Il medico mi mette di nuovo i punti dopo aver pulito per bene la ferita e so che dietro quel sorriso si nasconde molta furia per non aver rispettato le sue istruzioni. Cody lo accompagna fino alla porta quando ha finito di bendarmi la mano.
«Adesso niente sforzo per un'altra settimana con quella mano.» Cody mi guarda in modo autoritario e io mi faccio piccola sul divano perché so che ha ragione.
«Va bene,» dico.
Sorride e si siede accanto a me, circondandomi con il suo braccio. «Quindi vuoi andare a New York?»
Annuisco, gioiosa. «In realtà voglio solo passare del tempo con te. Solo tu e io. Sono qui a casa tua, tra le tue braccia ma so così poco di te.»
Aggrotta la fronte. «Cosa vuoi sapere? Ti posso dire tutto ciò che vuoi sulla mia vita.»
Scuoto la testa. «Non sulla tua vita ma te,» gli pendo la mano e guardo diritto nei suoi occhi, «Voglio conoscere te,» affermo.
Sorride e posa un bacio dolce sulla mia fronte. «Ci conosceremo, un po' alla volta.»
«Quindi, quando partiamo?» domando, curiosa.
Mi accarezza i capelli e risponde: «Quando vuoi.»
Quando voglio. Io, onestamente, vorrei partire anche subito. «Domani?» chiedo guardando di fronte a me.
Cody si allontana per vedermi in faccia con quei suoi occhi intensi. «Sei sicura?»
«Quindi si può partire domani?» urlo, presa dalla felicità.
Lui ride ed annuisce. «Certo,» mi guarda come se fossi una bambina a cui è stata regalata una nuova barbie da aggiungere all'immensa collezione e onestamente mi sento proprio così: innocentemente felice.
Lo attiro a me e poso le mie labbra sulle sue calde con tutta la passione che ho. Le nostre labbra si muovono in una danza sensuale mentre le sue mani scorrono sulla mia schiena. Quando ci stacchiamo l'uno dall'altro noto come gli ho disordinato i capelli che gli donano comunque.
«Vado a prenotare i biglietti.»
«La mia carta di credito è nella borsa in macchina. Vado a prenderla.» Salto giù dal divano ma lui mi ferma prima che possa faro un passo verso la porta. Lo guardo confusa e lui si stringe nelle spalle.
«Che ne dici se questo viaggio te lo regalo?»
Inarco un sopracciglio capendo cosa vuole dire. «Cody, io preferisco pagare le mie spese e ti chiedo solo di rispettare questo lato di me.»
I suoi occhi fissano i miei e poi sospira arrendendosi. «Va bene. Le chiavi sono accanto alla pota.» Passa la mano tra i capelli già scompigliati, chiaramente frustrato. Si alza e procede verso la sua stanza, in silenzio.
So che vuole prendersi interamente cura di me ma ho delle regole che voglio che siano rispettate.
Prendo le chiavi e mi dirigo verso la sua macchina e prendo la mia borsa. Se domani andiamo a New York avrò bisogno di vestiti: devo ritornare a casa ma il pensiero di rivederla vuota, senza mia madre mi spezza il cuore.
Sicuramente un giorno dovrò ritornare lì ma non oggi. Un passo alla volta.
Posso chiedere a Sindy di prendermi dei vestiti da lì, sicuramente mi capirà ed è proprio quello che faccio. Dalla borsa tiro fuori il cellulare che è quasi scarico e chiamo la mia migliore amica.
Risponde subito, «Emma, ma che diavolo mi stavo preoccupando!» allontano il cellulare dall'orecchio perché Sindy sembra volermi rompere i timpani. «Emma!» urla di nuovo.
«Sindy, sto bene. Sono con Cody e la batteria è poca quindi ti volevo chiedere se riesci a passare da casa mia per prendermi i miei vestiti.»
C'è un momento di silenzio prima che mi risponda: «Va bene ma ci vediamo a casa mia.»
«Non ho la macchina.»
«Ti vengo a prendere e poi andiamo a mangiare da qualche parte.»
Sorrido. «Va bene ci vediamo per le otto?»
«Perfetto.»
Ci salutiamo e nel mentre prendo l'ascensore per raggiungere la casa di Cody. Quando entro sento dei rumori provenire dalla cucina. Infatti, è impegnato a parlare con qualcuno al telefono. Mi sorride e saluta chiunque sia dall'altra parte del telefono.
«Ho telefonato la preside e l'ho informata che non ci sono per una settimana.»
«Dovrei inviarle anch'io un'email.» Espiro, esausta già a pensare a scrivere un'email.
«Non ti piace scrivere email?» chiede, divertito dalla ma reazione.
Sospiro. «In questo preciso istante l'idea di scrivere non mi alletta molto.» Sbuffo.
«Allora non scrivere. Mettiamoci sotto le coperte, con popcorn e guardiamoci un film.»
Sento i miei occhi allargarsi dalla gioia. «Sì,» dico radiosa.
Lui ride e annuisce. «Preparo i popcorn tu intanto cerca qualcosa da guardare sulla TV della stanza.»
«Comunque per le otto credo di uscire a mangiare qualcosa con Sindy che mi porterà anche dei vestiti per portare a New York.»
Annuisce. «Ho già prenotato i biglietti. Partiamo domani alle sette di sera.»
«Quanti soldi ti devo?»
Sospira e ala gli occhi al cielo facendomi scoppiare a ridere. «Facciamo che io pago i biglietti e tu paghi i nostri pranzi lì?»
Mi sembra una buona idea. «Affare fatto.»
Lo vedo sospirare di sollievo e rido ancora.
«Vado a scegliere il film.»
Mi metto sotto le coperte e cerco il film adatto per entrambi. Non so che genere possa piacere a Cody ma io so quale film io voglio guardare. Lui mi raggiunge con in mano un'enorme ciotola piena di popcorn e se mette sotto le coperte accanto a me.
Quando guarda la TV comincia a ridere e scuote la testa. «Tra tutti i film non avrei mai immaginato che tu potessi scegliere Fast and Furious.»
«Adoro Fast and Furious uno, due, tre...» continuo finchè non sento le sue labbra sulle mie.
Ciao a tutti!!!!! Finalmente un po' di capitoli romantici e, come li chiamerebbe una mia amica, sdolcinati !!
Spero abbiate passato un buon Capodanno e principalmente che stiate bene perchè sappiamo come possono essere pieni di incidenti i capodanno.
Se vi è piaciuto il capitolo potete sempre VOTARE, COMMENTARE (Adoro leggere i vostri commenti!) e CONDIVIDERE.
A domani con un altro capitolo!
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Shelter
ChickLitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...