«La speranza e il coraggio,» ripeto a me stessa, in piedi di fronte alla porta di casa mia. Devo cercare di trasmettere queste emozioni a mia madre. Voglio che non abbia paura di prendere la decisione che vuole e voglio che sappia che sarò sempre vicina a lei ed appoggerò ogni sua decisione.
Faccio un respiro profondo e apro la porta. Mi tolgo le scarpe e metto le pantofole. Cammino verso il soggiorno dove mamma e Emily sono impegnate in una conversazione. Quando notano la mia presenza, smettono di parlare.
Cerco di sorridere. «Ciao, donne della mia vita,» dico con un tono leggero, come una volta.
«Ciao, gioiello della nostra vita.» Mi ricordo questo modo di salutare che non abbiam usato da tanto tempo.
Mi siedo accanto a mia madre che mi guarda accigliata e preoccupata allo stesso tempo. Le prendo la mano fredda. «Scusami, per sta mattina,» ammetto ricordando il nostro litigio sulla sua richiesta di non volere più cure, se così possono essere definite.
Non la guardo. «Non devi.» La sua voce è dolce quasi quanto il miele.
«Mamma, sta mattina, ho parlato con il medico,» guardo la mia mano intrecciata nella sua, «Gli ho riferito la tua richiesta e sebbene sia contrario ha lasciato a te la decisione.» Alzo gli occhi per guardare i suoi, ancora pieni di vita sebbene la morte si avvicina. Mordo il labbro e cerco di raccogliere tutto il coraggio che ho. «Vuole però che ti informi che senza le medicine avrai altre due settimane.» Non lascio trapelare dalla mia voce l'agonia che mi sta distruggendo dentro.
Lei annuisce e porta la mano libera alla mia guancia e mi accarezza, con il suo amore materno. «Emma, un giorno dovrò andare.»
Distolgo lo sguardo dal suo, con la paura di non reggere più. «Mamma, io sono con te in ogni decisione tu prenda. Voglio che tu viva fino all'ultimo giorno che ti è concesso e voglio che ogni secondo sia pieno di felicità. Se non vuoi più assumere medicinali perché ti privano di energie allora non insisterò.» La voce è quasi un filo vicino alla rottura.
«Se abbiamo queste due settimane allora rendiamole le migliore due settimane della tua vita,» dico, decisa nelle mie intenzioni.
Guardo Emily che mi fa una sorriso confortante, quasi capisse la lotta che sto vivendo dentro di me.
«Emma, io voglio solo passare del tempo con te,» mia madre aggiunge.
Annuisco. «Lo so, mamma e ho chiesto a Mrs. Hastings di aiutarmi con l'orario delle lezioni e mi ha dato questo.» Mia madre prende il mio nuovo calendario sorpresa.
«Vuol dire che avrò più tempo da passare con te,» dico, entusiasta e cercando di mostrare gioia.
Mi madre lo studia. «Emma, mi basta anche un'ora con te. Non c'è bisogno di tutto questo.»
«No, mamma. Questo è per me.» Ritorno seria. «Voglio recuperare gli ultimi mesi. Non abbiamo fatto altro che dirci "Ciao" e "Come stai". Voglio passare più tempo con te per avere ricordi con cui vivere la mia vita.» Il mio coraggio sembra spezzarsi come la mia voce.
La mamma mi prende tra le braccia e mi culla, come quando ero bambina. Il calore del suo amore è tutto ciò che desidero.
«Emma sappi che tu sei stata la parte migliore della mia vita.»
«E tu della mia.»
«Anche della mia.» Sentiamo Emily che ci raggiunge nell'abbraccio di gruppo.
Passiamo una serata tranquilla. Suono alcune melodie al piano, sotto gli occhi fieri di mi madre. Ho deciso di chiedere una pausa di alcune settimane a Mr. Singh che mi ha capita subito.
Cucino le Lasagne con Emily mentre mamma mi racconta alcuni aneddoti della sua vita, di quando era giovane.
Decidiamo di truccarci tutte e guardare la televisione. Diversamente dalle altre madri, la mia adora The Vampire Diaries, quindi guardo qualche episodio con lei. Quando Emily se ne va, dopo che mia madre si è addormentata, vado nella mia stanza e comincio a lavorare alla presentazione che devo consegnare per Biologia. Ho deciso di parlare delle cellule staminali perché ormai le conosco come il palmo della mia mano. Mentre sto lavorando mi arriva una notifica su Facebook. È di Cody Bates che come gli altri insegnati ha deciso di aggiungere alla propria lista di amici i suoi studenti.
La accetto e la prima cosa che faccio è meravigliarmi di fronte alle meravigliose foto che ha scattato. Ha catturato paesaggi, animali, uccelli, tramonti e una coppia che suppongo siano i suoi amici. Ha proprio talento.
Mentre sto scorrendo le immagini, mi arriva un messaggio in privato. È di Cody.
Cody: ciao Emma, spero non ti dispiaccia se ti scrivo qui. Volevo sapere come stai. Inoltre ho notato che la preside ti ha ridotto alcune ore per alcune settimane. Sono contento che tu possa passare più tempo con tua madre.
Io: Ciao, Cody. Io sto bene, sono riuscita a parlare con mia madre, con molto coraggio. Abbiamo deciso di passare più tempo insieme, almeno fino a quando ci è permesso. Sì, dopo la nostra conversazione sta mattina sono andata dalla preside che ha accolto la mia richiesta. So che perderò diverse lezioni di Letteratura ma sono sicura che le recupererò presto. Non posso ringraziarti abbastanza per l'aiuto di sta mattina, in biblioteca.
Ripenso al modo in cui è riuscito a farmi ragionare e confortarmi. È stata la prima volta che ho rivelato le mie paure a qualcuno. Con lui accanto mi sono sentita coraggiosa, perché sapevo che lui sarebbe stato capace di aiutarmi anche se lo conosco solo da un giorno.
Mentre attendo la sua risposta continuo a lavorare al mio compito. Dopo circa cinque minuti lui risponde.
Cody: sono contento che tu sia riuscita a comunicare con tua madre. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. So che adesso farai lezione solo due volte alla settimana con me quindi spero di vederti lì. Se hai bisogno di qualsiasi cosa sai che puoi sempre contare su di me. In caso di emergenza chiama al numero che ti invio.
Ricevo il numero e lo salvo nel mio telefono come Cody. Sono combattuta dal scrivere ulteriormente o no. Decido di salutarlo e ritornare al mio lavoro anche se chattare con lui mi trasmette un senso positivo.
Io: Grazie mille per tutto. Ci vediamo presto.
Cody: di niente, ciao.
Eccoci di nuovo. Ormai è diventata un'abitudine collegarmi a Wattpad la sera. Mi piace molto parlare con tutti voi.
Vorreste dare un nome allo ship di Cody e Emma? Pensavo a #CodEm ma fa schifo quindi proponete voi!
Inoltre, come volete che sia Emma? Come vi immaginate lei nel futuro?
Se vi è piaciuto il capitolo VOTATE, COMMENTATE E CONDIVIDETE CON LA COMMUNITY!!!!
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Shelter
ChickLitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...