Capitolo 25

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Le nostre labbra si muovono lentamente, assaporando il calore che ci circonda. Sento le gambe di gelatina mentre lui mi tiene forte tra le sue braccia. Le mie mani scompigliano lentamente i suoi capelli mentre le mie labbra baciano le sue: sono calde, dolci. Sono uniche. Il suo tocco gentile offusca la mia mente e non ricordo più niente. Esiste solo questo momento dove io mi sento protetta da ogni demone.

«Sei troppo preziosa per me,» sussurra, facendomi sentire voluta e desiderata. Rimaniamo immobile a guardarci e non ho mai provato così tanta tranquillità mentre sono bloccata tra le sue braccia e le mie mani posano sul suo petto. Sento il suo cuore battere sotto la mia mano.

«Sento il tuo cuore battere.»

«Ha trovato una ragione per farlo.» Aggrotto la fronte non capendo le sue parole. Appoggia la fronte contro la mia. «Tu sei il motivo per cui batte,» bisbiglia.

«Non eri nei miei piani. Ma posso fare di tutto per averti nella mia vita.» Seguo con gli occhi le mie dita che accarezzano le sue labbra per poi scendere al mento e risalire fino alle sue pupille color caffè.

«Non vado da nessuna parte.» Sento il cuore esplodere dalla gioia.

«Ma adesso dovresti andare,» dico a malincuore. Lui annuisce arricciando il naso in un modo infantile facendomi ridere. Scioglie la stretta attorno al mio corpo e fa un passo indietro senza distogliere gli occhi dai miei.

«Adoro vederti ridere.» Inclina la testa da una parte. «Però adesso devo andare. Ci vediamo domani per cena a casa mia?» Annuisco. «Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami.» Annuisco di nuovo con un sorriso ebete stampato sulla mia faccia.

«Adesso vado.» Apre la portiera della sua macchina e mette sul sedile, la sua macchina fotografica. Mentre entra in auto continua a fissarmi, con un'espressione sorridente. Io invece sono come inchiodata in questo posto come i miei occhi che non riescono a lasciarlo andare.

Ad un certo punto lo vedo uscire e senza che me ne accorga sento le sue labbra sulle mie di nuovo. Le preme contro le mie con forza. Mi manca l'ossigeno mentre le nostro labbra si muovono in una danza frenetica. Quando si stacca da me lo vedo meravigliata.

Si stinge nelle spalle. «Non posso averne abbastanza di te.» Rimango spiazzata, di nuovo, da come riesce ad esprimere le proprie emozioni senza inibizioni.

Si passa una mano tra i capelli. «Adesso vado veramente.»

Annuisco con un sorriso che mostra tutti i miei denti. «Questa volta non uscire.» Ride e si gira.

Si siede in macchina e parte mentre io lo saluto con il movimento della mano.

Cinque minuti fa ero la ragazza che non aveva mai baciato nessuno e adesso sono stata baciata per due volte in meno di cinque minuti. Mi tocco le labbra dove sento ancora il suo tocco prima dolce e poi passionale.

Non sono mai stata baciata nei miei diciotto anni ma ne è valsa la pena. Cody è sicuramente l'uomo a cui avrei voluto dare il mio primo bacio. Sono così fortunata ad avere lui.

«Era il tuo ragazzo?» La voce di William mi fa sussultare nel silenzio notturno. Mi giro per ritrovarlo di forte a me. Perché è sempre alle mie spalle?

«Mi stai spiando per caso?» chiedo un po' preoccupata dal fatto che sia sempre nelle vicinanze. Lui ridacchia, maliziosamente.

«Stavo solo camminando,» ammette, «allora è il tuo ragazzo?»

«Non dovresti andare a casa?» diverto la conversazione in quanto non ho intenzione di rispondere alla sua domanda.

«Allora è il tuo ragazzo,» dice a voce bassa, sembra essere deluso anche se non ne capisco il motivo.

Faccio un respiro profondo. «Perché ti incuriosisci tanto?» chiedo un po' divertita.

Si stringe nelle spalle. «Cerco di conoscerti.» Il tono con cui lo dice mi fa sentire in colpa per il mio comportamento. D'altronde lui è lo stesso ragazzo che ha saputo mettere al suo posto Anthony che mi ha da sempre creato problemi. Posso fidarmi di lui.

«Scusa, è che non ho tanti amici con cui parlare di queste cose.»

«Tranquilla, anch'io non ne ho molti.» Sorride.

«Non sapevo che la ragazza dagli occhiali grandi avesse un ragazzo.» Mi ci vuole un secondo per capire che si riferisce a me. Caspita quando è successo che sono diventata "La ragazza che ha un ragazzo."

Mi stringo nelle spalle un po' imbarazzata e sento le mie guance diventare rosse come due peperoni. «Sì, è una cosa recente quindi...»

Lo vedo allargare gli occhi, divertito. «Beh, se è venuto a casa tua vuol dire che è speciale.»

«Ma tu come lo sai che è venuto a casa mia?»

Sogghigna. «Sicuramente non si trovava di fronte a casa tua per caso.»

«Vero.» A volte faccio delle domande proprio stupide. Mi guardo intoro e non vedo nessuno. «Come mai esci da solo a quest'ora?»

«Posso cavarmela da solo, Emma.» Alzo gli occhi al cielo di fronte a tutta quella sicurezza da macho man.

«Sei ancora nuovo. Stai attento che ci sono anche i lupi che vanno alla caccia a quest'ora.» Lui si piega in due per le risate e deve tenersi le mani alle ginocchia per non cadere. Si alza e tra una risata e l'altra dice: «Sei troppo divertente.»

Lo guardo rallegrata. È proprio bello vedere qualcuno ridere così beatamente, senza traccia di preoccupazioni.

«Lo so che sono bello ma puoi anche non studiarmi così a fondo.»

«Cosa?» Guardo dappertutto tranne lui accorgendomi che l'ho fissato fin troppo. «No, io non ti stavo studiando.»

Lui cammina verso di me. «Emma, sei proprio un fenomeno,» dice a voce bassa e roca.

«Credo che dovresti ritornare a casa. I tuoi ti staranno aspettando.» L'ilarità di prima scompare d'un tratto dal suo volto lasciando che i suoi tratti si velino di preoccupazione. «Stai bene?»

«Sì, adesso vado.» Senza guardarmi si avvia verso la sua casa che sembra calata nel buio. Nessuna luce è accesa. Forse dormono tutti presto.

Eccomi di nuovo!!! Momenti felici per Emma! Ma dureranno tanto?

William sembra misterioso che teorie avete su di lui?

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