Un amore impossibile 2.

Capitolo 46

NICOLAS'S POV.

A volte penso che sia super egoista, non pensa mai a cosa provo io.
Crede sia stato facile per me?
Io non voglio allontanarmi da lei, ma devo pensare pure al suo bene.

Vederla ridotta in quel modo è stato orribile, se il dottore ha dato delle direttive, dei consigli.
Perché non rispettarli?

Se le possono far del bene, perché no?
Troveremo una soluzione, oggi ci sono tantissimi modi per mantenere una realazione a distanza.

Inoltre vederla col broncio a causa mia, rende il tutto ancora più orribile.

Anche al mio compleanno, incredibile.
Questa situazione inizia a darmi su i nervi.

Faccio l'impossibile per renderla felice e a lei non va bene nulla.

Sbuffo, provo a guardarla.
Giulia gira il viso, guardando fuori dal finestrino.

Perfetto, di male in peggio.

Jørgen inizia a piangere.

"Cos'ha il mio tesoro?"
Domando in modo tenero.

"Tuo nipote ha fame"
Ecco la risposta alla mia domanda.

Parcheggio Ingrid scende subito, deve allattare.
Io rimango da solo con la mia piccola.

Fa per scendere, le afferro il polso e la tiro dentro la macchina.

Inserisco pure la sicura, aggressiva e testarda com'è meglio andare sul sicuro.

"Voglio uscire!"
Eccola tirare fuori gli artigli, lo sapevo.

"Mi vuoi ascoltare per cinque secondi?"
Urlo sovrastando la sua voce.

Resta in silenzio, incrociando le braccia.
Mette il muso.

"Credi che per me sia facile?"
Mi giro verso di lei, mi guarda in modo omicida.

"Tu decidi tutto con uno schicco di dita!"
Alza la voce.

"E chi sono Dio?"
La butto un poco sullo scherzo.

"Per favore fammi rimanere qui!"
Resto stupito, ha gli occhi lucidi.

È la seconda volta che la vedo così.

Non ci farò mai l'abitudine.

Mi bacia dolcemente, accarezza la mia guancia.

"Faccio tutto quello che vuoi, ma ti prego non voglio tornare lì.
Tornare in quella casa, già mi fa stare male"
Piagnucola, la stringo a me.
Singhiozza sul mio petto, ecco ora che faccio?

Un dottore segue le sue di direttive, ma cosa è meglio l'odio di Giulia, o fare quello che anche io credo meglio?

"Resta"
Decido, io devo pensare al suo bene.
Non posso essere così ipocrita da non ascoltarla.

"Ora è meglio andare"
Insieme scendiamo dalla macchina.

Andiamo al tavolo e gli occhi le si illuminano.
Prende subito un panino, qui li fanno enormi.

Lo prende semplice.

Con molto bacon.
Io invece prendo una pizza norvegese, mi era mancata.
E per mia sorella che torna prendo lo stesso ordine.

Io mordo il panino della mia ragazza.
Le chiedo se vuole una fetta di pizza, ma la sua faccia disgustata mi basta.

"Quel ragazzo me l'ha fatta assaggiare, è terribile"
No è terribile sapere che un ragazzo ti ha dato una fetta della sua pizza.

La gelosia è una brutta bestia.

Spero ti piaccia!!!