Silenzio. È tutto ciò che ho ricevuto come risposta dopo il suo ritorno tardi sera. Mi sono scusata ma lui era pensieroso quasi stesse cercando di capire quale decisione prendere.
Anche adesso è riflessivo perso nei suoi pensieri mentre voliamo verso casa.
«Cody, hai intenzione di non parlare con me per altro?»
«Non provocarmi sull'aereo.»
Sì! Finalmente ha detto qualcosa. È un buon segno. Adesso devo andare all'attacco.
Mi avvicino a lui e bisbiglio vicino al suo orecchio.
«Allora posso provocarti a letto?» Vedo un sorriso formarsi sulle sue labbra che però sparisce subito. «Parlami.»
Espira. «Emma, siamo sull'aereo. Non voglio litigare adesso con te.»
«Io ho detto parlare non litigare.» Cerco di rimanere calma e padrona di me stessa mentre gli faccio un sorriso ampio che però lui non vede siccome non vuole smettere di guardare di fronte a sé, il blu del sedile.
Sospiro.
Cosa posso fare? Sull'aereo niente, ovviamente. Quindi l'idea di attendere altre due ore per poter passare all'attacco di nuovo mi mette ansia perché o la sua rabbia potrebbe evaporare nel cielo o condensarsi.
«Come posso farmi perdonare?» gli chiedo senza peli sulla lingua e anche sta cadi tutto questa situazione.
Mi guarda. Finalmente! I suoi occhi studiano i miei e poi scrolla le spalle mentre risponde: «Non ne hai bisogno.»
«Quindi mi hai perdonata?» Sento la gioia nei miei occhi e un leggero sorriso si forma sulle sue labbra.
«Tu credi che io sia arrabbiato con te?» Annuisco mentre il senso di colpa si impadronisce di me. Lui scuote la testa con espressione seria. «Io non sono arrabbiato con te.»
«Sei ferito,» aggiungo subito.
Abbassa lo sguardo, le labbra strette in una linea sottile. «Sì.»
«Fai bene perché lo sarei anch'io.» I miei occhi passano dal suo viso alle nuvole che ci circondano fuori dal finestrino, leggere, morbide, senza pensieri: l'esatto contrario di me. «Ho sbagliato,» ammetto.
«Ci stiamo conoscendo.» Mi prende la mano nella sua e finalmente so di avere di nuovo con me il ragazzo che amo, follemente.
«Ti amo.» Mi bacia la fronte con occhi che ancora mi ricordano un po' il mio errore.
«Ti amo.»
Abbiamo risolto. Adesso lui non mi lascerà. Sento il cuore cominciare a battere di nuovo alla sua velocità normale mentre un senso di sollievo si fa largo nelle mie vene.
Appoggio la testa alla sua spalla e chiudo gli occhi per rilassarmi, dopo tante ore di tensione. Adesso la California ci aspetta. Io devo trasferirmi da Sindy ma prima devo informare Cody. Non so cosa lui abbia in mente, riguardo al nostro stare insieme o meno.
«Vado ad abitare da Sindy.»
«Perché?» Si scosta subito da me e mi guarda con le rughe che si forma sulla fronte per la tensione.
«Non riesco ad entrare nella mia casa senza ricordare la mamma.»
«Io... pensavo... ma fa niente.»
«Cody, lo sai che non ho capito niente, vero?»
Esita prima di parlare. «Io vivo da solo e sai noi due stiamo insieme quindi potevi venire a vivere da me.»
Andare a vivere con lui. Non è una brutta idea ma se qualcuno ne venisse a sapere. No, non posso fargli perdere il lavoro. «Sai, tu lavori ancora al Belling High School e se qualcuno ne venisse a sapere.»
Sospira, frustrato. «Devo trovare presto un altro posto dove lavorare.»
«Perché? Credi di non riuscirmi a resistere?» chiedo, facendogli l'occhiolino.
Sorride e inarca un sopracciglio. «Che ne è successo della Emma innocente che portava gli occhiali e abbassava gli occhi quando nervosa?»
«Credo sia sparita. Adesso c'è una Emma che porta le lenti contatto così non avrebbe problemi a baciarti.»
Mi sporgo e gli stampo un bacio sulle labbra.
«Adoro questa e quella Emma, allora.» Mi sorride.
«Per sta notte puoi rimanere da me?»
«Solo se mi prometti che mi terrai sveglia.»
Ridacchia. «Credo di essere molto bravo a fare quello.»
«Lo so.»
Le immagini di noi due, abbracciati l'un l'altra, pelle contro pelle si fa vivida nella mia mente, facendomi sorridere.
Perdonatemi per l'assenza di ieri ma spero che questa parte vi sia piaciuta. Questa settimana sarà piena d momenti cruciali!!!
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Shelter
ChickLitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...