
Così almeno mi distraggo."No, io con la scusa finisco di lavare i piatti"
Prendo il bambino in braccio e lo porto verso la zona giochi.Oggi neanche Jørgen riesce a tirarmi su di morale.
Accidenti mi faccio pena da sola.Nicolas senza rendermene conto, mi ha cambiata.
Tempo fa neanche morta mi sarei comportata così per nessuno, soprattutto un uomo.Ma forse, non è stato solo lui, anche le ultime novità a cambiarmi.
Senza alcun motivo ricordo l'abbraccio e le lacrime di stamattina.
Tempo fa non avrei permesso a nessuno di vedermi piangere.Sono innamorata, e non una di quelle cottarelle da due soldi che passano ad un soffio di vento o che col tempo te ne dimentichi.
Quelle sue braccia mi avvolgevano con tale delicatezza, nonostante siano forti.
E le sue labbra si muovevano vicino al mio orecchio per sussurrare parole dolci, di conforto, di un futuro migliore e di positività."Dove sono le mie donne?"
Mi alzo e gli corro incontro, quando sento la sua voce provenire dalla porta d'ingresso.Lo abbraccio, saltando prima di essere della sua altezza.
Per fortuna mi ha presa al volo."Anche tu mi sei mancata"
Ridacchia, già peccato che io sono seria."Stupido me lo dovevi dire prima che saresti uscito, oggi è stata la giornata più noiosa della mia vita"
Mi lamento.Lui ride, soddisfatto.
Onestamente stavolta, sono stata io a dargli un ovvio motivo."La prossima volta ti porto con me, piccola"
Adesso esagera a prendermi in giro."Dai ora mettimi giù!"
Cambio tono, da una super dispiaciuta, arrabbiata e triste ad una che da ordini."No, altrimenti diventi triste"
Ora chi lo fa smettere.Rassegnata sbatto una mano sulla fronte e poi la appoggio sulla sua spalla.
Vedo che posa accanto a me, nel tavolo una busta.
"Cosa c'è?"
Domando quando la sto tirando verso di me."Nulla, dei fogli"
Me la strappa via dalle mani, in modo rude."Va bene"
La posa il più lontano possibile da me e poi ritorna come se nulla fosse."Bentornato fratello"
Sua sorella sbuca da non so dove e gli bacia la guancia prima di andare da suo figlio, che reclama la pappa."Ti dispiace se per un paio di giorni rimaniamo a casa?"
Esce fuori questo discorso, provando indifferenza, ma allora perché me lo ha chiesto?"No, a me importa stare con voi"
Lo fisso negli occhi, che sono lo specchio dell'anima.Io sento qualcosa di strano, in lui c'è qualcosa di diverso.
Perché non me ne parla?"Vado un attimo in camera e torno subito"
Porta via con se la busta e tutto questo segreto non mi piace.Mi da quasi fastidio.
Un lampo mi attraversa la mente.
Che faccio, lo seguo o non lo seguo?

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Un amore impossibile 2.
Novela JuvenilGiulia non sa più niente della sua famiglia, ha lasciato Riccardo ad occuparsi di tutto. Lascia in Sicilia la sua migliore amica e Lorenzo. Se ne va insieme al suo ragazzo, Nicolas che deve tornare in Norvegia insieme a sua sorella, al termine della...