Mi incammino verso la porta con l'ansia che nuoce ogni parte del mio corpo. Sebbene abbia vissuto dei momenti indimenticabili con Cody, oggi pomeriggio, voglio comunque ritornare indietro e cambiare il corso della storia. Chissà cosa pensa di me. Forse pensa che sia una ragazza facile che si fa abbindolare dal primo maschio che la conforta.
Odio questa sensazione che sta crescendo in me. Ho sempre usato la ragione ma oggi mi sono lasciata andare alle emozioni e questo è il risultato: odio verso le proprie azioni.
Faccio un respiro profondo prima di aprire la porta e rimango ipnotizzata. Cody sembra essere uscito da una rivista di moda con quella giacca grigia sopra la camicia bianca e jeans neri. I capelli sono perfettamente pettinati e sulla faccia non c'è traccia di barba.
Le labbra sono piegate in un leggero sorriso e l'immagine delle nostre labbra vicine riaffiora nella mia mente. Sembra rilassato mentre tiene in una mano una borsa da regalo colorata e nell'altra un mazzo di fiori viola.
«Ciao,» mi saluta a voce bassa mentre dai suoi occhi traspare gioia.
Così mi confonde ancora di più!
Sarebbe stato facile se mi avesse vista con disgusto ma quella luce nei suoi occhi mi trasmette tutt'altro. Se guardo ancora un altro secondo nei suoi occhi ho paura di cedere al mio controllo.
Questa volta devo usare la ragione.
«Ciao.»
«Posso entrare?» chiede cortesemente. Annuisco subito e mi sposto per lasciarlo entrare. Chiudo la porta mentre lui mi attende.
«Sono tutte in cucina.» Segno con un cenno della testa davanti a me anche se la cucina sarebbe a sinistra.
«Emma, stai bene?» mi domanda mentre io sono intenta a pulire lo sporco inesistente dal mio pollice sinistro. Annuisco senza guardarlo. Le mie guance sembrano andare a fuoco.
Dalla coda dell'occhio lo vedo mettere giù la borsa e i fiori sul mobile accanto. Nel momento in cui mi giro verso di lui, mi prende la mano in una e con l'altra mi fa alzare il mento affinché lo veda.
I suoi occhi accarezzano i miei. «Come mai sei così fredda?» sussurra.
Sicuramente non si riferisce alla mia temperatura corporea perché il mio corpo sembra essere una lava incandescente
«Sono confusa,» ammetto. Lui aggrotta la fronte e quasi vorrei toccare le linee che si formano.
Il dorso della sua mano accarezza la mia guancia in un tocco amorevole. «Riguardo a noi?» Annuisco senza distogliere gli occhi dai suoi. «Certamente non è una relazione convenzionali ed entrambi lo sappiamo ma le emozioni che provo per te sono troppo forti per poter essere ignorate.»
Le sue parole mi lasciano sena fiato. Lui ha appena ammesso di provare qualcosa per me e io che pensavo potesse disprezzarmi. Sento ogni muscolo del mio corpo rilassarsi e l'ansia sbiadirsi.
«Non sorridi?» Un genuino sorriso si forma sul mio volto seguito dal suo. «Adoro vederti sorridere.»
Non riesco a togliere gli occhi dai suoi. Hanno un color caffè che mi incanta.
Alzo la mia mano per accarezzare la sua pelle candida. Mi avvicino di un passo mentre noto che i suoi occhi ardono di passione. Fa scivolare la sua mano sulla mia schiena avvicinandomi ancora di più al suo corpo. Mi manca il respiro. Siamo di nuova pericolosamente vicini. I suoi occhi si posano sulle mie labbra. Quello sguardo fa nascere in me il desiderio di essere toccata dalle sue labbra.
STAI LEGGENDO
Shelter
ChickLitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...