Mi giro per guardare Cody che è meravigliato proprio come me.
«Mi scusi, ma lei...» non riesce a finire la frase, preso dalla sorpresa.
L'uomo annuisce, sorridendo leggermente. «Siete come due gocce d'acqua.» I suoi occhi studiano Cody attentamente e noto i suoi occhi scintillare. Faccio scivolare la mia mano nella sua e la stringo forte.
Si gira verso di me e mi sorride, emozionato.
«Perché non entrate?» Jhonathan ci invita, facendoci cenno di entrare.
«Sì, grazie.»
Ci avviamo nella casa, mano nella mano mentre un profumo caloroso ci accoglie. Jhonathan, ci guida verso una zona soggiorno ampia quanto il mio appartamento. Sento i miei occhi spalancati mentre mi guardo intorno. Diversamente da me gli occhi di Cody stanno cercando qualcuno. Qualcuno che gli ricordi di lui, della sua infanzia, di una vita che gli è difficile ricordare.
Sorrido alla visione dei suoi occhi vivi, lucidi.
«Prego accomodatevi,» Jhonathan indica il divano di lusso di fronte a noi. «Volete qualcosa?»
Scuoto la testa e anche Cody fa lo stesso mentre la tensione è visibile in ogni cellula del suo corpo. L'uomo di fronte a noi annuisce prima di sedersi sul divano accanto al nostro. È pensieroso, più preoccupato.
Attendiamo in silenzio, prima che lui cominci a parlare.
«Emily o Jenny come l'abbiamo chiamata sempre noi...»
«Noi?» Cody interviene subito.
«Sì, io e mia moglie.» Sorride.
E come d'istinto i miei occhi cominciano a girovagare per cercare una figura femminile. «Lei e Jenny sono fuori questa sera.» Si passa la mano tra i capelli, ovviamente stanco.
«Mi scusi se siamo venuti senza contattarla ma non ho voluto aspettare appena ho saputo l'indirizzo.» Cody si porge in avanti mentre stringe forte la mia mano.
Jhonathan annuisce guardandolo con comprensione.
«Come ha saputo dell'indirizzo?»
«Ho contattato un agente.»
Annuisce, lentamente. «Lo sa che ha infranto la privacy?» La sua voce è seria e minacciosa.
Mi giro per guardare un Cody sorpreso.
«È sua sorella,» aggiungo, in nostra difesa.
«Non può provarlo,» dice con tono di sfida.
Sto per rispondere con violenza quando Cody m ferma. «Senta, non siamo venuti per chiedere la custodia o altro. Siamo qui solo per vedere mia sorella.»
«Capisco che vuole incontrare sua sorella ma non è possibile, non oggi almeno.»
«Va bene. Possiamo ritornare domani.»
Attendiamo con ansia la risposta dell'uomo che è seduto nel suo abbigliamento perfetto. «Certo, domani potrete incontrarla.»
È così difficile leggere la sua espressione. Sembra mascherare le proprie emozioni senza alcun problema proprio come un avvocato.
«Lei è un avvocato?»
Lui sorride leggermente ed annuisce.
Sento qualcosa attorcigliarsi nello stomaco. Qualcosa che mi indica che qualcosa di errato accadrà.
«Emma, stai bene?» Cody chiede sussurrando.
Lo guardo confusa e seguo i suoi occhi fermi sulla mia mano che stringe così forte la sua da fermare la circolazione sanguinea. Libero subito la presa senza però liberare l'intreccio tra le nostre mani.
«Sì, sto bene.» Cerco più di convincere me stessa che lui.
Annuisce poco convinto.
«Quindi ci vediamo domani mattina.» Jhonathan si alza e noi facciamo lo stesso.
«A domani,» Cody lo saluta, un sorriso forzato sulle labbra mentre io analizzo lo spazio attorno a noi. C'è qualcosa di strano ma non riesco a capire cosa. Ci sono i mobili, i dipinti e tutto ciò che un zona per ospiti necessita ma sento che manca qualcosa.
«Andiamo?» la voce di Cody è calorosa.
Sorrido e annuisco.
Usciamo in silenzio dallo spazio illuminato con luce fioca, mano nella mano fino al caldo della California durante la sera lasciata alle spalle. Accanto a me, Cody è immerso nei suoi pensieri mentre ci sediamo in macchina.
«Qualcosa non va,» dice assente, con gli occhi fissi di fronte a sé.
«Sì, c'è qualcosa che non mi piace in quella casa.»
Lo so! Il capitolo è corto e dopo così tanto tempo! Mi scuso ma cercherò di pubblicare ogni giorno tutto ciò che riesco a scrivere!!!! PERDONATEMI!!
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Shelter
Chick-LitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...