NICOLAS'S POV.
Quando qualcosa le piace corre come un razzo.
Mi butto indietro con il busto, toccando con la schiena il materasso."Sei diventato scemo e non mi avvisi?"
Entra come una furia mia sorella in camera col bimbo in braccio.
Ignoro per qualche secondo il suo viso infuriato, prendo Jørgen tra le braccia.Vedo come guarda la mia camera, attirato da ogni cosa e come faccia il ciuccio su e giu.
"Nicolas mi ascolti?"
Urla adirata.
Ma che le prende."Dimmi antipatica"
Sbuffo, giocando con la manina del bimbo."La vuoi portare dai nostri?"
Indica fuori la porta, parla di Giulia."Ha insistito!
So che non è una grandissima idea, ma mi fido di lei.
Non sta facendo una..."
Mi fermo dal dire quella parola.Jørgen è piccolo, meglio evitare ugualmente dire brutte parole con lui nei paraggi.
"Capito no?"
Domando.
Alza gli occhi al cielo e le braccia incrociate al petto."Si.
Tu non devi portarla da loro, rovinano tutto.
Per fortuna ho aperto gli occhi"
Tira via il bambino, io metto il broncio.Il mio ometto sa cosa fare, inizia a piangere.
"Qualcuno vuole a me!"
Mi vanto facendo la linguaccia alla mamma."Ah, ci rinuncio"
Sbuffa, un po' invidiosa e se ne va.Con le sue dita piccolissime stringe il mio indice.
"Ho sentito"
Alzo il viso, Giulia.Merda.
"Cosa vuoi fare?"
Rimane ferma, al lato della porta.Guarda dritto, è seria.
Ma non come le altre volte, che potrebbe ucciderti da un momento all'altro.
Uno sincero, sembra come se mi stesse dando il permesso di dire la mia.
Cavolo mi sta mettendo i piedi in testa la ragazzina.
"Onestamente, preferirei di no.
Ingrid ha detto tutto, loro ti rovinano"
Rispondo, vedendo il bambino che alza come se fosse un giocattolo la mia maglietta."Decidi tu"
Risponde, o mio Dio sta male."Vieni qui"
Non comprendo perché è così accondiscendente.
Non lo è mai stata.Posa la testa sulla mia spalla.
"Dimmi cosa pensi"
Le chiedo.Affermo il piccolo che stava per cadere.
E ancora non gattona, si muovo tanto.
"Vorrei almeno conoscerli.
Però mi rendo conto che tu li conosci e pensi al mio bene.
Non posso biasimarti"Che dolce!!
Per curiosità, dove ha battuto la testa?"Giulia io ho paura che tu soffra ancora"
Confesso.Si gira verso di me.
"Con me ci sarai tu"
Ma perché non riesco a resistere a quegli occhioni?"Appena vedo qualcosa di sbagliato, giriamo i tacchi!"
Dico con talmente sicurezza da sembrare un ordino."Sisi, tutto quello che vuoi!
Grazie"
Bacia la mia guancia."Io sono pronta"
Dice.
Si alza, è bellissima.Per me lo è sempre.
"Ti muovi?"
Cade il ciuccio a Jørgen.Si catapulta su di lui, e le piccole labbra avvolgono la gomma.
"Muoviti!"
Prende tra le sue braccia il bimbo ed esce.Scocciato mi alzo dal letto.
Prendo una maglietta blu scuro notte e dei jeans chiari, e delle vans ai piedi.Una sistemata ai capelli, lavo i denti viso e sono pronto.
Chiamo il mio scricciolo, si mette il giubbotto.
Salutiamo la piccola famiglia felice e lei si rifugia subito in macchina a causa del freddo.A me era quasi mancato.
"Pronta?"
Domando sapendo già la risposta.
Sorridente e sicura di se risponde."Sono nata pronta!"
Ecco la mia guerriera.Spero vi piaccia!
Preparatevi bene per domani, ci saranno scintille.
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Un amore impossibile 2.
Teen FictionGiulia non sa più niente della sua famiglia, ha lasciato Riccardo ad occuparsi di tutto. Lascia in Sicilia la sua migliore amica e Lorenzo. Se ne va insieme al suo ragazzo, Nicolas che deve tornare in Norvegia insieme a sua sorella, al termine della...